Fotovoltaico Off Grid: senza allaccio Enel e GSE

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Quando si parla di fotovoltaico con accumulo senza allaccio Enel, si fa riferimento a quelle soluzioni di fotovoltaico comunemente chiamate “Off Grid” o “A isola”.

Si tratta di impianti fotovoltaici che, a differenza di quelli tradizionali, sono completamente disconnessi dalla rete elettrica.

Ma perché disconnettersi? E’ legale farlo? E quando conviene installare un impianto fotovoltaico Off Grid?

Fotovoltaico senza enel

Nei paragrafi che leggerai faremo chiarezza su tutti questi aspetti, con l’obiettivo di aiutarti a capire se un impianto fotovoltaico senza allaccio alla rete elettrica può essere la soluzione giusta per te.

Perché dovresti installare un impianto fotovoltaico senza Enel?

In un impianto On Grid, cioè connesso alla rete elettrica, l’energia solare prodotta viene utilizzata, in un primo momento, per soddisfare le richieste energetiche dell’abitazione, mentre quella non utilizzata viene ceduta alla rete elettrica o conservata in batterie di accumulo.

In entrambi i casi, quando occore elettricità in assenza di luce solare, l’abitazione ha sempre a disposizione il quantitativo di energia necessario per soddisfare le proprie utenze domestiche.

Trattandosi di impianti collegati alla rete, non è necessario disporre di batterie di accumulo, poiché, in caso di necessità, si può fare affidamento sull’energia della rete elettrica nazionale.

Al contrario, se si opta per il fotovoltaico Off Grid, è necessario che l’impianto sia in grado di soddisfare pienamente le esigenze dell’abitazione, producendo in autonomia tutta l’energia di cui si ha bisogno.

Ma quando si rivela utile o vantaggioso optare per un impianto fotovoltaico con accumulo senza allaccio Enel? 

Un impianto Off Grid, detto anche “a isola”, rappresenta la soluzione ideale in tutte quelle situazioni in cui connettersi alla rete elettrica risulterebbe dispendioso: è il caso di abitazioni situate in luoghi remoti, lontano dalla città, come baite di montagna o case di campagna, oppure nel caso di imbarcazioni o camper e in tutte quelle situazioni in cui le esigenze energetiche richiedano potenze basse. 

Fotovoltaico senza contatore Enel: è legale?

Un impianto fotovoltaico Off Grid è legale. 

Tutte le questioni relative agli aspetti legali e burocratici sono chiarite dalla norma CEI EN 62124, secondo la quale non è obbligatorio che gli impianti fotovoltaici siano connessi alla rete, nè risulta necessario richiedere alcun tipo di autorizzazione. 

Va precisato che con una potenza nominale superiore a 20 kWp è obbligatoria la presentazione di una denuncia di officina elettrica presso l’Ufficio Tecnico delle Imposte di Fabbricazione dell’Agenzia delle Dogane.

Tuttavia, è sempre importantissimo rispettare gli standard di sicurezza, attraverso l’impiego di componenti certificati e verificare la presenza di norme particolari o vincoli paesaggistici regionali o locali.

Impianto fotovoltaico senza allaccio alla rete

Vantaggi e Svantaggi di un impianto fotovoltaico con accumulo senza allaccio Enel

Zero bollette e indipendenza totale: i pro della disconnessione totale

Uno dei principali vantaggi di un impianto fotovoltaico Off Grid è senza dubbio il risparmio nel medio lungo periodo: dal momento che non è collegato alla Rete Elettrica Nazionale, l’abitazione non è soggetta al pagamento di tariffe fisse mensili per gli oneri di sistema, normalmente previste e obbligatorie per gli impianti On Grid.

L’indipendenza dalla rete garantisce, inoltre, la possibilità di avere elettricità anche in caso di interruzione della corrente, dovuta a black out, guasti o calamità naturali.

Ne parliamo anche in questa guida dedicata agli impianti fotovoltaico con accumulo!

Nota: l'inverter di un impianto collegato alla rete, proprio perché immette corrente elettrica in rete, in caso di guasti alla rete elettrica, viene automaticamente scollegato, per garantire sicurezza agli operatori. 

Anche l’Off Grid può beneficiare di incentivi statali

Anche se installi un impianto Off Grid puoi beneficiare del Bonus Ristrutturazione, che ti concede la detrazione del 50% sulle spese sostenute.

L’agevolazione è prevista dall’articolo 16-bis del TUIR e si applica a tutti i beni e servizi che migliorano l’efficienza energetica di un edificio. Dunque, anche se i casi di impianti Off-Grid che usufruiscono di queste detrazioni sono meno frequenti, la normativa non esclude questa possibilità.

Affinché la detrazione sia riconosciuta, è sufficiente che la fattura emessa dall’azienda installatrice attesti che i beni acquistati e installati rientrano tra quelli ammessi alle detrazioni per l’efficientamento energetico.

Insomma, se te lo stavi chiedendo, ecco la risposta: sì, anche con un impianto Off Grid puoi beneficiare della detrazione al 50% (fino al 31 dicembre 2024), a patto di:

  • effettuare pagamenti tracciabili;
  • conservare tutta la documentazione che attesti le spese sostenute;
  • indicare le spese nella dichiarazione dei redditi.

Un investimento più impegnativo e minore disponibilità energetica: perché l’Off Grid non è convieniente

Tra i principali svantaggi, spicca il costo iniziale elevato associato all’acquisto e all’installazione di pannelli solari, batterie, inverter e altri componenti necessari per garantire l’autonomia energetica. Questo aspetto può rendere l’opzione off-grid meno accessibile rispetto ai sistemi on-grid, che beneficiano spesso di costi iniziali inferiori. Puoi farti un’idea dei costi, leggendo la nostra guida dedicata al costo dell’impianto fotovoltaico per kW.

A questo va senz’altro aggiunto il fatto che i sistemi Off Grid non possono contare su sistemi di incentivi come lo Scambio sul Posto o il Ritiro dedicato. Se ti interessa approfondire la questione relativa ai costi del tuo impianto fotovoltaico, troverai sicuramente utile questo approfondimento.

Da tenere fortemente in considerazione anche la limitata capacità di produzione e immagazzinamento di energia, combinata con la dipendenza dalle condizioni meteorologiche, che rende gli impianti Off Grid meno adatti per abitazioni con elevate esigenze energetiche o in aree soggette a periodi prolungati di maltempo. 

Indubbiamente, ai fini del corretto funzionamento dell’impianto è fondamentale la scelta di componenti adeguatamente dimensionati e realizzati in materiali idonei alle esigenze energetiche: non sottovolature la qualità e il materiale dei pannelli fotovoltaici, come ti spieghiamo in maniera più approfondita in questo articolo. 

Insomma, un impianto fotovoltaico con accumulo, senza allaccio Enel, può rappresentare la soluzione idonea per soddisfare le esigenze di un appartamento situato in un’area remota, che non abbia particolari esigenze energetiche.

Ad esempio, se disponi di una casa in campagna, che utilizzi spodaricamente per goderti qualche giorno di relax a contatto con la natura, questa soluzione coniuga sostenibilità economica e ambientale e ti rende la vita più facile, poiché non richiede iter particolarmente complessi per l’installazione. 

Cos’è il fotovoltaico off-grid?

Il fotovoltaico off-grid, anche noto come “a isola”, è un tipo di impianto fotovoltaico che opera in completa autonomia dalla rete elettrica nazionale (come Enel in Italia) e non ha alcun allaccio ad essa. Questi impianti sono progettati per soddisfare completamente le esigenze energetiche di un’abitazione o di una struttura senza la necessità di connettersi alla rete elettrica esterna.

Quanti kW di fotovoltaico per essere indipendenti?

Non esiste una risposta universale a questa domanda, poiché dipende dalle specifiche esigenze energetiche dell’abitazione o della struttura, nonché dalla disponibilità di spazio per l’installazione dei pannelli solari. In generale, per diventare completamente indipendenti dalla rete elettrica, è necessario dimensionare l’impianto fotovoltaico in base al consumo energetico medio giornaliero, tenendo conto delle variazioni stagionali e climatiche.

Quando manca la corrente, il fotovoltaico funziona?

Sì, quando manca la corrente elettrica dalla rete nazionale, un impianto fotovoltaico funziona normalmente, purché sia progettato con un sistema di accumulo energetico (batterie) che consenta di immagazzinare l’energia solare prodotta durante il giorno per essere utilizzata quando non c’è luce solare sufficiente. Questo rende gli impianti fotovoltaici off-grid ideali per situazioni in cui vi è la possibilità di interruzioni nella fornitura di energia elettrica dalla rete esterna.

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45 commenti su “Fotovoltaico Off Grid: senza allaccio Enel e GSE”

  1. Nella isola senza energia eletrica per alimentare due congelatori di 300 W,oviamente su bisogno ( acenssione periodica automatica ) per favore che impianto con acumulo mi consiglia.Grazie e saluti Miro.

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  2. Buon giorno io ho un quesito da porre : posso installare un impianto off Grid con change-over switch connection con contatore enel e fotovoltaico in modo da utilizzare il fotovoltaico sempre e Enel solo in caso di emergenza ?
    In attesa risposta la ringrazio in anticipo

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      • Ciao, ho una casetta in campagna e volevo mettere Fotovoltaico Off Grid: senza allaccio Enel e GSE è possibile e fino a quanto kW posso??grazie

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        • Buongiorno, c’è solo il limite che se lavora in 220v non si può andare oltre gli 8kwp di pannelli.
          Inerente alle batterie invece non c’è alcun limite. Se rimane in questi limiti allora si è possibile realizzarlo.

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  3. Salve, mi è stato installato un impianto fotovoltaico da 3 kw + accumulo da 6 kw, ma al momento non è attivo lo scambio sul posto. La mia domanda è questa: se accendo il mio impianto senza aspettare che sia attivato lo scambio sul posto, è vero che l’energia che produco ma che non consumo, dall’enel sarà considerata un consumo e quindi fatturata? grazie in anticipo.

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    • Buonasera, l’impianto non può restare in produzione senza che E-Distribuzione lo abbia messo in esercizio, ovvero quando sono state espletate le pratiche di verifica e controllo della documentazione inoltrata, di seguito poi allacciato alla rete.
      In sintesi prima dell’allaccio, l’impianto per questioni di sicurezza deve rimanere spento.

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  4. Ho una casa dotata di impianto on grid collegato ad enel con relativo scambio sul posto.
    Vorrei sapere se sia possibile installare un impianto off grid da di bassa potenza 2-3 kw da affiancare all’impianto già esistente…
    Gli impianti off grid hanno necessità assoluta di batterie di accumulo? o con inverter appositi possono auto limitare la produzione dell’impianto quando i consumi sono inferiori?
    Grazie

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    • Raramente si può fare nel contesto urbano, ma volendo si. Si può allegare un impianto off grid come se fosse un “generatore” di elettricità oltre all’impianto allacciato alla rete.
      Teniamo a precisare che obbligatoriamente deve avere batteria di accumulo per renderlo ad isola, non si riuscirebbe a limitare la richiesta di autoconsumo tramite inverter. Non è una pratica di cui ci occupiamo, ma se vuole approfondire ci può scrivere a [email protected]

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  5. Salve,il mio quesito e’ simile a quello di Max:e’ possibile installare un impianto off-grid con accumulo in un contesto urbano,senza avere contestazioni dal distributore e soprattutto come certificarlo dato che nessuno vuole farlo?grazie da Carlo

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    • Un impianto di questo tipo è al 100% legale e non impone l’obbligo di richiedere la connessione al gestore di rete.
      Ci sono però alcune regole che è necessario rispettare risulti conforme alle normative vigenti.
      Per esempio è obbligatorio realizzare l’intero impianto rispettando le direttive della normativa CEI EN 62124.

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      • Grazie: purtroppogli elettricisti ti obbligano ad accettare il collegamento alla rete altrimenti non fanno la certificazione.Ho fatto delle spese per fare un impianto off-grid,senza GSE e adesso mi dicono che quando il gestore non vedra’ consumo,verranno a multarmi e mi bloccheranno l’impianto.Sto cercando una ditta che completi il montaggio e mi certifichi il progetto.Altri mi dicono che posso perdere l’agibilita’,sembra un complotto,mi dica se c’e’ qualcuno nella mia zona(VE) ovviamente paghero’ il lavoro necessario.

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  6. egregio ingegnere
    sperando in un suo pregevole parere Le pongo il seguente quesito
    attualmente utilizzo un impianto da 4 kw cche avrei intenzione di sostituire con uno da 6 kw con accumulo da 1okw.Essendo quello attuale da 4 kw perfettamente funzionante è possibile pensare ad un suo reimpiego magari senza allacciamento alla rete e solo per lo sfruttamento dell’energia prodotta all’istante?

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    • Buongiorno Tiziano, volendo si amplia direttamente un impianto di 2 kwp accompagnato da 10 kw di accumulo.
      Così facendo mantiene i vecchi 4 kwp e ne amplia di nuovi.
      Il risultato sarà quello di avere una potenza da 6kw con 10 di batteria.
      Spero di averle risposto, per qualsiasi altra informazione non esiti a scrivermi a [email protected]

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  7. Buongiorno.
    Il mio quesito è questo: Ho un impianto da 3kw con scambio sul posto, vorrei realizzarne uno scollegato dalla rete, con potenza <10kw, con accumulo di 2 kw/h, per alimentare una parte della mia abitazione, tramite un commutatore ATS con priorità su impianto fotovoltaico che in mancanza di disponibilità di energia, commuta e preleva automaticamente energia dal contatore di Enel. Posso farlo? quali sono le regole normative?

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    • Buongiorno Otello, non c’è nessun vincolo riguardo l’impianto ad isola, c’è da fare una predisposizione elettrica differente per far si che lavorino bene l’impianto ad isola e l’impianto esistente sul contatore.
      Mi scriva a [email protected] per approfondire

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  8. buona sera Paolo
    ho due impianti FV per un totale di 6 kw il mese scorso per lavori mi hanno tolto la rete per 8 ore e mezzo
    abito in campagna e senza luce rimango praticamente senza tutti i servizi acqua compresa di conseguenza ho dovuto utilizzare il gruppo elettrogeno , la giornata era stupenda ma il FV che avrebbe potuto produrre tutta la corrente necessaria , per motivi legislativi immagino di sicurezza, ovviamente non ha potuto produrre un bel niente e anzi ho dovuto consumare anche un bel pò di benzina.
    Il mio impianto a gruppo elettrogeno produce esattamente la corrente come se fosse il FV ma ovviamente non va in rete , cosa impedisce ( a parte la legge ) tecnicamente che un impianto FV possa funzionare anche in mancanza di rete naturalmente utilizzando come per il gruppo elettrogeno un sistema che impedisca che la produzione vada in rete . Aggiungo non si sa mai che non ho nessuna intenzione di fare cose fuori legge il mio primo impianto è del 2011 ma sono curioso di capire quale è la giustificazione tecnica per questa cosa che io ritengo folle Grazie Claudio

    Rispondi
  9. Buonasera,
    ho recentemente acquistato un Bluetti AC300 e 2 batterie di espansione B300 da utilizzare nella mia attuale abitazione in modalità esclusivamente off grid. Non è stata necessaria alcuna installazione in quanto sono tutti prodotti portatili, concepiti per il campeggio e la vita outdoor (infatti basta semplicemente connettere i cavi dei pannelli all’ingresso DC). Mi è piaciuta anche l’idea di poterli portare con me in caso dovessi cambiare casa. Mi hanno assicurato che tutti i prodotti Bluetti rispettano la normativa europea.
    Vorrei conoscere la sua opinione al riguardo.
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Giovanna, può essere un’ottima soluzione alternativa rispetto ai classici impianti per efficienza energetica;
      La cosa che può essere forse penalizzante è l’efficienza generata sia dal pannello (produzione) sia dalla capacità delle batterie, ma tutto dipende dal suo fabbisogno energetico.
      Rimane comunque una valida soluzione efficiente ed economica.

      Rispondi
    • Buongiorno Benito, finché non è allacciato con il GSE, l’impianto è come se avesse un limitatore riguardo alla produzione/efficienza. Mentre i consumi che vede, possono essere benissimo dispersione, dato che l’impianto riesce ad efficientare di media un 85%.
      Per altri chiarimenti non esiti a contattarmi sulla nostra email!

      Rispondi
  10. Si può essere collegati alla rete e installare un impianto fotovoltaico con limitatore cioè che non immette corrente in rete ?
    Quali vincoli deve rispettare un tale impianto?

    Rispondi
    • Ciao Paolo,

      Mi fa piacere rispondere a un altro Paolo!

      Per tornare alla tua domanda sì, è possibile installare un impianto fotovoltaico collegato alla rete con un limitatore. Questo tipo di impianto, chiamato “a zero immissione”, utilizza un dispositivo che regola la produzione di energia in modo che non venga superato il consumo istantaneo della casa.

      Per quanto riguarda i suoi vincoli, bisogna tenere in considerazione che il sistema deve essere ben calibrato per evitare di immettere anche solo accidentalmente energia in rete (in caso contrario, potresti incorrere in sanzioni!); deve rispettare le normative locali e i requisiti del gestore di rete (che potrebbero includere certificazioni specifiche per il limitatore) e, infine, la sua installazione deve essere effettuata da un professionista certificato per garantire la sicurezza e l’efficienza del sistema.

      Se hai bisogno di ulteriori dettagli o assistenza, non esitare a chiedere!

      Un saluto dal tuo omonimo, Paolo Vita

      Rispondi
  11. Salve,

    a me non risulta che gli impianti offgrid non possano beneficiare degli incentivi energetici (Bonus Casa). E’ sufficiente che l’installazione sia regolarmente fatturata, il pagamento sia effettuato con bonifico parlante e che sia fatta registrazione sul sito ENEA.

    Rispondi
    • Salve,

      Hai ragione nel dire che gli impianti off-grid possono beneficiare di incentivi, a condizione che si seguano le procedure corrette. La fatturazione regolare, il pagamento con bonifico parlante e la registrazione sul sito ENEA sono tutti requisiti essenziali per accedere ai benefici del Bonus Casa.

      Grazie per il tuo commento e per aver condiviso queste informazioni!

      Cordiali saluti,
      Paolo Vita

      Rispondi
      • salve , se acquisto il materiale certificato per impianto OFF-Grid come privato e lo installo posso portare in detrazione al 50% ? diversi venditori dicono di si senza problemi, chi dice di si ma inserendo ATS… ovviamente avendo fattura del materiale acquistato , bonifico parlante e registrazione ENEA. Nella pratica ENEA tutti i dati sono semplici e non si richiedono certificazioni, forse i dati inizio e fine lavori mi lasciano un pò di perplessità .
        grazie

        Rispondi
        • Ciao e grazie per la tua domanda!

          Ti confermo che puoi richiedere la detrazione del 50% per l’acquisto di materiale per impianti fotovoltaici off-grid, a condizione che vengano rispettati i requisiti fondamentali che tu stesso citavi: fattura regolare, bonifico parlante e registrazione dell’intervento sul portale ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

          Per quanto riguarda l’installazione fai-da-te, alcuni venditori menzionano la necessità dell’ATS (Attestato di Sostenibilità Tecnica), ma questo è richiesto solo in casi particolari (nei casi in cui, ad esempio, l’intervento vada oltre la semplice sostituzione o manutenzione di un impianto esistente, coinvolgendo la sicurezza o l’efficienza del sistema). Se invece l’impianto è semplice e completamente off-grid, come mi sembra di capire dal tuo commento, in genere non è obbligatorio.

          Ti consiglio comunque di verificare sempre con un consulente fiscale o un tecnico qualificato per essere sicuro di rispettare tutte le normative e non avere sorprese.

          Spero di esserti stato d’aiuto!

          Un saluto,

          Paolo Vita

          Rispondi
  12. Buonasera,
    ho recentemente acquistato un Fossibot F3600W da utilizzare nella mia attuale abitazione in modalità esclusivamente off grid con 2 pannelli sul tetto da 400wNon è stata necessaria alcuna installazione in quanto sono tutti prodotti portatili, concepiti per il campeggio e la vita outdoor (infatti basta semplicemente connettere i cavi dei pannelli all’ingresso DC). Mi è piaciuta anche l’idea di poterli portare con me in caso dovessi cambiare casa. Mi hanno assicurato che tutti i prodotti Fossibot rispettano la normativa europea.
    Vorrei conoscere la sua opinione se posso aggiungere ancora 1-2 pannelli senza permessi con la nuova legge dal 2025 ? Grazie mille

    Rispondi
    • Buonasera,

      Grazie per il tuo commento e per aver condiviso la tua esperienza.

      Mi fa piacere vedere che hai scelto una soluzione innovativa e portatile per la tua abitazione in modalità off-grid: la portabilità e la facilità di installazione di questi dispositivi li rendono davvero interessanti, specialmente per chi ha esigenze di flessibilità, come nel tuo caso.

      Per rispondere alla tua domanda, ti confermo che, in base alle normative attuali e a quelle previste a partire dal 2025, esistono delle regole specifiche per l’installazione di impianti fotovoltaici. Generalmente, in Italia, l’installazione di pannelli fotovoltaici con una potenza complessiva fino a 800W non richiede permessi o autorizzazioni, purché siano rispettate le normative in materia di sicurezza e di installazione.

      Se stai considerando di aggiungere altri pannelli, il primo aspetto da verificare è la capacità del tuo sistema di gestire l’energia aggiuntiva che sarà generata. Il Fossibot F3600W è progettato per gestire una potenza di ingresso DC fino a 1600W, quindi aggiungere 1-2 pannelli da 400W ciascuno potrebbe essere tecnicamente fattibile, ma è importante assicurarsi che l’intero sistema rimanga entro i limiti operativi sicuri.

      Per quanto riguarda le normative dal 2025, se la legge dovesse mantenere il limite di 800W per installazioni senza permesso, è probabile che tu possa aggiungere un altro pannello, ma potrebbe essere necessaria una comunicazione preventiva al Comune o all’ente locale, soprattutto se superi questa soglia.

      Tuttavia, dato che i regolamenti possono variare a livello locale e potrebbero essere soggetti a modifiche, ti consiglio di consultare un professionista locale o un consulente energetico per avere una conferma aggiornata e precisa in base alla tua situazione specifica.

      Spero che queste informazioni ti siano utili e ti auguro il meglio per il tuo progetto off-grid!

      Un saluto, Paolo Vita

      Rispondi
  13. Buonasera, vorrei conoscere la normativa che autorizza l’istallazione di impianti fotovoltaici offgrid, nello specifico la totale certezza che non si debbano fare comunicazioni e richieste di autorizzazione a Comune, Terna Gaudi, GSE, ENEL ecc. Nel mio caso specifico avrei la necessità di istallare un impianto fotovoltaico offgrid in presenza di allaccio rete elettrica ENEL. L’impianto di per se avrà un a potenza di: circa 3700 W per i pannelli, di circa 4400 W per l’accumulo e di circa 5500 w per l’inverter ibrido offgrid.
    Ringrazio per la cortese risposta-
    Giuliano

    Rispondi
    • Buongiorno Giuliano, grazie per la tua domanda!

      L’installazione di impianti fotovoltaici off-grid, ossia scollegati dalla rete elettrica, è permessa in Italia e non richiede le stesse autorizzazioni o comunicazioni obbligatorie previste per gli impianti connessi alla rete. Tuttavia, anche se l’impianto non immette energia in rete, ci sono alcune considerazioni da tenere a mente.

      In generale, per impianti off-grid non c’è l’obbligo di comunicare con Terna (GAUDÌ), GSE o ENEL, poiché non vi è interazione con la rete elettrica nazionale. Tuttavia, se esiste già un allaccio ENEL, come nel tuo caso, è consigliabile informare il gestore di rete, soprattutto per garantire la sicurezza degli interventi di manutenzione e per evitare eventuali interferenze.

      Per quanto riguarda il Comune, la normativa attuale permette l’installazione di impianti fotovoltaici, anche off-grid, senza autorizzazioni specifiche se rientrano nelle opere di edilizia libera. Tuttavia, è sempre meglio verificare presso il tuo Comune se ci sono vincoli specifici (ad esempio, in aree vincolate o soggette a regolamentazioni locali particolari).

      Ti consiglio comunque di consultare sempre un tecnico qualificato per verificare che l’impianto rispetti tutte le norme locali e per avere la certezza di non incorrere in problematiche future.

      Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, sono a disposizione!

      Un saluto,
      Paolo Vita

      Rispondi
      • Buongiorno,

        mi permetto di aggiungere che l’installazione di un impianto FV in presenza di rete del gestore impone che tutti i componenti siano certificati CEI 0-21, anche se non c’è immissione in rete. La scusante “tanto è come un grosso UPS” non vale ed è stata chiarita dalla CEI (https://nt24.it/app/uploads/2020/03/FAQSistemiAccumulo.pdf).
        Quello che non mi è chiaro (e qui chiedo il supporto del dott. Vita) è questo:
        – in presenza della rete del gestore (POD) tutti i componenti devono essere certificati CEI 0-21. Qualcuno parla di “interblocchi meccanici”, ATS o altre diavolerie, ma non vedo menzione di questi apparati se non come DPI (Dispositivi di protezione di interfaccia), che devono comunque essere certificati CEI 0-21, come il resto dell’impianto, quindi si torna al punto di partenza;
        – in caso di impianto che non immetta in rete, cosa devo dichiarare al gestore? Come dimostro al gestore che il mio impianto non immette e non immetterà mai? Non penso che basti dire che “l’ho visto su youtube, tranquillo non immette”. Non si dichiara niente e si spera che nulla venga mai immesso e, nel caso accada, il gestore non se ne accorga (altrimenti sono multe salate)?

        Per tutti quelli che “eeeeh il gestore rompe le scatole io a casa mia faccio quello che mi pare” faccio notare che il gestore ha l’obbligo di garantire la sicurezza della propria infrastruttura, dei propri operatori tecnici (il famoso operaio che non deve rischiare di restare fulminato) e di tutte le utenze connesse alla tua stessa rete. E ovviamente non si può chiedere al gestore di venire a casa tua con un team di ingegneri ad analizzare il tuo impianto fai da te per capire se il tuo accrocchio di ATS e interblocchi e bobine e relè funziona veramente. Devi usare un sistema certificato, punto. Altrimenti ti stacchi dalla rete e ti procuri un gruppo elettrogeno (impianto ad isola).

        Allora ci si potrebbe chiedere: perché tutto questo can can solo per non immettere? Dal mio punto di vista ci sono due problemi con gli impianti ongrid:
        – per fare immissione in rete l’inverter deve necessariamente innalzare la tensione affinché sia più alta di quella che gli arriva dalla rete (è come il principio dei vasi comunicanti, se il serbatoio A deve versare acqua nel serbatoio B, il livello di A deve essere più alto di B). Se alla cabina di distribuzione sono allacciati tanti impianti FV (come nel mio caso), tutti innalzano la propria tensione e si può arrivare al punto in cui il proprio inverter raggiunga la tensione di soglia e si spenga, interrompendo di fatto la produzione e passando alla modalità di consumo dal gestore.
        – in caso di blackout l’inverter ongrid deve obbligatoriamente spegnersi (per evitare ritorni di corrente nella rete del gestore, pericolose per chi ci lavora) perdendo di fatto la possibilità di avere casa propria alimentata pur in presenza di sole e/o batterie cariche (modalità UPS).
        – quindi, considerati i due punti precedenti e la cifra irrisoria che viene corrisposta per l’energia immessa, per me il gioco non vale la candela.

        La soluzione potrebbe essere un impianto ongrid (con tutta la procedura di allaccio regolare) con l’inverter impostato per non immettere? Risolverei il punto primo (distacchi per sovratensione)? C’è un escamotage tecnico e legale e documentato per il secondo (distacco in caso di blackout)?

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        • Ciao e grazie per il tuo commento molto dettagliato!

          Hai sollevato diversi punti interessanti, cercherò di rispondere alle questioni principali.

          Hai ragione ad affermare che tutti i componenti di un impianto collegato alla rete devono essere certificati CEI 0-21, anche se l’impianto non immette in rete. Questa normativa serve proprio per garantire la sicurezza della rete e prevenire rischi per gli operatori, come hai giustamente evidenziato. In merito agli interblocchi meccanici, la CEI non li menziona esplicitamente come obbligatori per impianti che non immettono in rete, ma solo come opzioni per DPI (Dispositivi di Protezione di Interfaccia). Tuttavia, è sempre necessaria la certificazione CEI 0-21 per tutto il sistema, anche per gli apparati che isolano l’impianto dalla rete. Passando al secondo punto: se l’impianto non immette in rete, tecnicamente dovresti comunque dimostrare al gestore che ciò non avverrà mai.

          Anche in impianti con accumulo e autoconsumo totale, come sottolinei, il gestore può chiedere dichiarazioni ufficiali che certifichino il funzionamento dell’impianto e la non immissione. Una soluzione potrebbe essere l’installazione di un sistema con relè di interfaccia certificato CEI 0-21 e con un configuratore che imposti l’inverter per non immettere in rete. Questo tipo di configurazione, insieme ai test previsti per la certificazione, può garantire al gestore che non ci saranno immissioni accidentali.

          Arriviamo all’ultima questione. Il problema che sollevi riguardo l’innalzamento della tensione in caso di immissione può verificarsi nelle aree con molte installazioni fotovoltaiche. Un impianto on-grid con inverter configurato per non immettere in rete può ridurre il rischio di sovratensione e spegnimenti dell’inverter. Tuttavia, per quanto riguarda il blackout, un inverter tradizionale on-grid spegne l’impianto per evitare il cosiddetto “backfeeding” (ritorno di corrente), e attualmente non ci sono soluzioni legali o documentate che permettano un bypass sicuro del blackout in presenza di sole o batterie cariche. Questa funzione è specifica degli inverter con modalità UPS o con una funzione isola, che però devono essere configurati in impianti isolati dalla rete (off-grid). La configurazione che proponi – un impianto on-grid con inverter configurato per non immettere – può certamente risolvere il problema della sovratensione, ma per quanto riguarda il blackout, l’unica alternativa è un impianto completamente off-grid o un sistema con inverter ibrido che gestisca lo switch tra on-grid e off-grid (UPS), il che però comporta ulteriori costi e complessità di installazione.

          Aggiungo che, come sempre, per i singoli casi è sempre consigliato rivolgersi a un consulente, che può rispondere al meglio alle questioni aperte, entrando nello specifico del singolo caso.

          Nel frattempo, spero di aver aiutato a risolvere alcuni punti!

          Un saluto,

          Paolo Vita

          Rispondi
  14. Buongiorno
    nel suo articolo c’è una grossa imprecisione che è doveroso segnalare all’utenza
    L’impianto Off Grid è deducibile come ogni altro impianto fino a fine 2024 al 50% in dichiarazione dei redditi per 10 anni.
    Dico questo poichè, essendo una commerciale di fotovoltaico off grid, abbiamo risposta in mano dell’Agenzia delle Entrate in merito alla domanda formulata da un nostro cliente direttamente all’Agenzia stessa

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    • Ciao David, grazie per la tua precisazione.

      Vorrei chiarire il punto che credo abbia portato al fraintendimento: nell’articolo non viene detto che non si possa accedere alla detrazione fiscale per impianti off-grid. Infatti, come giustamente hai specificato, è possibile ottenere il 50% di detrazione purché siano soddisfatte le condizioni previste dal nuovo Art. 16-bis del DPR 917/1986 (Testo unico delle imposte sui redditi – TUIR), cioè spese per beni di efficientamento energetico, regolarmente fatturate e documentate.

      Il riferimento agli incentivi riguarda esclusivamente le agevolazioni fiscali in merito alla cessione dell’energia al GSE, che ovviamente non si applicano per gli impianti off-grid, essendo questi scollegati dalla rete.

      Grazie comunque per aver portato l’attenzione su questo punto; stiamo lavorando per aggiornare il testo dell’articolo e per renderlo ancora più chiaro.

      Un saluto,


      Paolo Vita

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    • Gentile David, la risposta dell’Agenzia delle Entrate è intervenuta in sede di interpello? Nel caso Le sarebbe possibile condividerla?
      Grazie

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  15. Salve, posso acquistare un impianto off grid da 6Kw con 15Kw di accumulo e installarmelo da solo avendo la competenza? Ovviamente materiale tutto certificato fatturato e pagato con bonifico. Il venditore applica l’iva al 10% è legale? Posso portare in detrazione tutta la spesa?
    grazie

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    • Buongiorno Giovanni,

      Se hai le competenze tecniche, confermo che puoi decidere di installare l’impianto off-grid da solo. Attenzione però: muoversi in autonomia può sembrare una scelta comoda, ma per quanto riguarda eventuali detrazioni e l’IVA al 10%, la situazione si complica.

      Gli impianti off-grid possono rientrare nelle detrazioni del 50% fino a fine 2024 solo se risultano beni di efficientamento energetico e vengono utilizzati per l’abitazione. È necessario quindi che un’azienda emetta una fattura dettagliata che certifichi che le spese sostenute riguardano un bene destinato all’efficienza energetica della tua abitazione (art. 16-bis del TUIR).

      Per quanto riguarda l’IVA al 10%, questa è legalmente applicabile solo se l’impianto fotovoltaico serve come parte di un intervento di riqualificazione energetica dell’abitazione. In genere, dovrebbe essere sufficiente un’autocertificazione che confermi l’uso dell’impianto come intervento per il miglioramento dell’efficienza energetica.

      In sintesi se vuoi beneficiare delle detrazioni fiscali e dell’IVA agevolata, ti consiglio di non agire in completa autonomia. Senza un’azienda che certifichi l’intervento, sarà difficile accedere a questi benefici fiscali.

      Spero di essere stato chiaro, se hai ulteriori domande puoi scrivermi alla mail [email protected]

      Paolo Vita

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  16. Buongiorno,
    spiego sinteticamente: ho un impianto solare termico per l’acqua sanitaria non funzionante da anni e una caldaia a gas che in 15 anni mi ha dato un sacco di problemi e vorrei dismetterla.
    Pensavo di sostituire i pannelli solari con pannelli fotovoltaici per alimentare in seguito una caldaia elettrica per il riscaldamento a pavimento, dunque a bassa temperatura, ed alimentare da subito un boiler per l’acqua sanitaria.
    Vedo che i Vs impianti domestici non sono collegati alla rete elettrica e sono installabili senza permessi o autorizzazione ed eventualmente con batteria per accumulo energia in eccesso. Vorrei però rimanere collegato alla rete elettrica nazionale.
    Grazie

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    • Salve Sirio,

      La sua è un’ottima scelta, soprattutto in ottica di migliorare l’efficienza energetica della casa.

      Può certamente rimanere collegato alla rete elettrica nazionale senza alcun problema. I nostri impianti sono progettati per funzionare sia in modalità off-grid, completamente indipendente dalla rete, sia in modalità on-grid, garantendo un’integrazione completa con il sistema elettrico nazionale.

      Le anticipo che nel caso di un collegamento alla rete, sarà necessario gestire alcune pratiche burocratiche (come la richiesta di connessione al gestore), ma il suo installatore sarà in grado di seguirla in tutti i passaggi.

      Se vuole entrare più nel dettaglio e ricevere una consulenza su misura, può scrivere direttamente a [email protected].

      Un cordiale saluto,


      Paolo Vita

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