Dimensionamento accumulo fotovoltaico: la guida completa per ottimizzare l’autoconsumo

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Se vuoi massimizzare la tua indipendenza energetica, ottenendo il massimo del risparmio economico dal tuo impianto, un accumulo fotovoltaico è senza dubbio un investimento intelligente.

Tuttavia, sappiamo bene che molti consumatori, di fronte all’eventualità di un acquisto futuro, si trovino in difficoltà nella scelta della soluzione giusta.

Calcolo accumulo fotovoltaico

In effetti, il dimensionamento dell’accumulo fotovoltaico è un aspetto delicato, da cui dipende l’efficacia dell’investimento: dimensionare correttamente l’accumulo fotovoltaico è fondamentale per ottenere il massimo rendimento dall’impianto e sfruttare appieno i suoi benefici.

Infatti, un accumulo troppo piccolo potrebbe non essere sufficiente a coprire il fabbisogno energetico notturno, mentre uno troppo grande potrebbe essere un investimento eccessivo e non necessario.

In questa guida al dimensionamento accumulo fotovoltaico, abbiamo raccolto tutte le informazioni utili per la tua missione: se hai il tempo e la pazienza di leggere i paragrafi che seguono, scopriremo insieme tutti i fattori chiave da considerare nella scelta della batteria di accumulo perfetta per le tue esigenze!

Perché il corretto dimensionamento dell’accumulo fotovoltaico è importante

Come si fa nei libri di scienze o nei video dei bravi divulgatori, partiamo proprio dal “Perché”!

Fare le opportune valutazioni e stabilire quanto dovrà essere “grande” il nostro sistema di accumulo è molto importante, perché ti consente, innanzitutto, di Aumentare l’autoconsumo.

Come sai, l’energia accumulata nelle batterie può essere utilizzata anche nelle ore serali o notturne, quando la produzione di energia solare è nulla, incrementando la percentuale di energia autoprodotta e riducendo la dipendenza dalla rete elettrica. 

In altre parole, non attingi più dalla rete e sei più indipendente. Questo ha due conseguenze principali, che hanno enorme impatto sia sull’ambiente, che sul tuo portafogli: 

  • Riduci la bolletta elettrica: diminuendo il prelievo dalla rete elettrica, consumi meno elettricità, riduecendo il costo delle bollette elettriche. Hai notato che l’importo mensile è aumentato? L’elettricità costa di più rispetto al passato.
  • Inquini ancora meno: utilizzando maggiormente l’energia solare autoprodotta, riduci il consumo di energia proveniente da fonti fossili, diminuendo ulteriormente l’impatto ambientale e contribuendo alla lotta ai cambiamenti climatici.

Insomma, se il tuo dubbio riguarda il peso dell’investimento, hai una prima certezza: i soldi che spendi per un sistema di accumulo, rientrano sotto forma di risparmio economico e ambientale.

Affinchè questo avvenga realmente, però, è opportuno dimensionare correttamente l’accumulo fotovoltaico, come vedremo meglio nei prossimi paragrafi.

Calcolo accumulo fotovoltaico: quali fattori considerare

Un fattore fondamentale da considerare, ai fini del corretto dimensionamento dell’accumulo fotovoltaico è il fabbisogno energetico.

In altre parole, è necessario conoscere di quanta energia hai bisogno negli orari serali e notturni, cioè nei momenti della giornata in cui il tuo impianto fotovoltaico non produce energia, poiché non c’è sole.

Come fare a conoscere il tuo fabbisogno energetico?

Dimensionare correttamente l’accumulo fotovoltaico: il metodo basato sul fabbisogno energetico

Soffermati un attimo a riflettere su quali sono gli elettrodomestici che adoperi maggiormente nelle ore serali e notturne.

Una volta che hai la tua lista di elettrodomestici, calcola il tempo medio di utilizzo per ciascuno di essi.

Successivamente calcola il quantitativo di watt consumati, moltiplicando il consumo orario di ciascun elettrodomestico per il tempo effettivo di utilizzo. 

Questa modalità di calcolo è molto utile se non possiedi ancora un impianto fotovoltaico e vuoi iniziare a farti un’idea, oppure se possiedi un impianto fotovoltaico a isola, cioè sconnesso dalla rete.

Calcola il dimensionamento dell’accumulo fotovoltaico di un impianto connesso alla rete: il metodo basato sulla produzione fotovoltaica

Per il calcolo del dimensionamento delle batterie di un impianto fotovoltaico connesso alla rete, puoi utilizzare i dati di consumo energetico presenti sulla bolletta elettrica.

La bolletta riporta un riepilogo dei consumi annui suddivisi per fasce orarie:

  • F1 (giorno feriale): dalle 8:00 alle 19:00 – in questa fascia, la produzione diretta di energia fotovoltaica dovrebbe coprire il fabbisogno.
  • F2 (giorno feriale e festivo): dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00.
  • F3 (notte e festivi): dalle 23:00 alle 7:00.

Per sfruttare al meglio l’accumulo, devi considerare le fasce F2 e F3, ovvero i periodi in cui l’impianto non produce energia.

Ma non finisce qui, perché a questo punto i valori delle due fasce orari vanno sommati e messi a confronto con l’energia che immetti in rete, secondo questo schema:

  • Se l’energia che immetti in rete è più dell’80% dell’energia che consumi, puoi calcolare il dimensionamento del tuo accumulo sommando F2 e F3, moltiplicando il risultato per 0,8 e dividendo per 365.
  • Se l’energia immessa in rete è tra il 50% e l’80% della somma di F2 e F3, la  Capacità batteria (kWh netti) sarà ottenuta da questa semplice formula:

Energia immessa in rete (kWh) / 365

  • Se l’energia immessa in rete è inferiore al 50% della somma di F2 e F3, probabilmente non è conveniente per te optare per un sistema di accumulo, poiché il tuo impianto non è sufficientemente grande e non ti permette di stoccare un quantitativo di energia sufficiente a giustificare e rendere convenieniente l’acquisto di un sistema di accumulo.

Calcolo accumulo fotovoltaico: il metodo basato sull’utilizzo di sistemi di monitoraggio o sofware di simulazione

Per conoscere con maggiore esattezza la grandezza del tuo sistema di accumulo, può essere utile adoperare dei sistemi di monitoraggio, che consentono di valutare con estrema precisione il funzionamento del tuo impianto fotovoltaico di mese in mese, adoperando dati precisi e contestualizzati, che forniscono i parametri i fondamentali, come ad esempio il rendimento dei singoli pannelli, l’energia prodotta, l’energia adoperata e quella immessa in rete. 

Si tratta di sofware che, attraverso grafici e infografiche chiare e leggibili, consentono di avere effettiva contezza dell’andamento della produttività annuale dell’impianto fotovoltaico, permettendo di effettuare calcoli più precisi ai fini di un corretto dimensionamento dell’accumulo fotovoltaico.

Profondità di scarica, tempo di ricarica e cicli di vita: fattori chiave per il dimensionamento batterie fotovoltaiche

Oltre alla capacità, per il corretto dimensionamento delle batterie fotovoltaiche è fondamentale considerare altri tre parametri chiave: profondità di scarica, tempo di ricarica e cicli di vita, che  influenzano direttamente le prestazioni e la durata nel tempo dell’accumulo, determinando l’efficienza complessiva dell’impianto.

Profondità di scarica (DoD)

Indica la percentuale di capacità della batteria che può essere utilizzata prima di doverla ricaricare. Una DoD elevata permette di sfruttare al massimo l’accumulo, ma può ridurre la sua durata. In generale, si consiglia di mantenere una DoD tra il 20% e l’80% per ottimizzare il bilanciamento tra prestazioni e durata.

Tempo di ricarica

Indica il tempo necessario per ricaricare completamente la batteria. Un tempo di ricarica breve è preferibile per garantire una risposta rapida alle fluttuazioni di domanda e offerta di energia. Tuttavia, tempi di ricarica rapidi possono stressare la batteria e ridurne la vita utile. È importante scegliere una batteria con un tempo di ricarica compatibile con il profilo di consumo energetico dell’abitazione.

Cicli di vita

Indica il numero di volte in cui la batteria può essere completamente scaricata e ricaricata prima di perdere una significativa capacità di accumulo. Un maggior numero di cicli di vita garantisce una durata più lunga dell’accumulo. La scelta della batteria deve quindi tenere conto della frequenza di utilizzo e della profondità di scarica prevista.

Quale batteria di accumulo fotovoltaico scegliere

Dimensionamento accumulo fotovoltaico: la guida completa per ottimizzare l'autoconsumo dimensionamento accumulo fotovoltaico 3 1 fotovoltaico

La scelta della batteria per l’accumulo fotovoltaico è fondamentale per l’efficienza e la durata dell’impianto. In commercio esistono diverse tipologie di batterie di accumulo, con caratteristiche e prestazioni differenti, ciascuna con i suoi punti di forza e di debolezza.

Di seguito trovi una panoramica semplice ed esaustiva sui diversi sistemi di accumulo disponibili

Batterie al litio

Offrono una capacità di stoccaggio elevata, cioè possono accumulare una grande quantità di energia. Sono infatti la soluzione ideale per sistemi fotovoltaici di medie e grandi dimensioni.

Hanno una durata notevole, talvolta garantita fino a 15 anni, cosa che rappresenta un vantaggio in termini di investimento a lungo termine.

Inoltre, superano il 90% di efficienza, minimizzando le perdite di energia durante la carica e la scarica, sono più legggere e maneggevoli, facilitando l’installazione e riducendo il carico strutturale. Consentono di accumulare energia in tempi brevi, sfruttando al meglio la produzione fotovoltaica.

Un’ultima caratteristica importante è quella di non perdere capacità se non sono completamente scaricate, mantenendo prestazioni costanti nel tempo.

Purtroppo, però, hanno un costo elevato: sono infatti le batterie più costose sul mercato.

Batterie al gel

In questo caso, ci troviamo di fronte a una soluzione più economica rispetto alla precedente, che tuttavia garantisce comunque delle buone prestazioni.

Hanno una buona resistenza alle alte temperature, mentenendo una buona efficienza anche in condizioni di temperature elevate.

Hanno una durata inferiore rispetto alle batterie al litio, con una resistenza di circa circa 8 anni, che si configura come un valore intermedio rispetto ad altre tecnologie.

Se ti occorre una batteria che sia in grado di stoccare grandi quantità di energia, le batterie al gel non sono le più adatte, in quanto hanno anche tempi di ricarica completi molto più lunghi rispetto alle batterie al litio. 

Batterie stazionarie

Si tratta della soluzione più economica tra quelle presentate, con un investimento iniziale minimo. Garantiscono robustezza e si rivelano adatte a impianti di grandi dimensioni. Tuttavia, tra gli svantaggi di queste batterie, bisogna considerare la bassa capacità di stoccaggio rispetto alle batterie al litio e al gel.

Anche la tecnologia è meno efficiente, garantendo un’efficienza energetica intorno all’80%, con una maggiore dispersione di energia.

Possono risultare pesanti e ingombranti, soprattutto per sistemi di grandi dimensioni e necessitano di controlli e interventi di manutenzione per garantire il corretto funzionamento.

Batterie al piombo-acido

Anche qui ci troviamo di fronte a una soluzione che garantisce un investimento meno impegnativo, a fronte di una tecnologia comunque ben consolidata e ampiamente disponibile sul mercato.

Questo garantisce un altro vantaggio fondamentale: la facile reperibilità di componenti e ricambi.

Il costo inferiore è, tuttavia, compensato da una bassa capacità di stoccaggio e da una durata molto inferiore rispetto ad altre batterie (la durata media è di circa 4 anni) L’efficienza si aggira intorno al 60%, con una significativa dispersione di energia.

Batterie AGM (Absorbed Glass Mat)

Le batterie AGM sono una valida alternativa economica alle batterie al litio, pur con prestazioni inferiori, offrendo una tecnologia più sicura rispetto alle batterie al piombo-acido aperte, garantendo un minor rischio di fuoriuscita di acido grazie alla tecnologia AGM che mantiene l’elettrolita assorbito in fibre di vetro.

Tra gli svantaggli troviamo una minore capacità di stoccaggio rispetto alle batterie al litio, un tempo di ricarica più lungo.

Batterie al Nichel

Queste batterie, pur avendo un costo elevato, come quelle al litio, garantiscono l’accumulo di una grande quantità di energia, una lunga durata (fino a 20 anni), una buona resistenza alle alte e basse temperature.

Inoltre, un altro grande vantaggio è il minor impatto ambientale, rispetto ad altre tecnologie. 

Una cosa da tenere in considerazione è che si tratta di una tecnologia relativamente nuova: probabilmente la tecnologia nel giro di pochi anni le renderà ancora più efficienti, abbassando i costi di produzione, che rappresenta il loro tallone di Achille e ne riduce la diffusione.

3 Consigli finali per scegliere l’accumulo fotovoltaico più adatto alle tue esigenze e dimensionarlo correttamente

Prima di salutarti, ci sta a cuore lasciarti 3 consigli finali, per aiutarti nel dimensionamento dell’accumulo fotovoltaico e per essere sicuro che tu possa fare una scelta davvero ponderata e consapevole, con l’obiettivo di rendere davvero sensato e strategico il tuo investimento.

Valuta accuratamente il fabbisogno energetico e mettilo in relazione al tuo budget disponibile 

Come abbiamo visto, è fondamentale stabilire il fabbisogno energetico per conoscere il corretto dimensionamento del tuo sistema di accumulo.

Ti abbiamo anche mostrato le diverse opzioni di batterie disponibili, cercando di metterne in luce pregi e difetti.

Come hai visto, le soluzioni si adattano a tante esigenze differenti: è importante che tu conosca bene il tuo fabbisogno energetico, ma anche che tu abbia chiaro in mente il budget da dedicare al sistema di accumulo.

Considera che una batteria al litio ha un prezzo che oscilla mediamente tra i 400 e i 600 euro per kWh: in altre parole, una batteria da 10 kWh si aggira mediamente intorno ai 6.000 euro. 

In ogni caso, considera che tutto va messo in relazione alla potenza del tuo impianto, al surplus energetico che produci, alle abitudini di consumo, al tipo di impianto di cui disponi (connesso parzialmente o completamente alla rete o off-grid).

La soluzione migliore è sempre affidarsi a un consulente esperto, in grado di valutare la specifità della tua soluzione, fornendoti la soluzione più adatta alle tue esigenze e consigliando il corretto dimensionamento della batteria, al fine di evitare che l’investimento sia inutile o eccessivo, rispetto ai tuoi bisogni.

Richiedi preventivi diversi e confrontali 

Il classico consiglio della nonna: prima di scegliere, confronta più soluzioni diverse.

Dopo aver letto questa guida, hai le nozioni fondamentali per valutare con accuratezza la soluzione proposta e per fare le opportune domande a chi ti fornirà il preventivo per un impianto fotovoltaico.

Ricorda: nel dubbio, domanda. E se le domande non ti soddisfano, affina le tue ricerche. 

Non affidarti mai senza aver chiaro tutto quello che stai pagando e senza che siano completamente esplicitati i perché una soluzione sia da preferire a un’altra.

Accumulo fotovoltaico non significa necessariamente “convenienza”

“Convenienza” vuol dire che l’investimento che facciamo per un determinato bene ci tornerà indietro sotto forma di risparmio o guadagno economico o sotto forma di altro vantaggio.


Un vantaggio, ad esempio, potrebbe essere la comodità che otteniamo dall’acquisto di un bene.

Ad esempio, il classico condizionatore che adoperi d’estate per rinfrescare gli ambienti, non ti porta un vantaggio economico, ma ti porta un vantaggio in termini di benessere.

Nel caso di un sistema di accumulo, considera che non necessariamente otterrai convenienza in senso stretto, poiché potresti investire una cifra relativamente importante (fino a 10.000 euro), per un bene che può produrre un risparmio compreso tra i 300 e i 500 euro l’anno e che ti consentirebbe un ritorno dell’investimento quasi nullo, paragonato alla vita utile del bene acquistato (mediamente 10-15 anni).

Se parliamo in termini di convenienza in senso stretto, il sistema di accumulo più conveniente in assoluto è sicuramente lo Scambio sul posto, poiché in questo caso è la rete a comportarsi da sistema di accumulo virtuale, restituendoti un credito in bolletta proporzionato all’energia immessa in rete e senza investimento iniziale.

Tuttavia, un sistema di accumulo correttamente dimensionato produce un risparmio economico mensile, aumenta la tua indipendenza energetica, ti rende immune a eventuali blackout o guasti della rete e rende la tua scelta ancora più sostenibile per l’ambiente, poiché riduce ulteriormente il ricorso a energie prodotte da fonti non rinnovabili.

Insomma, quello che stiamo dicendo è che un sistema di accumulo è la soluzione perfetta per te se il tuo concetto di conveniente include, oltre al risparmio in bolletta, tutte le altre variabili che abbiamo appena elencato: se lo consideri un investimento in cui credi davvero, per rendere la tua abitazione più autonoma dalla rete elettrica e l’investimento nel tuo impianto ancora più sostenibile per l’ambiente, allora sicuramente è la scelta giusta per te.

Perché ti diciamo questo?

Perché si dice in modo semplicistico che un sistema di accumulo garantisca un risparmio economico e che sia la soluzione più conveniente.

La realtà è un po’ più articolata di così.

Noi crediamo che un sistema di accumulo sia conveniente quando chi ci legge è correttamente informato rispetto a ciò che sta acquistando. 

Convenienza” è innanzitutto sapere bene le cose.

Noi speriamo di aver contribuito in modo concreto alla tua convenienza con questa guida.

Quanto costa un accumulo fotovoltaico?

Il costo di un accumulo fotovoltaico varia in base a diversi fattori, tra cui la capacità di stoccaggio (in kWh), la tecnologia delle batterie (litio, piombo acido, ecc.), la marca del produttore e la garanzia. In generale, il prezzo per un accumulo fotovoltaico domestico da 5 kWh si aggira intorno ai 2.000-3.000 euro.

Come dimensionare un accumulo fotovoltaico?

Il dimensionamento di un accumulo fotovoltaico dipende da diversi fattori, tra cui il consumo energetico dell’abitazione, la produzione dell’impianto fotovoltaico, le abitudini di consumo e gli obiettivi di autoconsumo. Esistono diversi metodi per dimensionare un accumulo fotovoltaico, che possono essere eseguiti autonomamente tramite tool online o con l’ausilio di un installatore professionista.

Quali sono i vantaggi di un accumulo fotovoltaico?

Aumento dell’autoconsumo: permette di utilizzare l’energia solare prodotta anche durante le ore notturne o quando l’impianto fotovoltaico non è in produzione.
Riduzione delle bollette elettriche: consente di ridurre la dipendenza dalla rete elettrica e di risparmiare sui costi dell’energia.
Maggiore indipendenza energetica: aumenta l’autosufficienza energetica dell’abitazione e riduce l’impatto ambientale.

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