Quanto incidono i consumi degli elettrodomestici in bolletta?

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Calcolare i consumi degli elettrodomestici sulla bolletta energetica non è un compito facile, poiché il consumo dipende da numerosi fattori. Uno dei principali è la classe energetica dell’apparecchio, poiché è ben noto che più alta è la classe energetica, minore sarà il consumo. Man mano che la classe energetica diminuisce, il consumo può variare dal 55% al 75%, fino al 90% al 100%.

Classe energetica elettrodomestici

Altri fattori che influenzano il consumo includono le modalità di utilizzo degli elettrodomestici, la superficie e la posizione dell’abitazione e il numero di persone che vi abitano.

Scopriamo quali sono gli elettrodomestici più energivori.

Conoscere, anche se solo approssimativamente, il consumo dei nostri dispositivi è fondamentale per il risparmio energetico, poiché questi hanno un impatto significativo sulla bolletta, rappresentando circa il 35% del totale. La cucina è senza dubbio la parte della casa con la maggior concentrazione di elettrodomestici. Vediamo approssimativamente i loro consumi e quali sono:

  • Microonde (0,10 kWh/5 min. – 219 kWh all’anno)
  • Forno (2,3 kWh/ora – 240 kWh all’anno)
  • Frigorifero (60 kWh al mese)
  • Lavastoviglie (0,4 kWh per ciclo)

Anche il salotto, con i dispositivi comuni utilizzati quotidianamente, ha un impatto significativo sulla bolletta:

  • TV (0,14 kWh/ora – 153 kWh all’anno)
  • PC desktop (0,04 – 0,10 kWh l’ora)
  • Console di gioco come la PlayStation 5 o altre (190 kWh all’anno)

Passando ai dispositivi utilizzati quasi tutti i giorni, incluso il condizionatore d’aria per chi ha un sistema caldo-freddo:

  • Condizionatore d’aria (490 kWh all’anno)
  • Phon (1,5 kWh/ora – 250 kWh all’anno)
  • Asciugatrice di classe A (1,5 – 3 kWh)
  • Lavatrice (1,1 kWh l’ora)
  • Aspirapolvere (1,5 kWh l’ora)
Consumi elettrodomestici
Photo Credit: Alex Qian

Alternative per i nostri consumi e per l’ambiente

I condizionatori d’aria, così come qualsiasi impianto di climatizzazione, hanno un consumo considerevole se utilizzati per tutto il giorno. Un investimento vantaggioso è rappresentato dall’installazione di un impianto fotovoltaico, che offre numerosi benefici, tra cui un notevole risparmio sulla bolletta e la riduzione delle emissioni inquinanti.

Il fotovoltaico sfrutta la luce solare per produrre energia elettrica pulita e rinnovabile.

Vantaggi ecologici del fotovoltaico

I vantaggi ecologici del fotovoltaico sono significativi:

  1. Risparmio in bolletta: L’energia autoprodotta dal sistema fotovoltaico riduce la dipendenza dalla rete elettrica, portando a un risparmio sui costi dell’energia.
  2. Energia rinnovabile: Il fotovoltaico sfrutta una fonte di energia rinnovabile, il sole, contribuendo alla riduzione delle fonti fossili e delle emissioni di gas a effetto serra.
  3. Impatto ambientale: La produzione di energia solare non produce emissioni nocive, aiutando a preservare la qualità dell’aria e a mitigare il cambiamento climatico.
  4. Usura ridotta: Gli impianti fotovoltaici richiedono poca manutenzione nel corso della loro vita utile, riducendo l’impatto ambientale rispetto ad altre forme di generazione di energia.
  5. Indipendenza energetica: La produzione di energia solare sul tetto di un’abitazione o di un edificio commerciale offre l’opportunità di diventare autosufficienti dal punto di vista energetico.
  6. Aumento del valore dell’immobile: Un impianto fotovoltaico installato correttamente può aumentare il valore di una proprietà, rendendola più appetibile sul mercato immobiliare.
  7. Costi di manutenzione ridotti: I sistemi fotovoltaici richiedono una manutenzione minima nel corso della loro vita utile, riducendo i costi associati.
  8. Incentivi fiscali sul fotovoltaico: Molti governi offrono incentivi finanziari e fiscali per promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici, rendendo l’investimento ancora più conveniente.

Sebbene l’installazione di un impianto fotovoltaico possa richiedere un costo iniziale, oggi è possibile ammortizzarlo grazie agli incentivi fiscali governativi e alle soluzioni di finanziamento disponibili. Inoltre, nel medio-lungo periodo, si possono ottenere significativi risparmi sulla bolletta energetica.

Quale elettrodomestico consuma di più in casa?

Quando si tratta di consumo energetico domestico, è importante conoscere quali elettrodomestici contribuiscono maggiormente alla bolletta elettrica. Ecco una classifica degli elettrodomestici più energivori che si trovano comunemente in casa.

In cima alla lista troviamo l’aria condizionata, un apparecchio che richiede una notevole quantità di energia, soprattutto se utilizzato per lunghe ore durante le stagioni più calde. Segue il forno, che consuma energia per riscaldare gli alimenti e mantenere una temperatura costante. Anche il frigorifero, essendo sempre in funzione, rappresenta una fonte significativa di consumo energetico.

Tra gli elettrodomestici da cucina, la lavastoviglie può richiedere una quantità considerevole di energia, soprattutto nelle fasi di risciacquo e asciugatura. Anche la lavatrice, se utilizzata frequentemente, può contribuire in modo significativo al consumo energetico complessivo.

Nel salotto, la televisione è un elettrodomestico che viene spesso utilizzato per molte ore al giorno e può consumare una quantità considerevole di energia, specialmente se è un modello di dimensioni maggiori. Allo stesso modo, i dispositivi come i PC desktop e le console di gioco possono contribuire in modo significativo al consumo energetico.

È importante tenere conto di questi fattori quando si sceglie quali elettrodomestici acquistare per la propria casa. Optare per apparecchi con una classe energetica più alta e prestazioni efficienti può aiutare a ridurre il consumo energetico complessivo e a risparmiare sulla bolletta. Inoltre, l’utilizzo di soluzioni energetiche sostenibili, come l’energia solare, può contribuire ulteriormente alla riduzione dell’impatto ambientale dei nostri consumi energetici domestici.

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