Se sei finito qui, alla ricerca di informazioni sulla caldaia a condensazione, probabilmente la tua caldaia, vecchia di quindici o vent’anni, ti ha abbandonato. Forse hai scoperto che risulta difficile reperire dei pezzi di ricambio o semplicemente la riparazione risulterebbe poco conveniente.
Probabilmente il tecnico interpellato ti ha detto: “Installiamo una nuova caldaia a gas a condensazione!” e ti ha elencato tutti i vantaggi di questa soluzione.
Così è partita la sequenza di interrogativi:
“Ma che differenza passa tra le tradizionale caldaie a gas e le stufe a condensazione?”
“Che vantaggi mi offrono?”
“Come funzionano?”
Questa guida completa è stata pensata avendo in mente proprio chi, come te, si trova a dover affrontare la sostituzione della vecchia caldaia o sta cercando informazioni in vista di un futuro prossimo: nei prossimi paragrafi, infatti, troverai informazioni semplici ed esaustive sul funzionamento della caldaia a condensazione e tutte le informazioni necessarie per chiarirti finalmente le idee.
Sì, lo sappiamo: ad un primo impatto, l’argomento potrebbe sembrare noioso, ma noi ti promettiamo che eviteremo di eccedere con i tecnicismi, andando dritto al sodo, in maniera chiara e semplice.
Buona lettura!
Come funziona la caldaia a condensazione e in cosa differisce da quella tradizionale
Partiamo da qui: la caldaia a condensa rappresenta sicuramente una soluzione vantaggiosa per il riscaldamento degli ambienti domestici e dell’acqua, poiché consente di recuperare energia dai fumi di scarico, limitandone la dispersione, in un’ottica di massimizzazione dell’efficienza energetica.
Questo ovviamente va a vantaggio del risparmio economico e di un ridotto impatto ambientale.
Si stima infatti che mediamente una caldaia a condensazione possa raggiungere addirittura il 90% in più dell’efficienza energetica rispetto ad una caldaia tradizionale.
Per capire questo concetto, però, dobbiamo fare un passo indietro e spiegarti in breve come funziona la cara vecchia caldaia tradizionale.
Caldaia tradizionale vs caldaia a condensazione: differenze
La caldaia tradizionale è quel dispositivo che, nei mesi invernali, garantisce quel tepore tanto benefico e rassicurante e il piacere di una lunga doccia calda dopo una giornata stressante.
Il suo funzionamento non è molto complesso e sostanzialmente si deve a due componenti principali:
- il circuito idraulico, che riscalda l’acqua corrente
- il circuito a gas, che garantisce il riscaldamento degli ambienti.
Il principio è molto elementare: il cuore della caldaia è il bruciatore, all’interno del quale avviene la combustione di un combustibile (ad esempio: gas naturale), che riscalda l’acqua che circola all’interno della caldaia.
Quest’ultima viene immessa negli ambienti domestici, mentre il prodotto di scarto della combustione viene espulso attraverso la canna fumaria.
Ma come viene avviata questa combustione?
La caldaia è collegata a delle candelette di accensione.
In pratica: ogni volta che c’è bisogno di acqua calda o di riscaldamento, l’impianto si accende per attivare la combustione che genererà calore.
Una volta raggiunta la temperatura idonea, la fiamma riduce l’intensità per mantenere il calore costante.
Volendo essere più scientifici e volendo farti provare l’emozione dell’interrogazione di scienze alle medie, possiamo dire che la caldaia è un sistema che trasforma l’energia chimica di un combustibile in energia termica.
E la caldaie a gas a condensazione quale prodigio compioni? Perché riescono ad essere più efficienti?
La caldaia a condensazione è un tipo di impianto di riscaldamento che sfrutta il principio del recupero del calore latente dalla condensazione del vapore acqueo presente nei fumi di combustione.
Sostanzialmente il principio di funzionamento è il medesimo della caldaia tradizionale, ma richiede una struttura dell’impianto differente.
Oltre ai fumi di scarto, infatti, la caldaia a condensazione ha un altro scarico, poiché deve far fuoriuscire anche la condensa di acqua acida, che si genera all’interno dei fumi di combustione.
I fumi di combustione contengono vapore acqueo che, portato a temperature inferiori ad un certo valore limite, condensa completamente o in parte, rilasciando energia che viene ceduta all’acqua di riscaldamento all’interno della caldaia.
Un elemento fondamentale per il funzionamento delle caldaie a condensa è il calore latente, ossia il calore generato durante un passaggio da uno stato all’altro di una sostanza.
Nella caldaia a condensazione, i gas di scarico caldi contenenti vapore acqueo attraversano uno scambiatore di calore, che è progettato in modo da consentire il raffreddamento dei gas di scarico, portandoli a una temperatura inferiore al punto di rugiada del vapore acqueo.
A questo punto, il vapore acqueo nei gas di scarico si condensa in acqua liquida a causa del raffreddamento. Il processo di condensazione rilascia calore latente, che viene recuperato e aggiunto al calore totale disponibile per il riscaldamento dell’acqua nel sistema di riscaldamento.
È proprio questo a rendere la caldaia a condensazione più efficiente a parità di combustibile impiegato.
Tipologie di caldaie a condensazione: come sceglierla
Per rendere più pratica la comprensione di questi concetti, proviamo a dividere le tipologie di caldaia in base a tre principi:
- il combustibile utilizzato
- la modalità di installazione
- la tipologia di riscaldamento della caldaia
Per quanto riguarda il combustibile utilizzato, puoi scegliere tra caldaia a metano e caldaia a GPL. Tieni in considerazione che in termini di efficienza energetica non vi è differenza. Per orientare la tua scelta, in questo caso, puoi semplicemente avvalerti del combustibile più comodo e reperibile nella tua zona.
Per quanto riguarda le modalità di installazione, la questione si complica un pochino, dal momento che entrano in ballo le dimensioni dell’impianto, lo spazio disponibile e le esigenze d’uso.
Puoi scegliere tra caldaie murarie e caldaie a basamento.
Le prime sono adatte se devi installarle in spazi ridotti, perché hanno dimensioni più compatte, che consentono di fissarle direttamente sulla parete, e offrono una soluzione ideale per spazi più limitati, come nicchie o cavità.
Se hai un ambiente piccolo e un occhio di riguardo per l’ordine della casa, tieni in considerazione che queste possono risultare quasi invisibili, contribuendo a mantenere un’estetica pulita e ordinata all’interno degli ambienti domestici. In alternativa, puoi installare una caldaia da esterno: ne parliamo approfonditamente in questo articolo.
Le caldaie a basamento, al contrario, a fronte di una maggiore capacità energetica, hanno lo svantaggio di occupare più spazio e risultano, quindi, più adatte ad ambienti grandi, che richiedono anche una certa potenza energetica.
L’ultimo punto della scelta riguarda la tipologia di riscaldamento della caldaia: puoi, infatti, preferire una caldaia con boiler o una caldaia istantanea.
Anche qui, come nel caso precedente, entrano in gioco gli spazi disponibili e le esigenze di potenza energetica.
Nel caso della caldaia con boiler, l’acqua calda viene immagazzinata all’interno di un serbatoio, isolato termicamente. In questo modo, è disponibile in qualsiasi momento.
Questo tipo di caldaia è adatto anche a quelle situazioni in cui sia necessario alimentare più rubinetti, senza subire perdita di pressione.
Ovviamente a fronte di questi vantaggi, abbiamo un maggiore spazio impiegato.
In una caldaia istantanea, l’acqua fredda passa attraverso lo scambiatore di calore e viene riscaldata sul momento.
Questo comporta che talvolta potrebbe essere necessario attendere un po’, prima di avere l’acqua calda alla giusta temperatura, soprattutto se i rubinetti sono lontani dalla caldaia. Oltre a questo, la soluzione della caldaia istantanea potrebbe risultare poco efficiente nel caso in cui sia necessario alimentare più rubinetti contemporaneamente.
Non finisce qui: altri 4 elementi fondamentali per scegliere correttamente la calderina a condensazione
Altri cinque variabili importanti da tenere in considerazione nella scelta di una caldaia a condensazione sono:
- potenza: qui entrano in gioco diversi fattori, come l’estensione della casa, il numero di rubinetti da alimentare e le esigenze energetiche. Sarebbe sempre opportuno richiedere una stima dei consumi ad un professionista, ma volendo restare su un piano molto generale, diremo che se il tuo appartamento è più piccolo di 50mq, potrebbe bastare una potenza di 20kW, per appartamenti tra i 60 e 90 mq, potresti optare per 24kW di potenza, mentre per appartament che superano i 90 mq dovresti prendere in considerazione una caldaia a condensazione da 30 kW di potenza.
- la portata: i litri di acqua al minuto che riesce a scaldare la tua caldaia a condensa. Ovviamente questo valore diventa importante se si utilizzano più rubinetti contemporaneamente. Ti è mai successo che qualcuno aprisse l’acqua in un altro bagno o in cucina, mentre stavi facendo la doccia?
Ecco, questo dipende dalla portata della caldaia. Per avere un’idea generale, tieni in considerazione che questo valore è legato alla potenza della caldaia e che una caldaia con una potenza da 28 kW produce 16 litri di acqua al minuto, sufficiente per alimentare due rubinetti contemporaneamente.
- la modulazione: è la capacità di regolare la potenza di uscita in risposta alla richiesta effettiva di calore. Nelle caldaie a condensazione, la modulazione è particolarmente importante per massimizzare l’efficienza energetica e adattare la produzione di calore alle tue reali esigenze.
Per semplificare: ricorda che più basso è il valore minimo, maggiore è il risparmio in bolletta.
- Efficienza: il rapporto tra quanto produce la caldaia e quanto consuma.
Le caldaie a condensazione, per temperature comprese tra 60 e 80 gradi hanno rendimenti che raggiungono anche il 98%.
Quanto costa una caldaia a condensazione?
Se ti concedi una veloce panoramica tra i vari siti, scoprirai che le caldaie a condensazione a gas hanno una varietà di prezzi incredibile: possono partire dai 500 € e raggiungere i 2000 € per potenze che raggiungono i 32 kW, a cui andrebbero aggiunti i costi dell’installazione che, anche in questo caso, cambiano in base alla complessità del lavoro.
Come fare quindi a decidere?
In linea di principio, vale sempre la regola che un investimento più consistente, offre nel lungo periodo un guadagno in termini di durata, efficienza e comodità.
Ovviamente l’idea è quella di tenere in considerazione, in primis, le tue esigenze energetiche, per capire da quale tipologia di caldaia partire.
In secondo luogo, valuta marca e modello, verificando recensioni e opinioni on-line.
L’ideale, come sempre, è fare un breve sondaggio anche tra la cerchia ristretta di amici, parenti e conoscenti, per avere pareri più affidabili e probabilmente più imparziali.
Altri elementi da valutare sono sicuramente la garanzia e l’assistenza post-vendita.
Infine, tieni in considerazioni eventuali funzioni aggiuntive, come display touch, comandi da remoto o sistemi per l’erogazione immediata dell’acqua calda.
Qual è la differenza tra una caldaia tradizionale e una caldaia a condensazione?
La principale differenza tra una caldaia tradizionale e una a condensazione è il modo in cui gestiscono i fumi di combustione. La caldaia a condensazione recupera il calore latente dalla condensazione del vapore acqueo presente nei fumi, aumentando l’efficienza energetica. Questo processo può portare a un risparmio significativo di energia e a un minor impatto ambientale.
Quali sono i vantaggi di una caldaia a condensazione?
I vantaggi principali di una caldaia a condensazione includono un maggiore rendimento energetico (fino al 90% in più rispetto alle caldaie tradizionali), un minor impatto ambientale grazie alla riduzione delle emissioni di gas nocivi e un potenziale risparmio economico a lungo termine.
Quali sono i diversi tipi di caldaie a condensazione?
Le caldaie a condensazione possono essere distinte in base al tipo di combustibile utilizzato (metano, GPL), alla modalità di installazione (murale o a basamento) e alla tipologia di riscaldamento (con boiler o istantanea). La scelta dipende dalle esigenze specifiche, dalla dimensione dell’abitazione e dalla preferenza personale.
Qual è la potenza ideale per una caldaia a condensazione?
La potenza ideale dipende dalla dimensione dell’abitazione. In generale, per un appartamento sotto i 50 mq, una caldaia da 20 kW può essere sufficiente, mentre per abitazioni più grandi, potrebbe essere necessario considerare caldaie con potenze di 24 kW o 30 kW. Una valutazione professionale dei consumi è consigliata.
Quanto costa una caldaia a condensazione e come sceglierla?
I prezzi delle caldaie a condensazione variano notevolmente, partendo da circa 500 € fino a 2000 € o più, a seconda della potenza e del modello. La scelta dovrebbe basarsi sulle esigenze energetiche, sulla marca e il modello, sulla reputazione del produttore, sulla garanzia offerta e sull’assistenza post-vendita. Considera anche eventuali funzioni aggiuntive desiderate.