Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più? Guida al risparmio energetico

Indice dell'Articolo

Accendere un elettrodomestico è, in fondo, una cosa semplicissima: si pigia solitamente un pulsante e il gioco è fatto. 

L’operazione è talmente naturale, che raramente, quando mettiamo in funzione un elettrodomestico, ci chiediamo quanto consumi.

Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più

Le dolenti note arrivano nel momento in cui si scopre l’importo della bolletta della luce: di solito basta la cifra indicata a riportare alla mente tutti gli elettrodomestici adoperati, dalla lavatrice al condizionatore, dal forno a microonde all’asciugacapelli, senza dimenticare le numerosissime volte in cui le luci sono rimaste accese in una stanza dove non stava soggiornando nessuno.

Per risparmiare sulle bollette della luce è buona norma informarsi sui consumi energetici degli elettrodomestici, in modo da limitare l’uso di quelli più dispendiosi o almeno sapere come usarli e sceglierli.

Per venirti in soccorso, abbiamo scritto questa semplice guida, che ti permetterà di capire quali sono gli elettrodomestici che consumano di più e come puoi fare per risparmiare davvero sulle tue bollette elettriche.

A lettura ultimata, accendere la lavatrice o l’asciugacapelli non sarà più lo stesso!

Buona lettura.

Perché è importante sapere quali elettrodometici consumano di più?

Non si tratta solo della questione economica, appena menzionata.

Certo, conoscere il consumo di ciascun apparecchio elettrico ti consente di sapere qual è quello dal maggiore impatto sulla tua bolletta elettrica.

In realtà, la questione coinvolge anche l’ambiente.

Parliamo, nello specifico, della cosiddetta “Carbon footprint”, ossia l’impronta di carbonio.

L’immagine dell’impronta è molto interessante, perchè permette di visualizzare i propri comportamenti da consumatori come qualcosa che lascia tracce nell’ambiente: queste tracce possono essere leggere, come orme sulla sabbia, oppure possono essere profonde, come se sulla sabbia ci avesse camminato un elefante.

Le nostre abitudini di consumo e le scelte in merito ai nostri elettrodometisci, non hanno solo impatto sul portafogli, ma anche e soprattutto sull’ambiente: quella traccia che lasciamo nell’ambiente è il nostro contributo diretto all’effetto serra, allo scioglimento dei ghiacchiai, al disequilibrio di alcuni ecosistemi, alla crisi climatica.

Considera che circa il 30% della tua impronta di carbonio deriva dalle tue abitudini domestiche. 

Vuoi sapere quanto Carbonio producono i tuoi elettrodomestici? Trovi una stima generica degli elettrodomestici più utilizzati in questa tabella riassuntiva.

ElettrodomesticoTempo medio di utlizzoImpronta ecologica annua
Forno a microonde 96 volte all’anno a 0,945 kWh per utilizzo (basato su 1,39 kWh a piena potenza e 0,5 kWh per lo scongelamento)39 kg
Asciugatrice48 volte all’anno a 2,50 kWh per ciclo (basato su una capacità di carico media di 4,76 kg di biancheria asciutta) 159 kg
Frigorifero (Classe A)24 ore al giorno a 270 kWh all’anno116 kg
TV 34 pollici6 ore al giorno a 263,8 W269 kg
Lavastoviglieutilizzata a 55°C, 110 volte all’anno a 1,07 kWh per utilizzo51 kg
Piano cottura elettrico 424 utilizzi all’anno a 0,71 kWh per utilizzo 129 kg
Piano cottura a gas424 volte all’anno a 0,9 kWh per utilizzo 71 kg
Forno elettrico135,1 volte all’anno a 1,56 kWh per utilizzo91 kg
Forno a gas135,1 volte all’anno, a 1,52 kWh per utilizzo 38 kg

Ora forse riesci ad avere un’idea più chiara di quanto gli elettrodomestici che abbiamo in casa influiscano sull’ambiente.

Conoscere quali sono gli elettrodomestici che consumano di più ti permette di risparmiare sulla bolletta e di far risparmiare all’ambiente un bel po’ di carbonio.

Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più: una classifica

Stai per scoprire quali sono gli elettrodomestici più energivori!

In questa sezione, provvederemo a fornire una stima del consumo, ragionando sul tempo medio di utilizzo. Naturalmente è una stima generica: adoperala per avere un’idea sui tuoi consumi, ma senza prenderla alla lettera.

Il condizionatore

Come vedremo nella sezione successiva, dove parliamo di etichette e scelta degli elettrodomestici, il consumo di questo apparecchio dipende moltissimo dalla tipologia installata.

Esistono condizionatori di nuova generazione a basso o bassissimo consumo energetico, ma in molte case sono installati modelli più datati, che generano consumi abbastanza elevati: un condizionatore, infatti, in base alla sua classe energetica, può consumare dai 160 ai 430 kWh all’anno.

In merito alle emissioni di anidride carbonica, secondo uno studio del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), un condizionatore classe F in una casa di medie dimensioni può emettere fino a 220 grammi di CO2 all’ora, mentre passando alla classe A le emissioni si aggirano intorno ai 78 grammi di CO2 all’ora (i consumi sono riferiti a una casa di 20-30 mq).

L’asciugacapelli

Anche in questo caso, il consumo energetico dipende dalla potenza dell’apparecchio.

La potenza indica la quantità di energia elettrica assorbita dall’apparecchio in un secondo: maggiore è la potenza, maggiore sarà l’energia consumata.

Un phon può avere una potenza variabile tra gli 800 e i 2.000 watt, anche se i modelli più diffusi si aggirano intorno ai 1.500 watt.

Nei consumi entra in gioco anche il tempo di utilizzo dell’apparecchio: ovviamente più a lungo utilizziamo l’asciugacapelli, maggiore sarà la quantità di energia elettrica consumata. 

Per fare un esempio concreto, un asciugacapelli da 1500 watt che funziona per 10 minuti consumerà circa 0,125 kWh (kilowattora) di energia. Il costo associato a questo consumo dipende dalla tariffa elettrica applicata dal tuo fornitore.

Il Frigo

Quanto consuma il caro vecchio frigorifero?

Questo elettrodomestico, che teniamo acceso 24 ore su 24 per conservare i nostri cibi, ha un consumo variabile, che dipende dalla classe energetica dell’elettrodomestico.

In linea generale, in base alla tipologia, il consumo elettrico entra in un range compresto tra 100 e 240 W, che corrispondono a circa 1-2 kW al giorno.

Il consumo energetico di questo indispensabile elettrodomestico, oltre che dalla sua tecnologia, dipende anche da alcuni piccolo accorgimenti: ad esempio, il tuo frigorifero genererà un maggiore consumo elettrico, se verrà aperto più spesso o se collocato accanto a una fonte di calore.

La Lavatrice

l consumo energetico di una lavatrice è influenzato da numerosi fattori, tra cui la classe energetica, la temperatura dell’acqua, il carico e la durata del ciclo. Una lavatrice di classe A, ad esempio, può consumare meno di 154 kWh all’anno per un carico di 6 kg, mentre una di classe D può superarne i 290 kWh. Il costo annuale, di conseguenza, può variare notevolmente, da meno di 28 euro per una classe A a oltre 62 euro per una classe D.

Anche la temperatura dell’acqua incide significativamente sul consumo: un ciclo a 90°C può raddoppiare il consumo rispetto a uno a 60°C. Anche la durata del ciclo influisce: un ciclo breve a bassa temperatura consumerà meno energia rispetto a un ciclo lungo e intenso. Per ridurre i consumi, è consigliabile scegliere lavatrici di classe energetica elevata, lavare a basse temperature quando possibile, sfruttare il carico massimo e optare per detersivi ecologici. In generale, un ciclo di lavaggio a 40°C di una lavatrice di classe A può consumare tra 0,3 e 0,6 kWh all’ora, mentre un ciclo a 90°C di una lavatrice di classe inferiore può superare i 2 kWh.

Forno elettrico

In questa carrellata, attraverso la quale proviamo a spiegare quali sono gli elettrodomestici che consumano di più, non poteva mancare il nostro caro forno elettrico.
Amico di tante ricette viste sui social e cugino lontano della più modaiola friggitrice ad aria (che vedremo in questo paragrafo), ci semplifica la vita e spesso ci aiuta a preparare in velocità piatti deliziosi.

Ma quanto consuma?

Come tutti gli altri elettrodomestici visti finora, anche quello di un forno elettrico varia in base a diversi fattori, tra cui la sua classe energetica, la temperatura impostata, il tipo di cottura e la durata del ciclo. 

In generale, un forno elettrico consuma una quantità di energia significativa, soprattutto nella fase iniziale di riscaldamento. Un forno di classe energetica A, considerato il più efficiente, consuma in media circa 1 kWh all’ora, mentre i modelli meno efficienti possono superare i 2 kWh. La potenza assorbita, solitamente compresa tra 2000 e 3000 watt, influisce direttamente sul consumo. I forni ventilati, grazie alla circolazione dell’aria, tendono a consumare leggermente meno energia rispetto a quelli statici, in quanto raggiungono più rapidamente la temperatura desiderata e richiedono tempi di cottura più brevi. 

Una cosa a cui forse non si bada, è che il consumo di un forno non è costante durante tutto il ciclo di cottura: la fase di preriscaldamento è quella che richiede più energia, mentre il mantenimento della temperatura ne richiede meno.

E la friggitrice ad aria, menzionata poc’anzi, quanto consuma?

Insomma, cuocere contemporaneamente più pietanze ti permette di risparmiare un bel po’ di energia!

Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più? Guida al risparmio energetico quali sono gli elettrodomestici che consumano di piu 3 fotovoltaico

Una cosa che forse non sai è che la friggitrice ad aria, con un dispendio energetico compreso in media tra 1,4 e 1,6 kWh, consuma più di un forno elettrico!

Tuttavia, questa differenza non vuol dire che la friggitrice sia meno efficiente in senso assoluto. In realtà, grazie alla sua tecnologia che consente una cottura più rapida, può consumare meno energia complessiva per preparare un pasto, soprattutto per piccole porzioni.

Per decidere quale elettrodomestico sia più conveniente tra i due, ha senso riflettere su alcune variabili, come la quantità di cibo da cucinare, la tipologia di preparazione e la frequenza d’uso. Il forno tradizionale è ideale per grandi quantità di cibo o per cucinare più pietanze contemporaneamente, mentre la friggitrice ad aria è perfetta per porzioni più piccole e per una cottura rapida.

Una piccola nota a margine, riguarda il tempo di preriscaldamento, solitamente più breve per la friggitrice.

La lavastoviglie

Il consumo energetico di una lavastoviglie varia significativamente in base a diversi fattori, tra cui la classe energetica, il programma di lavaggio selezionato, la temperatura dell’acqua, la durezza dell’acqua e la quantità di stoviglie inserite.

Le lavastoviglie di classe energetica più alta, come la classe A, sono le più efficienti e consumano meno energia rispetto ai modelli di classe inferiore. Il consumo di energia dipende dalla durata del ciclo e dalla potenza utilizzata: mediamente un ciclo di lavaggio standard può consumare da meno di 1 kWh per le lavastoviglie più efficienti fino a oltre 2,5 kWh per i modelli meno performanti.

Il computer

Ti sarà senz’altro capitato di lasciare il computer acceso per tutta la giornata o addirittura la notte, magari lasciandolo in standby.

Ma ti sei mai chiesto quanto consuma?

Il consumo energetico di un computer, sia esso fisso o portatile, dipende da diversi fattori, tra cui la sua configurazione hardware, l’utilizzo che ne facciamo e la modalità di funzionamento. Quando un computer è acceso e in uso, il consumo può variare notevolmente a seconda delle attività svolte: la navigazione internet, la riproduzione di video o l’utilizzo di software pesanti richiedono una maggiore quantità di energia rispetto alla semplice scrittura di un documento. Anche quando il computer è in standby, cioè apparentemente spento ma ancora collegato alla rete elettrica, continua a consumare una piccola quantità di energia per mantenere alcune funzioni attive, come l’orologio interno o la connessione di rete.

In media, un computer fisso può consumare tra 65 e 250 watt all’ora mentre è in uso, mentre un portatile ne consuma tra 20 e 50 watt. Questi valori possono variare significativamente in base alla configurazione hardware, all’età del dispositivo e alle attività svolte. Il consumo in modalità standby è generalmente molto più basso, oscillando tra 1,5 e 5,5 watt all’ora per un computer fisso e tra 3 e 5 watt per un portatile.

Tuttavia, anche questi piccoli consumi, se prolungati nel tempo, possono incidere sulla bolletta elettrica. Considerando un utilizzo medio di 8 ore al giorno e 16 ore in standby, un computer fisso può consumare tra 8 e 32 kWh all’anno, mentre un portatile ne consuma tra 17 e 32 kWh.

Breve guida alla scelta degli elettrodomestici a basso consumo

Abbiamo appena visto i consumi energetici degli elettrodomestici più utilizzando e abbiamo più volte sottolineato che il consumo dipende sempre dalla classe energetica dell’apparecchio.

Per questo, è molto importante scegliere accuratamente i propri elettrodomestici al momento dell’acquisto, valutando la classe energetica, la tecnolocia e le funzionalità.

Per aiutarti, in questa sezione faremo chiarezza sulle classi energetiche e ti forniremo qualche consiglio utile per orientare al meglio le tue scelte in fatto di elettrodomestici. 

L’etichetta energetica: come interpretarla e come scegliere gli elettrodomestici che consumano meno

La nuova etichetta energetica, introdotta dall’Unione Europea nel 2021, rappresenta lo strumento fondamentale per aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli e a risparmiare energia. 

A differenza della precedente etichettatura, che utilizzava una scala con molteplici sottoclassi, la nuova solione adotta una scala più semplice da A a G, dove A indica la massima efficienza energetica e G la minima. 

Oltre alla classe energetica, l’etichetta fornisce informazioni dettagliate sul consumo energetico, sul consumo d’acqua, sulla durata dei cicli e sulle emissioni sonore di un elettrodomestico. Un elemento di grande novità è il codice QR, che permette di accedere a una banca dati europea contenente informazioni aggiuntive sul prodotto. 

Per interpretare correttamente l’etichetta energetica, è importante confrontare i prodotti della stessa categoria e prestare attenzione non solo alla classe energetica, ma anche ai consumi specifici e alle altre caratteristiche tecniche. 

Ad esempio, per una lavatrice, è utile confrontare il consumo energetico del programma eco, che simula un lavaggio a 40°C o 60°C con un carico standard. 

Nota: la nuova scala energetica è stata ricalibrata per riflettere i progressi tecnologici e che una classe A attuale corrisponde a una classe di efficienza energetica molto più elevata rispetto al passato

Le tecnologie che vengono in aiuto per ridurre ulteriormente i consumi energetici

Esistono tantissime nuove tecnologie che, oltre a semplificare la vita, ci aiutano concretamente a tenere i consumi sotto controllo.

Ad esempio, in commercio puoi trovare lavatrici con sensori che permettono di pesare la biancheria e rilevare l’intensità di sporco, per scegliere il programma più idoneo e non sprecare inutilmente energia. 

Esistono, ancora, tecnologie che permettono di rendere i frigoriferi ancora più isolanti, al fine di prevenire gli sbalzi di temperatura che hanno impatto sia sui consumi energetici, che sulla conservazione degli alimenti.

Anche il classico forno elettrico può raggiungere efficienza energetica maggiore, attraverso nuove tecnologie: ad esempio, alcuni forni di ultima generazione permettono di riscaldare solo una parte del forno, quando magari utilizzi solo uno dei suoi ripiani, al fine di permettere un riscaldamento più veloce ed efficiente.

Insomma, il segreto, quando scegli il tuo elettrodomestico, è quello di valutarne attentamente le caratteristiche, comprendendo appieno quanto la tecnologia impiegata potrà permetterti di risparmiare.

Probabilmente acquisterai un elettrodomestico ad un costo più alto, compensato successivamente da un risparmio energetico, che alleggerirà la tua bolletta e l’ambiente dalle emissioni inquinanti.

Pertanto, presta sempre attenzione e acquista con consapevolezza!

Qualche consiglio per risparmiare elettricità in casa

Se hai letto fin qui, avrai intuito che il risparmio energetico è una questione che non riguarda solo l’elettrodomestico adoperato, ma le abitudini di consumo nel loro complesso.

Per questo, ti lasciamo di seguito alcuni consigli che si riveleranno utili nella tua economia domestica: si tratta di gesti quotidiani apparentemente piccoli, ma capaci di fare la differenza sia per il portafogli, che per l’ambiente. 

Asciugatrice, lavatrice, lavastoviglie: usali sempre a pieno carico

Forse sembra il consiglio della nonna o della mamma, ma sempre meglio abbondare!

Abbiamo visto quali sono gli elettrodomestici che consumano di più: tra questi, vi sono indubbiamente lavatrice, lavastoviglie e asciugatrice.

L’ideale sarebbe quello di utilizzarli a pieno carico, cercando di utilizzare sempre i programmi più adatti alla tipologia di sporco da trattare.

Come sai, il consumo della lavatrice è strettamente correlato anche alla temperatura e alla lunghezza del ciclo di lavaggio: impara a conoscere le temperature giuste, per evitare inutili sprechi, sia di acqua, che di elettricità.

Lavatrice, lavastoviglie e asciugatrice di recente produzione sono tutte dotate di programmi Eco: non snobbarli pensando si tratti di modalità di lavaggio meno efficaci.

In realtà, si tratta di programmi appositamente ideati per fornire la miglior perfomance di lavaggio/asciugatura consentendo il minor dispendio di risorse enegetiche!

Forno: usalo con organizzazione

Chi ama cucinare probabilmente sa che utilzzare spesso il forno genera un costo in bolletta notevole.

Un accorgimento che puoi adoperare è quello di preparare più pietanze contemporaneamente, in modo da ottimizzare il consumo energetico. 

Un altro trucchetto? Spegni il forno qualche minuto prima del previsto: il calore interno continuerà a cuocere le tue pietanze, senza ulteriori consumi di energia.

Anche tagliare il cibo, quando possibile, in pezzi più piccoli consente tempi di cottura più rapidi.

Non essere distratto: luci accese e computer in standby consumano

Succede, lo sappiamo benissimo.

Magari sei a telefono e inizi a camminare avanti e indietro per la stanza. Poi esci da quella stanza e ti ritrovi in un altro angolo della casa, mentre le luci sono rimaste accese.

Lo stesso accade per il computer: a fine giornata di alzi dalla scrivania e lo metti in standby, ripromettendoti di spegnerlo.

Ma puntualmente luci e computer restano accesi, contribuendo ai tuoi costi in bolletta.

Abituati a prestare attenzione: bastano pochi giorni e spegnere le luci uscendo dalla stanza o spegnere il pc dopo averlo utilizzato diventeranno abitudini imprescindibili.

Attenzione al condizionatore

Per ottimizzare i consumi energetici del condizionatore e ridurre i costi in bolletta, è fondamentale adottare alcune semplici accortezze.

Oltre a scegliere un modello con un’elevata classe energetica e a effettuare una regolare manutenzione, è consigliabile utilizzare anche in questo caso la modalità Eco, che permette di regolare la temperatura in modo più graduale e riduce i consumi. 

Mantenere una temperatura costante tra i 24 e i 26 gradi e evitare sbalzi termici frequenti contribuisce a limitare lo sforzo del condizionatore, mente l‘utilizzo di tende oscuranti e di isolanti termici aiuta a ridurre l’ingresso di calore dall’esterno, diminuendo così la necessità di raffrescare l’ambiente.

Passa al fotovoltaico

Se vuoi fare il salto di qualità, riducendo drasticamente i tuoi consumi energetici e l’impatto ambientale, dovresti seriamente prendere in considerazione l’installazione di un impianto fotovoltaico.

Grazie ai pannelli solari, potrai produrre autonomamente l’energia elettrica necessaria per alimentare la tua abitazione, diminuendo drasticamente la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale. 

Questo comporta una riduzione significativa dei costi in bolletta e una diminuzione delle emissioni di gas serra, contribuendo così a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. 

Puoi farti un’idea leggendo questo articolo dove ti spieghiamo quanto produce un impianto fotovoltaico da 3 kW al giorno.

Qui, invece, puoi fare un confronto, con la produzione elettrica di un impianto da 7 kW.

La scelta di passare al fotovotlaico sicuramente prevede dei costi di investimento, che, però, rientreranno nel giro di poco tempo, sotto forma di risparmio in bolletta.

Il tutto alla luce di un’altra importante considerazione: gli impianti fotovoltaici hanno un’elevata durata e richiedono una manutenzione minima, quindi rappresentano un investimento sicuro e affidabile.

Considera anche che, oltre ai benefici economici e ambientali, in tempi di Direttive Case Green, l’installazione di un impianto fotovoltaico rappresenta un investimento per il futuro, valorizzando l’immobile e contribuendo alla transizione verso un modello energetico più sostenibile. 

E se tu volessi fare un passo ancora più lungo verso la tua indipendenza energetica, potresti abbinare l’impianto fotovoltaico a un sistema di accumulo, che ti consentirà dio immagazzinare l’energia prodotta in eccesso e utilizzarla durante le ore notturne o in caso di mancanza di irraggiamento solare. 


Insomma, sicuramente puoi ridurre il tuo impatto ambientale e le tue spese mensili, utilizzando i tuoi elettrodomestici in maniera più attenta e consapevole
, ma ricorda che sei sempre in tempo per fare il passo decisivo e concreto verso un mondo più verde e pulito.

Qual è l’elettrodomestico che consuma di più in casa?

Gli elettrodomestici che consumano di più in casa variano a seconda dell’utilizzo, ma in generale, i maggiori consumatori sono il condizionatore, il forno elettrico, il piano cottura a induzione e la lavatrice.

Come risparmiare sulla bolletta dell’elettricità con gli elettrodomestici?

Per risparmiare sulla bolletta dell’elettricità con gli elettrodomestici, puoi scegliere modelli a elevata efficienza energetica, spegnere completamente gli apparecchi quando non li usi, ottimizzare i cicli di lavaggio e sfruttare le tariffe orarie più vantaggiose.

Quali sono gli elettrodomestici di classe A?

Gli elettrodomestici di classe A sono quelli che consumano meno energia. Per verificare la classe energetica di un elettrodomestico, controlla l’etichetta energetica, dove troverai un’indicazione da A (consumo minimo) a G (consumo massimo).

Autore dell'articolo

Lascia un commento