Batteria di accumulo fotovoltaico: prezzo, dimensionamento e consigli per l’acquisto

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In questa guida affronteremo un argomento molto richiesto dai nostri clienti e lettori del blog: la batteria di accumulo fotovoltaico.

Nello specifico ci soffermeremo sugli aspetti che riguardano la scelta di questo importante componente dell’impianto fotovoltaico: le caratteristiche delle diverse tipologie disponibili e i relativi prezzi.

batteria accumulo fotovoltaico prezzo

Non mancherànno consigli pratici per capire come scegliere correttamente la propria batteria di accumulo, oltre a qualche suggerimento per l’ottimale installazione e manutenzione.
Mettiti comodo e dedica i prossimi dieci minuti alla lettura attenta dei paragrafi che seguono: vi abbiamo condensato tutte le informazioni utili alla tua scelta d’acquisto!

Batteria di accumulo: cos’è, come funziona, perché dovresti acquistarla

La batteria di accumulo è quel componente dell’impianto fotovoltaico che ti consente di portare la tuo indipendenza enegetica al livello successivo, sfruttando al massimo l’energia prodotta dal tuo impianto.

La sua funzione è molto semplice: conserva l’energia in surplus prodotta dall’impianto e ti consente di adoperarla quando ti occorre.

Quando, infatti, utilizzi l’impianto in modalità di autoconsumo, cioè senza l’ausilio della batteria, l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici viene utilizzata istantaneamente, cioè esattamente nel momento in cui viene prodotta, durante le ore di luce solare.

In altre parole, se installi un impianto fotovoltaico senza batteria di accumulo, sfrutti l’energia prodotta dal tuo impianto solo durante il giorno, mentre di sera attingi dalla rete elettrica.

Ma cosa succede se, mentre i tuoi pannelli producono energia elettrica, sei fuori casa?

L’energia non utilizzata viene automaticamente immessa nella rete elettrica e, attraverso meccanismi come Lo Scambio sul Posto o il Ritiro Dedicato, ti viene resistuita:

Nota: Lo scambio sul posto dovrebbe terminare entro il 2024. Tuttavia, ancora mancano i decreti attuativi per regolare la conclusione di questo particolare incentivo gestito dal GSE.

In altre parole, in mancanza di una batteria di accumulo, la rete funge da serbatoio virtuale.

Tuttavia, la scelta più vantaggiosa, sia dal punto di vista economico, che dal punto di vista ambientale è quella di installare una batteria di accumulo, che consente di conservare l’energia prodotta dal proprio impianto, per utilizzarla al bisogno, riducendo ulteriormente i costi in bolletta, massimizzando l’indipendenza energetica e, di conseguenza, anche il risparmio ambientale.

Ma come funziona una batteria di accumulo?

I pannelli fotovoltaici  durante le ore di luce catturano l’energia del sole e la trasformano in elettricità. Questa energia, inizialmente è disponibile sotto forma di corrente continua (DC), viene poi convertita in corrente alternata (AC), ovvero quella che utilizziamo normalmente in casa, grazie all’ inverter.

Se produci più energia di quanta ne consumi in un dato momento, entra in gioco la batteria, che immagazzina il susplus energetico, proprio come se fosse un serbatoio di banzina.

In questo modo, durante le ore notturne, quando i moduli fotovoltaici non producono energia, o nei giorni nuvolosi, la batteria si attiva e fornisce l’energia necessaria per alimentare la tua casa. È come avere una piccola centrale elettrica personale, sempre pronta a soddisfare le tue esigenze.

Nel caso in cui la produzione dei pannelli fotovoltaici sia superiore alla capacità di stoccaggio della batteria, non la perdi n ogni caso: l’energia in surplus, infatti, anche in questo caso, finisce in rete e ti permette di maturare crediti all’interno dei meccanismi di agevolazione che ti abbiamo descritto poco fa.

Come scegliere la batteria di accumulo

Finora sembra tutto semplice.

Le cose possono complicarsi leggermente, nel momento in cui si passa a cercare di comprendere quale batteria di accumulo scegliere e soprattutto come fare per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Il mercato, infatti, offre diverse soluzioni, che si adattano a esigenze e budget differenti.

Ma allora come scegliere?

Il consiglio principale è quello di affidarti a un consulente esperto, che, attraverso calcoli ad hoc e valutazioni basate sulle tue esigenze energetiche e sulle caratteristiche della tua abitazione, saprà indicarti la soluzione su misura per te.

Improvvisare non è funzionale al tuo scopo.

Da consumatore che investe una determinata cifra in un impianto fotovoltaico, che avrà una durata di almeno 25 anni, il tuo obiettivo è quello di puntare al massimo rendimento e alla massima durata possibili.

Per fare questo è bene costruire il giusto mindset: smettere di ragionare in termini di risparmio e iniziare a pensare in termini di convenienza.

Sebbene i due termini possano sembrare quasi sinonimi, in realtà, la differenza è sostanziale: se cerchi il risparmio, punti solo alla cifra più bassa, mentre se il tuo obiettivo è la convenienza, la tua valutazione si arricchisce di sfumature e di variabili.

Nel secondo caso, infatti, inizi a cercare la soluzione più idonea, più performante e più adatta a te, poiché sai che la chiave non è risparmiare oggi, ma ottenere il massimo nel medio e lungo periodo.

Nelle tue scelte, quindi, cerca di restare obiettivo: è facile farsi ingolosire da prezzi bassi o da soluzioni che sembrano promettere un risparmio immediato.

Impara a valutare sempre con oggettività.

Avere alla base il giusto quantitativo di informazioni ti consente di muoverti nella scelta con maggiore consapevolezza di ciò che cerchi, mentre avere un supporto professionale ti consente di ottenere una proposta su misura, pensata appositamente per te. 

Fatta questa doverosa premessa, torniamo all’oggetto di questa sezione: la tipologia di batterie di accumulo.

La scelta è ampia: di seguito ti forniamo una sintesi semplice ed esaustiva delle soluzioni disponibili.

Batterie di accumulo: tipologie differenti per esigenze e budget differenti

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Una prima distinzione fondamentale da fare è quella tra batterie di accumulo monodirezionali, che possono essere caricate solo dall’impianto fotovoltaic, e bidirezionali, che invece, possono ricevere energia sia dall’impianto fotovoltaico che dalla rete elettrica.

Per quanto riguarda la tecnologia, approfondiremo di seguito le 4 tipologie di batterie più diffuse sul mercato, fornendo per ciascuna i pro e contro e la situazione a cui si adattano meglio.

Battarie di accumulo al piombo-acido

Sono economiche e performanti, ma pesanti e ingombranti. Si dividono in accumulatori aperti (VLA), che richiedono una manutenzione periodica, e accumulatori ermetici (VRLA), più pratici e sicuri. 

Il loro pregio è sicuramente il costo contenuto, che si affianca a una tecnologia matura e affidabile. Tuttavia, peso e ingombro elevati spingono a riflettere approfonditamente sugli spazi disponibili. Oltre a questo, va ricordato che hanno una durata di vita limitata (circa 5-10 anni), un’ efficienza inferiore rispetto ad altre tecnologie, necessità di manutenzione periodica (specialmente per i modelli aperti).

Sono comunque ideali per Impianti di piccole dimensioni, per chi disponga di budget limitati e contestualmente di spazi sufficienetemente ampi da essere idonei alla loro installazione.

Le batterie al litio 

Rappresentano il futuro dell’accumulo grazie alla loro elevata densità energetica, alla lunga durata e rapidità di ricarica. Olte a questo, sono più leggere e compatte rispetto alle batterie al piombo, e possono essere scaricate completamente senza danneggiarsi. 

La loro elevata densità energetica e la lunga durata (fino a 20 anni), la rapidità di ricarica e l’alta efficienza, nonché la maggiore sicurezza, le rende perfette per quegli utenti che ricercano il massimo delle prestazioni per installazioni in ambienti domestici o commerciali.

Le batterie al nichel-cadmio

Sebbene resistenti alle basse temperature, sono ormai poco utilizzate a causa della tossicità del cadmio e della rapida auto-scarica. 

A causa della elevata tossicità del cadmio, del costo elevato e della perdita graduale della capacità se non scaricate completamentoìe, risultano ideali soprattutto per applicazioni specifiche in ambienti molto freddi, dove altre tecnologie non sono adatte.

Le batterie AGM (Absorbent Glass Mat) 

In questo caso, abbiamo un buon equilibrio tra prestazioni, durata e costo. Non a caso parliamo di una tra le tipologie più popolari per gli impianti fotovoltaici. 

Garantiscono una discreta durata, che si aggira intorno ai 5 anni, una buona resistenza alle alte temperature ed elevati cicli di carica/scarica. 

Volendole paragonare a quelle che abbiamo appena visto, hanno un costo superiore alle batterie al piombo, ma densità energetica inferiore rispetto alle batterie al litio.

Sono, quindi, consigliate per impianti di medie dimensioni, applicazioni che richiedono una buona affidabilità e resistenza alle vibrazioni.

Le batterie al sale

Anche se sono ancora allo stato embrionale, in quanto tecnologia emergente nel settore dell’accumulo energetico fotovoltaico, le batterie al sale sono un’alternativa, abbastanza costosa in realtà, alle tipologie di accumulo finora menzionate.

A differenza delle più comuni batterie al litio, le batterie al sale utilizzano un elettrolita a base di sali fusi ad alta temperatura. Questo elettrolita, solitamente una miscela di sali metallici, permette di immagazzinare energia elettrica in forma chimica. Durante la carica, l’energia elettrica proveniente dall’impianto fotovoltaico provoca una reazione chimica all’interno della batteria, separando i componenti del sale e immagazzinando l’energia potenziale. Durante la scarica, il processo viene invertito, rilasciando l’energia immagazzinata sotto forma di corrente elettrica.

Tra I vantaggi di questa soluzione vi è  sicuramente la lunga durata, visto che le batterie al sale hanno una vita utile significativamente più lunga rispetto a quelle al litio, potendo durare anche più di 20 anni.

Inoltre, le batterie al sale sono meno infiammabili e meno soggette a surriscaldamento rispetto alle batterie al litio.

Possono immagazzinare una grande quantità di energia in un volume relativamente piccolo e possono operare in un ampio intervallo di temperature, rendendole adatte a diverse condizioni climatiche.

Al momento, però, le batterie al sale sono più grandi e pesanti e più costose delle batterie al litio, sia in termini di produzione che di installazione. 

Inoltre, per funzionare correttamente, le batterie al sale richiedono temperature elevate, il che comporta un maggiore consumo energetico per il riscaldamento.

Vuoi approfondire? leggi il nostro articolo dedicato proprio alle batterie al sale!

Come scegliere la batteria di accumulo

Per scegliere la batteria di accumulo bisogna considerare con attenzione alcuni aspetti fondamentali. Il discorso non è molto complesso, ma richiede la comprensione di alcuni concetti.

Per questo, procederemo per gradi, partendo da 3 aspetti, che sono alla base della scelta della tua batteria di accumulo: quanto è grande il tuo impianto, quanta energia consumi e quanto sei disposto a investire in un sistema di accumulo.

La dimensione dell’impianto fotovoltaico è un aspetto rilevante, poiché da questo fattore dipende la quantità di energia disponibile che la tua batteria di accumulo dovrà stoccare.

Un concetto che ora potrà apparirti banale, ma che è bene sottolineare è questo: se disponi di un impianto fotovoltaico potente, ti servirà un sistema di accumulo più potente.

Entrando nei concetti un po’ più tecnici, precisiamo che, esattamente come l’impianto fotovoltaico, anche la batteria di accumulo va correttamente dimensionata, partendo dalla potenza dell’impianto e ragionando sulle abitudini di consumo.

Dotarsi di un sistema di accumulo troppo grande, ad esempio, ti costringe a investire denaro in qualcosa che non sfrutteresti appieno, mentre, al contrario, una batterie sottodimensionata, non soddisferebbe le tue esigenze energetiche, costringendoti in ogni caso ad attingere dalla rete.

Per capire quanto “capiente” dovrà essere la tua batteria di accumulo, bisogna riflettere sui consumi energetici dell’abitazione.

Nello specifico, devi conoscere sia la quantità di energia elettrica che consumi durante l’anno, ma anche la modalità di consumo.

In altre parole, devi conoscere in quali momenti della giornata e dell’anno consumi più energia, per sapere quanta energia ti occorrerà nei momenti più critici. 

Dulcis in fundo, devi conoscere perfettamente il budget che vuoi investire nella tua batteria di accumulo fotovotlaico: il prezzo sicuramente non è l’unica variabile da considerare, tuttavia è bene avere già le idee chiare in partenza, per avere un quadro completo della situazione.

Quali sono le caratteristiche da valutare per scegliere una batteria di accumulo

Tre sono le caratteristiche tecniche che devi considerare quanto scegli la tua batteria di accumulo:

  • La capacità della batteria (misurata in kWh) indica quanta energia elettrica può contenere. 
  • La potenza determina invece la velocità con la battira si carica e scarica: una batteria potente può caricarsi e scaricarsi più rapidamente.
  • Il numero di cicli indica quante volte puoi caricare e scaricare completamente la batteria prima che le sue prestazioni inizino a diminuire. 

In sostanza, il numero di cicli indica anche la durata della batteria, poiché maggiore sarà il numero di cicli di carica e scarica indicato, più lunga sarà la vita della tua batteria. 

In linea teorica, per calcolare il dimensionamento della tua batteria di accumulo, dovresti moltiplicare la potenza del tuo impianto per 1.5 o per 2.

Ad esempio, se hai un impianto da 3 kWp e consumi medi, una batteria da 5-8 kWh potrebbe essere sufficiente.

Come abbiamo già detto, la soluzione migliore è affidarsi a un professionista, che saprà effettuare tutti i calcoli in maniera precisa, suggerendoti la dimensione e la tiplogia di batteria di accumulo più idonea alle tue esigenze. 

Batteria di accumulo fotovoltaico: prezzo

Arriviamo finalmente al nocciolo della questione e parliamo di costi.

Come abbiamo avuto già modo di spiegare, la varietà di batterie di accumulo disponibile sul mercato rende anche i prezzi di questo componente molto variabili.

Infatti, in questa sezione, proveremo a fornirti una stima delle diverse tipologie di accumulo, in modo da permetterti di fare un paragone tra le varie soluzioni.

Si tratta naturalmente di stime molto generiche, poiché il costo, oltre che dalla tipologia di batteria (piombo, litio, ecc), dipende anche dalla specifiche tecniche del modello scelto, senza contare il marchio, la garanzia e la modalità di installazione.

Mediamente il costo di una batteria in Italia, fotovoltaico, comprensivo di installazione, si aggira intorno ai 1.200-1.400 euro per kWh. Questo significa che una batteria da 10 kWh potrebbe costare tra i 12.000 e i 14.000 euro. 

Vedremo più nel dettaglio i costi nella tabella di seguito.

Visto che parliamo di costi, ci preme sottolineare come l’investimento, apparentemente impegnativo, venga ricompensato da un bel risparmio energetico: considera che con un sistema di accumulo puoi raggiungere un’indipendenza pari all’80-90%, con un risparmio in bolletta fino a 900 euro.

Oltre a questo, ricorda che le batterie di accumulo rientrano (quasi sempre), come gli altri componenti dell’impianto fotovoltaico nei vari programmi di incentivi e agevolazioni fiscali previsti dallo stato o dalle regioni.

Ad esempio, nel 2024 potresti accedere al Bonus Ristruttrazione, che ti offre una detrazione del 50% sull’installazione dell’impianto fotovoltaico.

In alternativa, anche il Superbonus 70% (dal 2025 sarà al 65%) ti permette di ottenere un buon risparmio sull’installazione del tuo impianto fotovoltaico, in concomitanza con lavori trainanti.

Oltre a questo, considera anche programmi di finanziamento ad hoc promossi dagli istituti di credito, che permettono di finanziare il tuo impianto, pagandolo a piccole dosi, con condizioni vantaggiose e modalità di accesso veloci e immediate.

Informati presso la tua banca o individua la banca etica più vicina a te!

Batteria accumulo fotovoltaico: prezzo per tipologia e capacità di stoccaggio

Tipologia di batteriaCapacità (kWh)Prezzo (€)Note
Piombo acido55.000 – 7.000Economiche, ma pesanti e con durata limitata
Piombo acido108.000 – 12.000
AGM56.000 – 8.000Buona durata, resistenti alle vibrazioni
AGM 1010.000 – 14.000
Litio Ferro Fosfato57.000 -9.000Alta densità energetica, lunga durata
Litio Ferro Fosfato1012.000 – 16.000
NMC (Nichel Manganese Cobalto)58.000 – 10.000Elevata densità energetica, ma più costose
NMC (Nichel Manganese Cobalto)1014.000 – 18.000

Batteria di accumulo fotovoltaico: dove e come si installa

L’installazione delle batterie di accumulo fotovoltaico richiede una particolare attenzione al luogo e alle condizioni ambientali. L’ideale è posizionarle in un locale interno, come una cantina o un garage, protetto dagli agenti atmosferici e dotato di un sistema di ventilazione adeguato: questo è fondamentale per garantire la sicurezza dell’impianto, in quanto le batterie, durante la carica, producono idrogeno e ossigeno, gas altamente infiammabili. 

La normativa CEI EN 50272-2 stabilisce i limiti di concentrazione di idrogeno consentiti per evitare rischi di esplosione: il locale scelto deve essere sufficientemente ampio per permettere una corretta ventilazione e prevenire l’accumulo di gas. 

Inoltre, è importante proteggere le batterie da urti, polvere e umidità. In caso di impossibilità di installazione interna, è possibile valutare soluzioni esterne, ma queste richiedono accorgimenti specifici per proteggere l’accumulo dagli agenti atmosferici e garantire una corretta ventilazione. 

In sintesi, i criteri fondamentali per l’installazione delle batterie di accumulo sono:

  • la posizione, che deve essere preferibilmente interna, in un locale fresco e asciutto.
  • la ventilazione: è importante assicurare un ricambio d’aria adeguato per disperdere l’idrogeno prodotto.
  • la protezione: urti, umidità e agenti atmosferici danneggiano la batteria di accumulo
  • l’accesso facile: ricorda che se la colloghi in un luogo di facile access, la manutenzione e le eventuali sostituzioni sono di gran lunga agevolate.
  • la sicurezza sempre prima di tutto: è importantissimo rispattare le normative di sicurezza vigenti in materia di installazione di batterie.

Come prenderti cura della tua batteria di accumulo: consigli per una manutenzione doc

Se vuoi garantire la massima efficienza e longevità al tuo impianto fotovoltaico, è sempre importantissimo dedicare la giusta attenzione alla manutenzione di tutti i suoi componenti: dai pannelli agli inverter, passando per cablaggi e parti elettriche, nessun componente è escluso. 

Come ogni componente elettronico, anche le batterie richiedono controlli periodici per assicurarsi che funzionino correttamente. 

Il primo consiglio che ti diamo è quello di eseguire un check-up annuale, facendo attenzione all’integrità delle batterie e verificando il corretto funzionamento dell’inverter. 

Un’installazione adeguata, al riparo dalle intemperie e in un ambiente ben ventilato, contribuisce a prevenire problemi e a prolungare la vita utile della batteria. Sarebbe utile dotarsi di un sistema di monitoraggio costante per tenere sotto controllo in tempo reale lo stato di salute della batteria e di individuare eventuali anomalie. 

Ricorda che una manutenzione regolare non solo garantisce il massimo rendimento del tuo impianto, ma contribuisce anche a preservare l’investimento iniziale.

Batteria di accumulo fotovoltaico: quali sono i vantaggi

Se hai letto fin qui, avrai ormai capito che installare una batteria di accumulo fotovoltaico offre numerosi vantaggi. 

Oltre a massimizzare l’utilizzo dell’energia solare prodotta, le batterie permettono di diventare più indipendenti dalla rete elettrica, consentendo di consumare l’energia prodotta anche quando il sole non c’è. Questo si traduce in un maggior controllo sui propri consumi e in una riduzione dei costi in bolletta. Oltre a questo,le batterie possono fungere da “salvaguardia” durante le interruzioni di corrente, garantendo un’alimentazione di emergenza. In termini di sostenibilità, le batterie contribuiscono a diminuire l’impatto ambientale, favorendo l’utilizzo di energie rinnovabili e riducendo le emissioni di gas serra.

Considera che adoperare l’energia prodotta dal proprio impianto è davvero il modo migliore di sfruttare al massimo il potenziale del proprio impianto fotovoltaico, perché riduce il prelievo dalla rete elettrica e le perdite di rete, ossia le perdite di energia che si verificano generalmente durante la distribuzione dell’energia.

Oltre a questo, è il modo per ottenere il massimo in termini di convenienza, poiché sistemi di incentivo come Lo scambio sul Posto e il Ritiro Dedicato, pur restituendo l’energia immessa sotto forma di compensazione o di credito, pagano la tua energia a un prezzo più basso di quello con cui la acquisti, quando la paghi in bolletta.

Se hai letto fin qui, ormai l’avrai capito: utilizzare la tua energia porta il tuo risparmio al livello successivo!

Se acquisti una batteria di accumulo fotovoltaico massimizzi la convenienza del tuo investimento e riduci ulteriormente l’impatto ambientale.

Quanto costa una batteria di accumulo fotovoltaico?

 Il costo di una batteria di accumulo fotovoltaico varia in base a diversi fattori, come la capacità di accumulo, la tecnologia utilizzata (litio, piombo-acido, ecc.), il produttore e l’installazione. In generale, i prezzi possono oscillare tra diverse migliaia di euro. È consigliabile richiedere preventivi personalizzati a più installatori per confrontare le offerte.

Qual è la durata di una batteria di accumulo fotovoltaico?

La durata di una batteria di accumulo fotovoltaico dipende da diversi fattori, tra cui la tecnologia, la qualità, le condizioni di utilizzo e la manutenzione. In media, le batterie al litio, le più comuni, hanno una durata che va dai 10 ai 15 anni.

 Quali sono i vantaggi di avere una batteria di accumulo fotovoltaico?

Avere una batteria di accumulo fotovoltaico offre numerosi vantaggi, tra cui: maggiore indipendenza dalla rete elettrica, possibilità di utilizzare l’energia prodotta anche durante i picchi di consumo, riduzione dei costi in bolletta, aumento dell’autoconsumo e contribuzione alla sostenibilità ambientale.

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