Questo articolo analizza le principali agevolazioni disponibili per l’installazione di impianti fotovoltaici nel 2025, con focus su incentivi nazionali, regionali ed europei. Include criteri di accesso, documentazione necessaria e linee guida per redigere preventivi compatibili con le normative. Utile per cittadini, imprese e consulenti energetici.⏱️ Tempo di lettura: 9–10 minuti

A livello nazionale, regionale ed europeo esistono numerosi strumenti finanziari e agevolazioni pensati per sostenere cittadini, aziende e enti pubblici nella realizzazione di impianti solari. In questo articolo, analizziamo le principali opportunità attualmente attive, chiarendo anche come valutare la loro corretta integrazione all’interno di un preventivo.
Una panoramica degli incentivi per il fotovoltaico disponibili in Italia ed Europa
Gli incentivi per il fotovoltaico nel 2025 si articolano su più livelli: nazionale, regionale e comunitario. Ognuno di questi prevede criteri di accesso e modalità di erogazione differenti, ma tutti concorrono a ridurre sensibilmente l’investimento iniziale, abbreviando i tempi di rientro economico dell’impianto.
Incentivi nazionali: detrazioni e agevolazioni fiscali
Il Bonus Ristrutturazioni permette di detrarre il 50% dei costi per l’installazione di un impianto fotovoltaico, fino a 96.000€, applicabile anche in contesti condominiali.
Questo può essere richiesto anche in caso di installazione senza interventi edilizi significativi. Quando l’intervento riguarda una seconda casa, la detrazione si riduce al 36%, mantenendo però lo stesso tetto di spesa.
Rimane inoltre attiva l’IVA agevolata al 10% per la fornitura e posa in opera di impianti fotovoltaici su edifici già esistenti a uso abitativo, mentre scende al 4% per le nuove costruzioni residenziali.
Infine, per chi esegue lavori combinati di efficientamento energetico o miglioramento sismico, è ancora disponibile il Superbonus al 65%. Questa detrazione si applica esclusivamente se l’impianto fotovoltaico è installato in abbinamento a interventi “trainanti” e consente di recuperare fino a 2.400 euro per kW, entro un massimo di 48.000 euro. Per beneficiarne, però, è fondamentale che i lavori siano stati avviati e documentati entro il 15 ottobre 2024, ad esempio tramite CILAS, pena l’esclusione dal beneficio.
Alle detrazioni fiscali fotovoltaico abbiamo dedicato anche questa guida
Incentivi regionali: bandi a fondo perduto e contributi specifici
Molte Regioni italiane promuovono autonomamente lo sviluppo del fotovoltaico attraverso bandi a fondo perduto o contributi in conto capitale, indirizzati in particolare a famiglie a basso reddito, aree interne, piccole imprese agricole e comunità energetiche. Ad esempio:
- In Basilicata, è attivo fino al 31 dicembre 2025 un bando che offre fino a 10.000 euro a fondo perduto per impianti fotovoltaici di almeno 3 kW, abbinati a un sistema di accumulo da almeno 4,5 kWh.
- La Regione Sicilia ha previsto diverse misure a favore dell’efficientamento energetico delle abitazioni private, con contributi rivolti anche ai residenti delle isole minori.
- In Friuli-Venezia Giulia i contributi raggiungono il 60% della spesa per i giovani agricoltori e il 40% per altre categorie, includendo anche impianti a uso domestico.
- In Trentino-Alto Adige, la Provincia di Bolzano sostiene i piccoli impianti con un contributo del 20% sulla spesa sostenuta, ideale per chi desidera ridurre i consumi in modo concreto e duraturo.
Per restare aggiornato, puoi monitorare la sezione ‘Bandi e Finanziamenti’ del sito regionale o attivare alert Google per parole chiave specifiche.
Ned dubbio, chiedi il supporto di un consulente energetico, che potrà supportarti a 360 gradi nella verifica dei requisiti e nella compilazione delle domande.

Incentivi europei: PNRR e programmi comunitari
A livello europeo, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) rappresenta oggi il principale canale di finanziamento per la transizione energetica. Tra le misure attive vi è il finanziamento di impianti fotovoltaici nelle scuole, negli edifici pubblici e nelle aziende agricole, con contributi a fondo perduto che possono coprire fino al 100% della spesa in casi specifici.
Parallelamente, programmi europei come LIFE, Horizon Europe e il Fondo per l’Innovazione mettono a disposizione risorse per progetti pilota, comunità energetiche e sistemi intelligenti di produzione e accumulo di energia solare.
Le cooperative energetiche possono beneficiare dei fondi REPowerEU per progetti di autoconsumo e reti intelligenti, con priorità a quelle in aree rurali.
Detrazioni fotovoltaico: requisiti tecnici e documentazione per accedervi
Per accedere alle detrazioni fiscali previste per l’installazione di impianti fotovoltaici, in particolare al Bonus Ristrutturazioni 2025, è fondamentale rispettare determinati requisiti tecnici e predisporre con attenzione tutta la documentazione necessaria.
Sul piano documentale, è indispensabile conservare:
- le fatture intestate correttamente, con descrizione dettagliata delle opere e dei materiali;
- le dichiarazioni di conformità dell’impianto, redatte da installatori abilitati;
- la scheda tecnica dell’intervento, firmata da un tecnico qualificato, che descriva natura e finalità dell’opera.
I pagamenti devono avvenire tramite bonifico parlante, specificando causale, codice fiscale del beneficiario della detrazione e partita IVA (o codice fiscale) dell’azienda esecutrice. Nel caso in cui la spesa sia sostenuta da più soggetti, tutti i codici fiscali devono essere riportati nel bonifico.
Per gli interventi rientranti nel Bonus Ristrutturazioni non è obbligatoria la comunicazione all’ENEA, salvo che si tratti di opere che comportano un miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio. Tuttavia, anche in questi casi, è buona prassi conservare tutta la documentazione tecnica, oltre a eventuali titoli abilitativi (CILA, SCIA o dichiarazione sostitutiva) che dimostrino la regolarità urbanistica e fiscale dell’opera.

Attenzione alla certificazione FER
Tra i requisiti fondamentali per accedere alle detrazioni fiscali per impianti fotovoltaici, uno degli aspetti spesso sottovalutati riguarda la certificazione FER dell’azienda installatrice.
Dal 2022, la Camera di Commercio ha inserito l’abilitazione FER tra le visure camerali obbligatorie, rendendo così possibile per i clienti verificarne direttamente la presenza consultando i dati ufficiali dell’impresa.
Questo dato è molto importante, perché solo un installatore in possesso della certificazione FER può rilasciare la Dichiarazione di Conformità dell’impianto, il documento tecnico essenziale che attesta la rispondenza dell’opera alle normative vigenti. Senza questa dichiarazione, l’intervento non è formalmente valido ai fini normativi e, di conseguenza, non può accedere alle detrazioni fiscali previste per legge.
Incentivi impianti solari: cosa deve contenere un preventivo fotovoltaico completo
Un preventivo per impianto fotovoltaico deve essere redatto in modo dettagliato, trasparente e tecnicamente preciso. Questo non solo ti tutela in fase di installazione, ma garantisce la piena compatibilità con le normative in materia di agevolazioni.
Ne parliamo anche in questo approfondimento dedicato ai vantaggi del preventivo fotovoltaico.
Autorizzazioni e conformità
Il preventivo dovrà indicare con chiarezza le autorizzazioni edilizie necessarie (CILA, SCIA o dichiarazione sostitutiva) e specificare che l’intervento sarà eseguito in conformità alle normative vigenti. È fondamentale che l’impresa sia in possesso della certificazione FER, requisito imprescindibile per poter rilasciare la Dichiarazione di Conformità e rendere l’impianto fiscalmente detraibile.
Articolazione dei costi
Ogni voce di spesa deve essere ben dettagliata:
- costo dell’impianto fotovoltaico (moduli, inverter, struttura);
- eventuale sistema di accumulo;
- spese di progettazione e installazione;
- pratiche tecniche e autorizzative;
- costo della connessione alla rete elettrica;
- oneri accessori (ad es. bonifico parlante, certificazioni, collaudo).
Con un preventivo dettagliato, puoi identificare voci non necessarie e confrontare facilmente offerte simili.
Qui trovi un altro utile approfondimento sui fattori di costo dell’impianto fotovoltaico.
Modalità di connessione e convenzione energetica
Il preventivo dovrebbe specificare la modalità di connessione alla rete (totale, parziale o impianto stand-alone) e indicare la tipologia di convenzione adottata per la gestione dell’energia prodotta. A seconda dei casi, si potrà optare per:
- scambio sul posto, con valorizzazione dell’energia immessa e prelievi compensabili;
- ritiro dedicato, con vendita diretta dell’energia alla rete tramite il GSE.
Questi elementi influenzano il ritorno economico dell’investimento e devono essere illustrati con chiarezza.
Calcolo del beneficio fiscale
Un punto fondamentale è la stima del prezzo netto post-detrazione. Il preventivo dovrebbe includere il calcolo del risparmio ottenibile grazie alle detrazioni fiscali previste (es. Bonus Ristrutturazioni al 50%) o ad altri incentivi disponibili. Mostrare il costo lordo, la percentuale di detrazione applicabile e il costo netto stimato ti permette di valutare l’effettiva convenienza dell’intervento.
Documentazione ENEA e APE
In caso di detrazione per miglioramento energetico, il preventivo dovrebbe menzionare anche le pratiche obbligatorie, come la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori e, se necessario, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Anche se non sempre richiesto, l’APE è utile per avere una misurazione oggettiva dell’impatto energetico dell’intervento.

Domande frequenti sugli incentivi fotovoltaico
Quali sono i principali incentivi per il fotovoltaico nel 2025?
Nel 2025, i principali incentivi per il fotovoltaico includono il Bonus Ristrutturazioni con detrazione IRPEF (generalmente del 50%), il Superbonus (con aliquote ridotte, ad esempio 65% per condomini), l’IVA agevolata al 10% per l’installazione di impianti destinati all’autoconsumo domestico, il Reddito Energetico Nazionale (per famiglie a basso reddito, specialmente nel Sud Italia), e incentivi specifici per le PMI che investono nell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, continuano ad essere promosse le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e i gruppi di autoconsumo.
Come funziona il Bonus Ristrutturazioni per il fotovoltaico e qual è la percentuale di detrazione?
Il Bonus Ristrutturazioni permette di ottenere una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici su case e condomini. Questa agevolazione ha un limite massimo di spesa detraibile pari a 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione viene recuperata in 10 quote annuali di pari importo direttamente dalla dichiarazione dei redditi. È applicabile sia per abitazioni singole che per condomini, e include spese come acquisto dei materiali, manodopera, progettazione e pratiche burocratiche.
Cos’è il Reddito Energetico e chi può beneficiarne?
Il Reddito Energetico Nazionale è un’agevolazione economica destinata ai nuclei familiari in condizione di disagio economico, con l’obiettivo di consentire la realizzazione di impianti fotovoltaici a uso domestico in assetto di autoconsumo. Questa misura mira a promuovere l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Le risorse economiche sono assegnate con criteri specifici, spesso con priorità per le famiglie residenti in regioni del Sud Italia e con un ISEE al di sotto di determinate soglie (ad esempio, inferiore a 15.000 euro o 30.000 euro con almeno 4 figli a carico). Le domande vengono gestite tramite appositi bandi e portali dedicati, come quello del GSE.