Bonifico parlante per detrazioni fiscali: istruzioni ed esempi pratici

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Questo articolo spiega cos’è il bonifico parlante e come compilarlo correttamente per accedere alle detrazioni fiscali su ristrutturazioni, risparmio energetico e altri bonus edilizi. Include esempi pratici di causali, indicazioni sui dati obbligatori, casi di errore e soluzioni ammesse.
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Il bonifico parlante è il metodo di pagamento più utilizzato (e spesso obbligatorio) per accedere alle agevolazioni fiscali legate a ristrutturazioni, risparmio energetico e altri bonus edilizi. Permette di tracciare con precisione i dati del contribuente e del beneficiario.

Una compilazione errata del bonifico può invalidare la detrazione; questa guida fornisce istruzioni dettagliate per l’uso corretto.

Bonifico riqualificazione energetica

Che cos’è il bonifico parlante

Il bonifico parlante è un tipo di bonifico bancario o postale utilizzato per pagare lavori che beneficiano delle agevolazioni fiscali edilizie, come il bonus ristrutturazioni, l’eco bonus e il sisma bonus

Il bonifico parlante può essere eseguito tramite home banking o sportelli fisici bancari e postali.

Differenza tra bonifico ordinario e bonifico parlante

Mentre il bonifico ordinario rappresenta un semplice trasferimento di fondi tra conti bancari, privo di formalità particolari e destinato a operazioni comuni, il bonifico parlante è pensato per consentire la fruizione di agevolazioni fiscali, in particolare per interventi di ristrutturazione edilizia, risparmio energetico o acquisto di arredi agevolati. 

Per queste ragioni, ai fini della sua validità deve contenere alcune informazioni imprescindibili, come la tipologia di bonus e il relativo riferimento normativo, il numero e la data della fattura, nonché i dati fiscali completi del fornitore e del beneficiario della detrazione. 

Tali informazioni, a differenza di quanto accade con il bonifico ordinario, garantiscono la tracciabilità del pagamento e permettono all’Agenzia delle Entrate di verificarne la coerenza con la normativa vigente.

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Come si compila correttamente un bonifico parlante

Per accedere alle detrazioni fiscali su lavori edilizi ed energetici, è obbligatorio compilare correttamente un bonifico parlante.

Una compilazione incompleta o errata può comportare la perdita del diritto alla detrazione.

I dati da inserire sono tre:

  1. Causale del versamento, con riferimento normativo alla detrazione di cui si intende usufruire.
  2. Codice fiscale del beneficiario della detrazione, ovvero colui che sostiene la spesa e intende richiederne la detrazione.
  3. Codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento, generalmente l’impresa o il professionista che ha eseguito i lavori.

Nel caso in cui più soggetti intendano beneficiare della detrazione, è necessario inserire il codice fiscale di ciascun soggetto. Per interventi condominiali, occorre riportare anche il codice fiscale del condominio e dell’amministratore (o del condomino incaricato del pagamento).

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La causale del bonifico parlante: cosa scrivere

La causale del bonifico parlante deve essere compilata con precisione, includendo il riferimento normativo relativo al tipo di agevolazione fiscale.
Ecco un esempio di causale bonifico bancario parlante per lavori di ristrutturazione edilizia:

“Lavori edilizi ai sensi dell’art. 16-bis del D.P.R. 917/1986 – Detrazione fiscale 50% – Codice fiscale beneficiario detrazione – Codice fiscale o P.IVA destinatario pagamento”

Per l’ecobonus, la causale può essere formulata come:

“Lavori volti al risparmio energetico ai sensi art. 1, co. 344-347, L. 296/2006 – Detrazione fiscale 65% – Codice fiscale beneficiario – P.IVA fornitore”

Nel caso di bonus mobili, sebbene il bonifico parlante non sia obbligatorio, la causale corretta sarà:

“Spese per arredi o elettrodomestici ai sensi dell’art. 16, comma 2, DL 63/2013, convertito in Legge 90/2013”

Quando è obbligatorio e quando non lo è

Il bonifico parlante è obbligatorio per richiedere detrazioni relative a:

  • Bonus ristrutturazioni
  • Ecobonus
  • Sismabonus

Non è invece richiesto per il bonus mobili ed elettrodomestici, per il quale è ammesso anche il pagamento tramite carte di credito, debito, bonifici ordinari o finanziamenti

Se si utilizza un finanziamento per il bonus mobili, la società finanziaria deve effettuare il pagamento al fornitore usando un metodo tracciabile conforme.

Bonifico parlante per ristrutturazione: come rimediare a un errore di compilazione

Errori nella compilazione del bonifico devono essere corretti immediatamente per non perdere il diritto alla detrazione fiscale

Se il pagamento è stato effettuato tramite bonifico ordinario anziché tramite bonifico parlante, la soluzione ideale – ma spesso impraticabile – è il rimborso della somma da parte del fornitore, seguito da un nuovo bonifico correttamente compilato. 

Tuttavia, qualora non sia possibile ripetere il pagamento, è ammessa un’alternativa più concreta: la sottoscrizione di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio da parte dell’impresa esecutrice. In questo documento, il fornitore attesta di aver ricevuto l’importo e di averlo contabilizzato correttamente ai fini fiscali. 

Tale dichiarazione dovrà essere consegnata al proprio CAF o al commercialista in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi, e conservata per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

Un altro errore frequente riguarda l’inserimento del riferimento normativo errato nella causale: ad esempio, indicare la normativa dell’ecobonus per lavori che rientrano nel bonus ristrutturazioni. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la detrazione resta valida, in quanto l’errore non compromette l’applicazione della ritenuta d’acconto da parte della banca o dell’ente preposto al pagamento.

Bonifico parlante ristrutturazioni

Come compilare un bonifico bancario parlante: un esempio pratico

Il bonifico parlante è l’unico metodo ammesso per accedere ai principali bonus edilizi e deve essere compilato correttamente per risultare valido.

L’operazione può essere effettuata sia in banca che online, attraverso i servizi di home banking offerti dagli istituti di credito oppure tramite il portale e l’app mobile di Poste Italiane. Chi non usa l’home banking può eseguire il bonifico parlante anche presso gli uffici postali tramite modulo cartaceo.

Nel modulo – cartaceo o digitale – è necessario inserire i dati del beneficiario del pagamento (impresa o professionista), comprensivi di denominazione, IBAN e sede legale, l’importo esatto della fattura e la tipologia di agevolazione fiscale a cui si intende accedere (es. recupero patrimonio edilizio, risparmio energetico, spese arredi, interventi antisismici). 

La causale del bonifico deve riportare il riferimento alla fattura (es. “acconto fattura n. 24 del 12/03/2025”) e la norma di riferimento (es. art. 16-bis D.P.R. 917/1986). Infine, vanno indicati il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del destinatario del pagamento. In caso di più beneficiari, occorre indicare i dati di tutti i soggetti coinvolti.Una volta effettuato il bonifico parlante online o allo sportello postale, è essenziale conservare la ricevuta della transazione, poiché questo documento rappresenta una prova fondamentale in sede di dichiarazione dei redditi e in caso di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Cosa deve contenere un bonifico parlante?

Un bonifico parlante deve contenere la causale del versamento con riferimento alla normativa fiscale, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento.

Come compilare un bonifico parlante per ristrutturazioni?

Nella causale del bonifico parlante per ristrutturazioni, è necessario indicare “Lavori di ristrutturazione edilizia ai sensi dell’art. 16-bis del DPR 917/1986”, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il codice fiscale o la partita IVA dell’impresa che ha eseguito i lavori, e il numero e la data della fattura.

Qual è la differenza tra un bonifico ordinario e un bonifico parlante?

La principale differenza tra un bonifico ordinario e un bonifico parlante è la quantità e la specificità delle informazioni che devono essere inserite nella causale del pagamento. Il bonifico parlante richiede informazioni dettagliate per poter beneficiare di detrazioni fiscali.

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