Installare un impianto fotovoltaico è un’esigenza sempre più sentita da parte dei consumatori.
La crescita nella richiesta degli ultimi anni si deve, in buona parte, alle numerose iniziative statali, che hanno reso più accessibili le nuove tecnologie, rendendo evidenti i vantaggi di questa soluzione a un numero sempre crescente di consumatori.
Contemporaneamente la maggiore informazione sulle questioni ambientali ha fatto il resto: negli ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni climatici che hanno accresciuto il timore di tutti, accendendo quel necessario campanello d’allarme, che ci spinge concretamente al cambiamento.
Aggiungiamo anche un altro elemento da non sottovalutare: lo scenario polico d’Europa, dilaniato da alcune atroci guerre, oltre che avere impatto sul generale senso di precarietà, ha modificato anche le regole del mercato dell’energia: l’aumento nei costi dei combustibili fossili ha fatto lievitare il costo delle nostre bollette, seminando il panico tra i consumatori, specialmente nell’anno 2022 -2023.
Insomma, passare al fotovoltaico è diventato quasi una necessità, a cui contribuiscono le recenti disposizioni in materia di “Case Green”, che chiamano tutti a un altro necessario cambiamento, finalizzato a rispettare gli obiettivi europei previsti per il 2030 e il 2050.
Ne parleremo meglio nei paragrafi successivi, che saranno dedicati proprio agli impianti fotovoltaici e alle detrazioni.
In particolare, ci soffermeremo sulle agevolazioni per il fotovoltaico disponibili per l’anno 2025, provando a ipotizzare quali saranno i cambiamenti possibili rispetto a quelle attualmente fruibili per l’anno in corso.
Impianto fotovovoltaico: con detrazione o senza? Ecco un confronto tra i costi
Se abbiamo dedicato un articolo alle detrazioni per impianto fotovoltaico, è perchè sappiamo quanto l’incognita relativa ai costi sia un fattore determinante nella scelta di installarne o meno uno.
Quindi inizieremo proprio così: parlando dei costi di un impianto fotovoltaico!
La questione, in realtà, non è così lineare come sembra: abbiamo visto come scegliere il dimensionamento sia una questione che dipende moltissimo da esigenze specifiche dei consumatori e da caratteristiche dell’abitazione: insomma, non si tratta di qualcosa che si può indovinare basandosi su una stima media.
Lo stesso vale per il costo dell’impianto, che dipende da una moltitudine di fattori: dimensione dell’impianto, tipologia di pannelli e componenti scelti, modalità e complessità dell’installazione, accesso ad agevolazioni e detrazioni per impianto fotovoltaico sono solo alcune delle variabili che condizionano il costo finale.
Per questo, quelli che ti forniremo sono prezzi indicativi: si tratta di una stima di costi relativa a impianti installati da noi di Confronta Facile: nelle tabelle in basso sono riportate diverse tipologie di impianto, con o senza batteria di accumulo.
Come vedi, abbiamo indicato anche la detrazione del 50%, valida ancora per l’anno in corso (2024), come vedremo meglio nelle prossime sezioni.
Impianto fotovoltaico: il costo di Impianto fotovoltaico senza batteria di accumulo con e senza detrazione
KWp | Tipo | Costo | Detrazione 50% |
3 | Monofase | € 9.890 | € 4.945 |
4.5 | Monofase | € 12.390 | € 6.195 |
6 | Monofase | € 14.290 | € 7.145 |
6 | Trifase | € 15.900 | € 7.950 |
10 | Trifase | € 19.590 | € 9.795 |
Impianto fotovoltaico: il costo di Impianto fotovoltaico con batteria di accumulo con e senza detrazione
kWp | Tipo | Costo | Detrazione 50% |
3 | Monofase | € 13.390 | € 6.695 |
4,5 | Monofase | € 15.690 | € 7.845 |
6 | Monofase | € 17.390 | € 8.695 |
6 | Trifase | € 21.590 | € 10.795 |
10 | Trifase | € 25.690 | € 12.845 |
Impianto fotovoltaico: detrazioni 2025
Prima di entrare nel merito delle detrazioni attualmente in corso e di quelle previste per l’anno prossimo, è doveroso fare il punto della situazione, per capire dove ci troviamo.
Questo ti aiuterà a comprendere meglio i cambiamenti in corso e ad avere le idee più chiare in vista delle tue scelte future.
Direttiva Case Green: cos’è e cosa cambierà nei prossimi anni
La Direttiva Europea sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia (EPBD), comunemente nota come “Direttiva Case Green”, rappresenta una svolta epocale nel panorama dell’edilizia europea. Questo provvedimento legislativo, entrato in vigore nel 2024, mira a trasformare radicalmente il parco immobiliare europeo, rendendolo più efficiente dal punto di vista energetico e meno impattante sull’ambiente.
L’obiettivo principale della direttiva è quello di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 provenienti dagli edifici, che rappresentano una quota significativa del consumo energetico totale dell’Unione Europea.
Per raggiungere questo obiettivo, la direttiva introduce una serie di misure vincolanti per gli Stati membri, tra cui:
- Obblighi di riqualificazione energetica: gli Stati membri dovranno definire piani nazionali di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti, con particolare attenzione agli immobili con le prestazioni più basse.
- Requisiti minimi di prestazione energetica: tutti i nuovi edifici, sia residenziali che non residenziali, dovranno rispettare standard energetici sempre più rigorosi, fino a raggiungere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2030.
- Promozione delle energie rinnovabili: la direttiva incentiva l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici sugli edifici, sia di nuova costruzione che esistenti.
- Sostegno alla mobilità sostenibile: gli edifici di nuova costruzione dovranno essere predisposti per l’installazione di punti di ricarica per veicoli elettrici.
Quali saranno i principali cambiamenti nei prossimi anni?
- Addio alle caldaie a gas: entro il 2040, gli Stati membri dovranno eliminare gradualmente l’uso delle caldaie a gas per il riscaldamento degli edifici.
- Ristrutturazioni energetiche obbligatorie: un numero sempre crescente di edifici sarà soggetto a obblighi di ristrutturazione energetica, al fine di migliorare le loro prestazioni e ridurre i consumi.
- Edifici a energia quasi zero: tutti i nuovi edifici dovranno essere a energia quasi zero, ovvero con un fabbisogno energetico molto basso, coperto in misura significativa da fonti rinnovabili.
- Incentivi per la riqualificazione: gli Stati membri dovranno mettere in campo una serie di incentivi per favorire la riqualificazione energetica degli edifici, come detrazioni fiscali, finanziamenti agevolati e semplificazioni burocratiche.
Come puoi intuire, tutti questi cambiamenti, per adeguarsi agli standard europei e raggiungere gli obiettivi previsti, richiedono uno sforzo da parte dei singoli Stati.
Questo sforzo, consisterà, almeno in Italia, in una serie di provvedimenti che modificheranno anche le agevolazioni in materia di fotovoltaico.
Ad esempio, con molta probabilità, si prospetteranno sconti maggiori per le famiglie meno abbienti e riduzione delle agevolazioni a pioggia, favorendo interventi più mirati.
Ecco perché, quindi, nei mesi che verranno, assisteremo a una riduzione dei vecchi bonus: è il caso del bonus Ristrutturazione, che vedremo, insieme a tutte le altre agevolazioni per impianto fotovoltaico, nei paragrafi successivi.
Impianto fotovoltaico: detrazioni disponibili e cosa cambierà nel corso del 2025
In qusto paragrafo vediamo insieme i bonus e le agevolazioni disponibili per l’anno 2024. In virtù della premessa che hai appena letto, indicheremo anche i cambiamenti previsti e ipotizzati per il 2025, anche se ti invitiamo a considerare che si tratta di anticipazioni non ufficiali: bisognerà aspettare la Legge di Bilancio per avere notizie certe.
Ti consigliamo di leggere anche questa guida dettagliata sul bonus fotovoltaico 2024.
Superbonus 70%
Il Superbonus Fotovoltaico 2024 è un incentivo fiscale destinato a promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici negli edifici, favorendo così la produzione di energia pulita e rinnovabile. Questa misura si è notevolmente ridimensionata negli anni, passando dal 110%, poi al 90% e infine al 70% per il 2024.
A chi è destinato?
Il Superbonus Fotovoltaico 2024 è rivolto principalmente a:
- Condomini: possono beneficiare dell’incentivo per l’installazione di impianti fotovoltaici sulle parti comuni dell’edificio.
- Proprietari di edifici unifamiliari o bifamiliari: anche i possessori di case indipendenti possono accedere al bonus per l’installazione di impianti fotovoltaici sul proprio tetto.
- Onlus, associazioni di volontariato e altre organizzazioni no profit: queste entità possono usufruire del Superbonus per migliorare l’efficienza energetica dei propri edifici.
Come funziona?
L’incentivo consiste in una detrazione fiscale che può essere ripartita in più anni. In pratica, una parte delle spese sostenute per l’installazione dell’impianto fotovoltaico può essere recuperata sotto forma di riduzione delle tasse da pagare.
Quali interventi sono ammessi?
Il Superbonus copre le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici, inclusi i sistemi di accumulo. Sono ammesse anche le spese per la progettazione e la realizzazione delle opere connesse all’impianto, come ad esempio l’allacciamento alla rete elettrica.
Come fare richiesta?
Per poter beneficiare del Superbonus Fotovoltaico è necessario:
- Affidare i lavori a imprese qualificate: è fondamentale scegliere imprese in possesso dei requisiti necessari per eseguire gli interventi e rilasciare la documentazione richiesta.
- Conservare tutta la documentazione: tutte le fatture, le ricevute e gli altri documenti relativi alle spese sostenute per l’installazione dell’impianto.
- Presentare la dichiarazione dei redditi: la detrazione fiscale sarà indicata nella dichiarazione dei redditi.
Nel 2025 la detrazione per il Superbonus per le spese sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2025 scenderà al 65%.
Bonus Ristrutturazione: com’è nel 2024 e come sarà nel 2025
Il Bonus Ristrutturazione è un incentivo fiscale che lo Stato italiano offre ai contribuenti per favorire la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Questa agevolazione permette di detrarre una parte delle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
Chi può accedere al bonus Ristrutturazione
Possono beneficiare del bonus ristrutturazione tutti i contribuenti, residenti o meno in Italia, che sostengono spese per lavori di ristrutturazione su immobili di loro proprietà o di cui hanno la detenzione.
Cosa finanzia?
Il bonus copre una vasta gamma di interventi, tra cui:
- Manutenzione straordinaria: riparazioni, sostituzioni di parti strutturali, rifacimento di facciate, ecc.
- Restauro e risanamento conservativo: interventi per recuperare edifici storici o di particolare pregio architettonico.
- Ristrutturazione edilizia: modifiche sostanziali all’edificio, come la realizzazione di nuove aperture, l’ampliamento dei volumi, ecc.
- Interventi di risparmio energetico: installazione di impianti fotovoltaici, sostituzione di caldaie, isolamento termico, ecc.
- Eliminazione di barriere architettoniche: realizzazione di ascensori, rampe, ecc. per facilitare l’accesso agli immobili da parte delle persone con disabilità.
Ecco come cambierà il Bonus Ristrutturazione nel 2025!
A partire dal 2025, sono previste alcune modifiche al bonus ristrutturazione.
Per tutto il 2024, è ancora possibile ottenere una detrazione del 50% su una spesa massima di 48.000 euro. A partire dal 1 gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2027, la detrazione passerà al 36%, con un tetto massimo di spesa di 17.280. Successivamente si assisterà a una ulteriore riduzione, che vedrà la detrazione scendere al 30% su un tetto massimo di spesa di 14.400 euro.
Il Reddito Energetico 2024-2024
Sempre con l’obiettivo di diffondere l’utilizzo delle energie rinnovabili e di migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni, lo Stato a messo a disposizione un budget di 200 milioni di euro da destinare ad un Reddito Energetico Nazionale, con l’obiettivo di incentivare anche le famiglie meno abbienti all’installazione di impianti fotovoltaici.
Attraverso un contributo economico diretto, lo Stato copre una parte significativa delle spese per l’acquisto e l’installazione dei pannelli solari, rendendoli di fatto gratuiti per i beneficiari. Possono richiedere il contributo i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro o con un ISEE inferiore a 30.000 euro ma con almeno quattro figli a carico. La domanda deve essere presentata online sul portale del GSE, entro il 31 dicembre 2024.
In realtà, l’iniziativa è stata un successo: pensa che nel giro di 24 ore erano già esauriti i fondi destinati a Sud e Isole.
Ad oggi, verificando attraverso il contatore del GSE, le risorse risultano esaurite per l’anno 2024 e bisognerà aspettare l’anno nuovo per accedere all’altra metà dei fondi disponibili.
Impianto fotovoltaico: detrazioni attraverso i bandi regionali
Oltre agli incentivi statali peril fotovoltaico, non sottovolaturare gli incentivi regionali, che offrono un ulteriore impulso all’installazione di impianti solari domestici.
Nel corso del 2024, diverse regioni italiane hanno messo a disposizione dei cittadini fondi dedicati, con caratteristiche e requisiti specifici.
Ad esempio, il Friuli Venezia Giulia ha sostenuto l’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, mentre l’Emilia Romagna ha puntato sulle comunità energetiche rinnovabili. La Toscana, invece, ha focalizzato i suoi incentivi sulla sostituzione di vecchie caldaie con pompe di calore e l’installazione di pannelli solari, soprattutto nelle zone più inquinate. Anche la Basilicata ha stanziato fondi per incentivare il fotovoltaico residenziale, offrendo contributi a fondo perduto per l’acquisto e l’installazione degli impianti.
Ricorda che i bandi regionali sono soggetti a frequenti aggiornamenti e modifiche e generalmente sono accessibili fino a esaurimento dei fondi disponibili: insomma, il tempismo è l’arma segreta, per aggiudicarsi il proprio impianto a costi più vantaggiosi.
Se, dunque, sei alla ricerca di informazioni per risparmiare sull’installazione del tuo impianto fotovotlaico, ricorda di tenere le antenne attive e consultare periodicamente i siti ufficiali della regione per essere sempre aggiornato sulle ultime novità.
Un trucchetto: potresti attivare un Alert di Google, con la seguente parola chiave “Bando fotovoltaico + il nome della tua regione”, in modo da essere aggiornato in real time.
Guida alla scelta dell’impianto fotovoltaico
Dopo averti fornito una panoramica della agevolaizioni fiscali per l’installazione di impianti fototovoltaici, con qualche anticipazione sugli scenari futuri, passiamo oara a fornirti qualche dritta per guidarti alla scelta del tuo impianto fotovoltaico.
Regola numero 1: conosci i tuoi consumi energetici
Il consumo energetico annuo è la prima informazione da conoscere, per comprendere quale sarà la dimensione del tuo impianto fotovoltaico.
Del resto, quello che desideri è investire in maniera oculata il tuo denaro, scegliendo un impianto della dimensione giusta: un impianto sovradimensionato, infatti, richiederebbe dei costi elevati, da cui non trarresti reale beneficio, mentre, al contrario, un impianto troppo piccolo per le tue esigenze, ti metterebbe in condizione di attingere troppo dalla rete, riducendo, di conseguenza, l’impatto positivo sui costi delle bollette.
Un impianto correttamente dimensionato parte dalla conoscenza del tuo fabbisogno energetico: puoi ricavare questo dato, sommando i consumi energetici delle tue bollette dell’ultimo anno.
Come linea guida, puoi considerare che:
- Se i tuoi Consumi sono inferiori a 4000 kWh/anno, un impianto da 3 kW potrebbe essere sufficiente.
- Se i tuoi consumi rientrano tra 4000 e 6000 kWh/anno: un impianto da 4,5 kW è più indicato.
- Se, ad esempio, vuoi coprire i consumi di una villetta bi-familiare o disponi di veicoli elettrici da caricare, un impianto da 6 kW rappresenta la soluzione più adatta alle tue esigenze.
Tieni presente che questi sono valori indicativi e che il dimensionamento ottimale dell’impianto deve essere valutato caso per caso, tenendo conto di variabili come l’orientamento del tetto, l’irraggiamento solare e le tue abitudini di consumo.
Il GSE mette a disposizione questo strumento che ti consente di calcolare la dimensione del tuo impianto ideale, a partire da dati relativi alle tue coordinate geografiche e ai tuoi consumi.
Irraggiamento e orientamento sono fondamentali
Una volta stabilita la quantità di energia di cui necessiti, bisogna ragionare accuratamente su tre variabili, che condizionano la dimensione del tuo impianto: l’irraggiamento, l’orientamento del tetto e lo spazio disponibile.
L’irraggiamento solare: cerchiamo di capire bene come influenza il rendimento del tuo impianto fotovoltaico
L’efficienza di un impianto fotovoltaico è strettamente legata all’irraggiamento solare, ovvero alla quantità di energia solare che raggiunge la superficie terrestre. Questo parametro, misurato in watt per metro quadrato (W/m²), varia in base a numerosi fattori, tra cui la latitudine, la stagione, l’ora del giorno e le condizioni meteorologiche.
L’Italia, grazie alla sua posizione geografica, gode di un’ottima irradiazione solare, particolarmente nelle regioni meridionali. Tuttavia, anche all’interno dello stesso Paese, l’irraggiamento può variare significativamente da una zona all’altra. Ad esempio, una città come Palermo riceve una quantità di energia solare annua superiore rispetto a Milano, a causa della latitudine più bassa.
Dunque, la potenza del tuo impianto fotovoltaica sarà condizionata anche da questa variabile. Puoi avere un’idea più precisa dell’irraggiamento solare nella tua zona geografica, consultando l’atlante italiano della radiazione solare.
Orientamento e inclinazione: fattori chiave per massimizzare il rendimento
Oltre all’irraggiamento, anche l’orientamento e l’inclinazione dei pannelli fotovoltaici giocano un ruolo fondamentale nel determinare il rendimento complessivo dell’impianto. L’orientamento ideale è verso sud, in quanto questa è la direzione che riceve la maggior quantità di radiazione solare nel corso dell’anno. Tuttavia, anche un orientamento sud-est o sud-ovest può garantire un buon rendimento, con una leggera riduzione della produzione energetica.
L’inclinazione dei pannelli, invece, dipende dalla latitudine del luogo. In Italia, un’inclinazione compresa tra 30° e 35° rispetto al piano orizzontale è generalmente considerata ottimale. Questa inclinazione permette di massimizzare la produzione energetica durante tutto l’anno.
Quanto è grande il tuo tetto?
Prima di procedere all’installazione di un impianto fotovoltaico, è fondamentale valutare attentamente lo spazio disponibile sul tetto. Le dimensioni dei pannelli e la disposizione ottimale dell’impianto sono elementi determinanti per garantire un’efficienza energetica elevata.
Le dimensioni standard di un pannello fotovoltaico per uso residenziale variano tra i 160 e i 170 cm di lunghezza e tra i 90 e i 110 cm di larghezza. Tuttavia, l’ingombro totale dell’impianto dipende anche dalla tipologia di tetto (piano o a falda) e dalla potenza desiderata. In generale, si stima che siano necessari circa 6-7 metri quadrati per ogni kilowatt installato su un tetto a falda e 9-10 metri quadrati per un tetto piano.
L’efficienza dei moduli fotovoltaici, ovvero la loro capacità di convertire la radiazione solare in energia elettrica, influisce direttamente sulle dimensioni dell’impianto: ad esempio, i pannelli monocristallini, più efficienti, ma anche più costosi, rispetto ai pannelli policristallini, permettono di ottenere una maggiore potenza in un’area più piccola,
Un intreccio di variabili, richiede un professionista ad hoc
Come avrai capito, districarsi tra tutte queste variabili non è semplicissimo: si tratta, infatti di un complesso gioco di incastri, dove tutto deve essere accuratamente calcolato, con l’obiettivo di installare un impianto che possa dare soddisfazione nel lungo periodo, rendendo conveniente l’investimento e garantendo un rientro in tempi brevi.
Per questo, il consiglio spassionato che ti diamo è quello di affidarti a un consulente esperto, che sia in grado, mediante strumenti ad hoc, di valutare tutti gli aspetti del caso, progettando la soluzione più idonea alle tue esigenze e al tuo budget.
A proposito di budget, di seguito parliamo proprio dei costi di un impianto fotovoltaico.
Come far durare a lungo il tuo impianto fotovoltaico: l’importanza di una corretta manutenzione
Se vuoi garantirti il corretto funzionamento nel lungo periodo e massimizzare la produzione di energia elettrica del tuo impianto fotovoltaico, devi prendertene cura nel tempo. Sebbene gli impianti fotovoltaici siano progettati per durare a lungo, richiedono comunque una mimima attenzione per mantenere alte le prestazioni.
Perché è importante la manutenzione?
- Preserva l’efficienza: nel tempo, lo sporco, la polvere e altri agenti atmosferici possono accumularsi sui pannelli, riducendone l’efficienza. Una pulizia periodica permette di rimuovere queste impurità e di mantenere alta la produzione di energia.
- Previene guasti: se prendi l’abitudine di controllare periodicamente i componenti dell’impianto, puoi individuare eventuali problemi o malfunzionamenti ai componenti dell’impianto, come inverter, cavi o connettori, intervenendo tempestivamente ed evitando così guasti più gravi e costosi.
- Allunga la vita dell’impianto e contribuisce ad allungare la vita utile dell’impianto fotovoltaico, garantendo un ritorno sull’investimento nel lungo periodo.
Ecco cosa devi fare per assicurarti una corretta manutenzione dell’impianto fotovoltaico
- Pulizia dei pannelli: la pulizia dei pannelli solari è l’operazione di manutenzione più comune. La frequenza dipende dalle condizioni climatiche e ambientali, ma in genere si consiglia una pulizia almeno una volta all’anno, soprattutto in zone particolarmente polverose o soggette a piogge acide.
- Controllo visivo: ti consigliamo di ispezionare visivamente lo stato di componenti dell’impianto, come i connettori, i cavi e la struttura di supporto.
- Verifica del funzionamento dell’inverter: l’inverter è il cuore dell’impianto fotovoltaico e il suo corretto funzionamento è essenziale per convertire l’energia elettrica prodotta dai pannelli in corrente alternata utilizzabile.
- Monitoraggio della produzione: la tecnologia mette a disposizione degli utilissimi sistemi di monitoraggio integrati, che permettono di verificare costantemente la produzione di energia dell’impianto e individuare eventuali anomalie.
Per approfondire: come funziona un impianto fotovoltaico?
Prima di entrare nel merito di detrazioni e agevolazioni fiscali per gli impianti fotovoltaici, troviamo utile fornirti qualche nozione di base sugli impianti e sul loro funzionamento.
Un impianto fotovoltaico è un sistema innovativo che sfrutta l’energia solare per produrre elettricità. Al cuore del sistema vi sono i moduli fotovoltaici, costituiti da celle solari che, sottoposte alla radiazione solare, generano una corrente elettrica continua. Questa corrente, grazie all’intervento di un inverter, viene convertita in corrente alternata, compatibile con la rete elettrica domestica o industriale.
L’energia prodotta da un impianto fotovoltaico può essere utilizzata immediatamente per soddisfare il proprio fabbisogno energetico oppure immagazzinata in batterie per un utilizzo successivo, garantendo così una maggiore autonomia energetica.
Ma quali sono i vantaggi?
Innanzitutto, l’energia solare è una fonte inesauribile e pulita, che non produce emissioni di gas serra, contribuendo così a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Inoltre, un impianto fotovoltaico consente di ridurre significativamente la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale, abbattendo i costi in bolletta, grazie alla produzione di energia elettrica gratuita.
Un altro vantaggio non trascurabile è rappresentato dalla valorizzazione dell’immobile: un edificio dotato di un impianto fotovoltaico risulta più appetibile sul mercato e può raggiungere una maggiore valutazione economica, soprattutto in vista delle nuove regole che verranno introdotte progressivamente, contenute nella direttiva Case Green, di cui abbiamo parlato nel corso di questo articolo.
Quali sono le detrazioni fiscali per gli impianti fotovoltaici nel 2024?
Le detrazioni fiscali per gli impianti fotovoltaici nel 2024 sono il Reddito Energetico Nazionale, il Bonus Ristrutturazione, il Superbonus 70%. Sono spesso disponibili Bandi Regionali per le energie rinnovabili. Si prevedono cambiamenti per il 2025.
Quanto costa un impianto fotovoltaico con detrazioni?
Il costo di un impianto fotovoltaico con detrazioni varia in base a diversi fattori come la dimensione dell’impianto, la qualità dei componenti, le agevolazioni fiscali in vigore e i costi di installazione. È consigliabile richiedere preventivi dettagliati a più installatori.
Qual è la durata della detrazione fiscale per un impianto fotovoltaico?
La durata della detrazione fiscale per un impianto fotovoltaico dipende dal tipo di detrazione e dalle normative vigenti. Generalmente, le detrazioni si spalmano su più anni fiscali, consentendo di recuperare una parte del costo sostenuto per l’installazione dell’impianto.