Fotovoltaico: lo sconto in fattura non è l’unica strada

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Se sei qui, probabilmente stai cercando informazioni su agevolazioni e detrazioni fiscali per il tuo futuro impianto fotovoltaico: lo sconto in fattura non è più attuabile e ti stai chiedendo se ancora ti conviene mettere il pensiero su quello che, facendo affidamento solo sulle tue risorse, sarebbe a tutti gli effetti un piccolo investimento.

Requisiti per lo Sconto in Fattura nel Fotovoltaico

RequisitoDescrizione
CILA non CondominiPresentazione della comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) per interventi non eseguiti dai condomini.
CILA CondominiAdozione di una delibera assembleare che approva l’esecuzione dei lavori e la presentazione della CILA per gli interventi eseguiti dai condomini.
Titolo AbilitativoPresentazione dell’istanza per l’ottenimento del titolo abilitativo per interventi che comportano demolizione e ricostruzione di edifici.

Vantaggi dello Sconto in Fattura nel Fotovoltaico

VantaggioDescrizione
Uso ContinuatoPossibilità di continuare a utilizzare lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta.
Soggetti EstesiEstensione della possibilità anche agli interventi svolti da IACP, cooperative a proprietà indivisa, organizzazioni non lucrative, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.
Estensione al 2024Opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito concessa anche nel 2024 per gli interventi previsti dal Superbonus che soddisfano le condizioni menzionate.

All’inizio fu il Decreto Rilancio, che nel 2020, in risposta alla pandemia Covid-19, attuò vari interventi urgenti in ambito economico e sociale, con l’obiettivo di rilanciare l’economia.

Fu in quell’occasione che, tra le varie misure, fu introdotta la possiblità di ottenere installare un impianto fotovoltaico con lo sconto in fattura e la cessione dei crediti edilizi.

Si trattava di una modalità che mirava a facilitare la realizzazione di alcuni interventi, soprattutto di grande entità, come la riqualificazione energetica di un condominio e la ristrutturazione completa di un appartamenti: una soluzione che si rivelava utilissima soprattutto per gli incapienti, cioè per persone senza l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi o che versavano poche imposte IRPEF.

Poi, però, arrivò il Decreto Legge n. 11/2023, in vigore dal 16 febbraio 2023: da quella data  non è più possibile usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito per tutti i lavori non ancora avviati alla data del 17 febbraio 2023. 

Furono molte le discussioni e le polemiche nei giorni successivi al blocco: molti si chiedevano come avrebbero fatto coloro che avevano ipotizzato un efficientamento energetico della propria abitazione o attività.

La verità è che il Decreto Legge di metà febbraio 2023 ha segnato una svolta nell’ambito delle energie rinnovabili: molti hanno dovuto ripensare o riformulare il proprio progetto di rendere la propria abitazione più green, alla luce delle nuove regole che dominano il settore delle Agevolazioni fiscali.

La buona notizia è che non devi rinunciare al tuo impianto fotovoltaico: lo sconto in fattura non è l’unica strada che si può intraprendere per realizzare un progetto di riqualificazione energetica. 

Nei paragrafi che seguono, troverai tutte le alternative possibili allo sconto in fattura, per aiutarti a districarti nel complesso mondo delle agevolazioni fiscali per il fotovoltaico.

Se stai cercando altre informazioni per risparmiare col fotovoltaico, ti consigliamo la lettura della nostra guida dedicata!

Superbonus 2024: Il Decreto Cessioni e le eccezioni ammesse

Il Decreto Cessioni, emanato il 16 febbraio 2023 e convertito nella legge 38 del 11 aprile 2023, ha portato significative modifiche al Superbonus, un importante incentivo fiscale volto a promuovere interventi di efficientamento energetico e sismico nell’edilizia. Queste modifiche hanno suscitato numerose domande e interrogativi tra i cittadini e le imprese.

Il cambiamento principale è stato l’introduzione di un divieto generale sull’uso dello sconto in fattura o sulla cessione del credito d’imposta per gli interventi ammessi al Superbonus elencati nell’articolo 121 del Decreto Rilancio. In pratica, ciò significa che a partire dal 17 febbraio 2023, i beneficiari del Superbonus non possono più richiedere uno sconto diretto sulla fattura emessa dall’impresa che ha effettuato i lavori, né possono cedere il credito d’imposta a terzi.

Invece, i beneficiari avranno diritto a una detrazione fiscale, che consentirà loro di abbattere l’importo complessivo delle imposte dovute in sede di dichiarazione dei redditi, spalmata su più anni d’imposta.

Tuttavia, il Decreto Cessioni prevede alcune eccezioni importanti. Gli interventi che soddisfano determinate condizioni possono ancora usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito d’imposta. Per essere idonei a queste opzioni, è necessario che alla data del 16 febbraio 2023 siano state soddisfatte alcune condizioni specifiche:

  1. La presentazione della comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) secondo l’articolo 119, comma 13-ter, del Decreto Rilancio, per gli interventi non eseguiti dai condomìni.
  2. L’adozione di una delibera assembleare che approva l’esecuzione dei lavori e la presentazione della CILA, sempre secondo l’articolo 119, comma 13-ter, del Decreto Rilancio, per gli interventi eseguiti dai condomìni.
  3. La presentazione dell’istanza per l’ottenimento del titolo abilitativo per gli interventi che comportano demolizione e ricostruzione di edifici.

Queste eccezioni consentono di continuare a utilizzare lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta. Inoltre, il Decreto Cessioni estende questa possibilità anche agli interventi svolti da determinati soggetti, tra cui IACP (Istituti Autonomi Case Popolari), cooperative a proprietà indivisa, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.

In aggiunta, il decreto prevede che l’opzione per il fotovoltaico con sconto in fattura o la cessione del credito sia concessa anche nel 2024 per gli interventi previsti dal Superbonus che soddisfano le condizioni menzionate.

Quali sono le disposizioni del Decreto Legge che ha “bloccato” lo sconto in fattura fotovoltaico

Prima di passare in rassegna le principali agevolazioni di cui puoi usufruire nel 2023 e nel 2024, ti lasciamo di seguito alcune delle principali disposizioni del Decreto Legge n. 11/2023:

Proroga per il Superbonus 110

Per le villette unifamiliari, la scadenza per completare i lavori è stata posticipata al 30 settembre 2023 anziché il 30 marzo 2023. Tuttavia, è necessario che almeno il 30% dei lavori sia stato completato entro il 30 settembre 2022.

Requisiti temporali per lo sconto in fattura e la cessione del credito

Per poter usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito per il Superbonus, è necessario aver presentato la CILAS prima del 17 febbraio 2023.

Detrazione in 10 anni

La possibilità di diluire l’importo detraibile in 10 rate annuali anziché in 4, a partire dalla dichiarazione dei redditi 2024. Questa modifica amplia l’accesso alle detrazioni.

Conversione dei crediti in Btp a dieci anni

Per coloro che hanno esaurito la capacità fiscale per le compensazioni, le banche possono convertire i crediti in Btp a dieci anni.

Sconto in fattura e cessione del credito per caldaie e infissi

Queste opzioni sono ancora disponibili per gli interventi contrattualizzati entro il 16 febbraio 2023. L’accordo tra le parti deve essere documentato con un acconto versato entro tale data o una dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata sia dal committente che dal prestatore di servizi.

Inoltre, è stata estesa la possibilità di inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate riguardante la cessione dei crediti maturati nel 2022 fino al 30 novembre 2023, sebbene con una sanzione di 250 euro.

Fotovoltaico sconto in fattura

Riqualificare casa con il fotovoltaico: le alternative allo sconto in fattura

Con il blocco dello sconto in fattura, si è tornati all’utilizzo diretto delle detrazioni fiscali, come Superbonus 90%, Ecobonus e bonus casa, e al famoso conto termico. 

Una dritta per essere sempre aggiornato su agevolazioni e detrazioni fiscali per il fotovoltaico

Prima di passare a trattare in maniera più dettagliata le detrazioni fiscali per il fotovoltaico, è importante che tu conosca gli Enti e le istituzioni che regolamentano l’accesso alle agevolazioni.

Questo può essere molto utile per approfondire presso le fonti ufficiali tutti i requisiti necessari per l’accesso alle varie misure, sia dal punto di vista fiscale, sia dal punto di vista tecnico.

Infatti, devi sapere che nell’ambito delle detrazioni e agevolazioni fiscali per il fotovoltaico hai ben 4 punti di riferimento da tenere in considerazione.

L’Agenzia delle Entrate per gli aspetti fiscali delle detrazioni fiscali 

Come saprai, l’agenzia governativa italiana svolge un ruolo cruciale nell’amministrazione delle imposte e nella gestione delle questioni fiscali in Italia. Nell’ambito che ci riguarda da vicino, gestisce e applica agevolazioni fiscali, come detrazioni e deduzioni, previste dalla legislazione fiscale italiana.

Per questo, ti consigliamo di verificare sempre accuratamente tutti gli aggiornamenti in merito sul loro sito, leggendo direttamente le varie circolari e normative, in modo da avere a disposizioni informazioni costantemente aggiornate e non filtrate da terze parti, come accade quando leggi un articolo di un blog. 

ENEA per gli aspetti tecnici 

L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, svolge un ruolo importante nello sviluppo e nella promozione dell’energia solare fotovoltaica in Italia, contribuendo a creare un ambiente favorevole per l’adozione di queste tecnologie e a supportare la transizione verso fonti di energia più sostenibili.

Tra le sue varie funzioni, vi è quella di regolare gli aspetti tecnici delle agevolazioni e detrazioni fiscali del fotovoltaico, verificando i requisiti di accesso.

Dal portale ENEA, dedicato alle detrazioni fiscali, puoi gestire le pratiche per Ecobonus e Bonus Casa.

GSE per il conto termico

Il Gestore dei Servizi Energetici, che svolge un ruolo fondamentale nel settore dell’energia e dell’ambiente, tra le varie attività, è responsabile anche della gestione e dell’erogazione degli incentivi economici per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Questi incentivi possono includere tariffe incentivanti e altri meccanismi di supporto economico, come il conto termico, di cui parleremo più avanti. 

Enti regionali e locali

Presta sempre attenzione a enti locali e Regionali, che talvolta stanziano agevolazioni fiscali per il fotovoltaico e le energie rinnovabili, regolamentati in maniera differente rispetto alle iniziative nazionali, come nel caso di quelle previste dalle regioni Friuli Venezia Giulia e Basilicata, che vedremo tra qualche paragrafo.

Si tratta generalmente di agevolazioni a fondo perduto, che restano disponibili fino ad esaurimento delle risorse, quindi per poco tempo.

Vale, quindi, la pena di restare sempre vigili e attenti.

Il Superbonus 90%: aggiornamenti e novità 

Inizialmente, a seguito del già citato Decreto rilancio, il Superbonus fotovoltaico 110% consisteva in una detrazione discale del 110% delle spese effettuate per interventi di efficienza energetica. 

L’anno 2023 ha visto alcune significative modifiche riguardo al Superbonus, apportate da tre importanti atti normativi: il Decreto Aiutiquater, la legge di bilancio 2023 e il decreto-legge del 16 febbraio 2023. Questi interventi hanno portato a un aggiornamento delle regole relative al Superbonus, che inizialmente è stato istituito dall’articolo 119 del Decreto Rilancio del 2020.

Se stai pensando di investire nell’energia solare fotovoltaica e approfittare del Superbonus, è importante essere al corrente delle recenti modifiche introdotte per il 2023. 

Il Superbonus Fotovoltaico 110 ha subito alcune variazioni, tra cui la riduzione della detrazione al 90%. Questa modifica si applica sia agli interventi mirati al miglioramento degli immobili, sia a quelli che comprendono la riqualificazione o la messa in sicurezza sismica.

La scadenza per usufruire di questo beneficio è attualmente fissata al 31 dicembre 2023, ma è importante notare che potrebbe essere soggetta a ulteriori proroghe.

Requisiti per il Superbonus al 90%

Per accedere a questa agevolazione, è essenziale che gli interventi siano stati avviati a partire dal 1° gennaio 2023. Questa data segna l’inizio del periodo di validità del Superbonus.

Il richiedente, inoltre, deve essere proprietario dell’unità immobiliare o detenere un diritto reale di godimento su di essa. Oltre a questo, l’immobile deve essere impiegato come abitazione principale. 

Molto importante per accedere al Superbonus 90% è che Il reddito di riferimento del richiedente non superi i 15.000 euro. 

Questo parametro è calcolato secondo criteri specifici stabiliti dalla normativa fiscale.

La detrazione del 90% si applicherà alle spese sostenute nell’anno 2023, ma solo se i lavori sono stati effettivamente avviati a partire dal 1° gennaio 2023 e completati entro il 31 dicembre 2023.

Ecobonus: detrazione fiscale per il fotovoltaico tra il 60 e il 65%

Se hai in mente di migliorare l’efficienza energetica della tua casa, l’Ecobonus rappresenta un’opportunità da non perdere. 

Questo incentivo fiscale, valido fino al 31 dicembre 2024, offre la possibilità di ottenere detrazioni fiscali dell’Irpef fino al 65% per chiunque decida di effettuare interventi volti a potenziare le prestazioni energetiche della propria abitazione.

L’Ecobonus prevede detrazioni al 50% o al 65%, a seconda del tipo di lavori che si intendono realizzare: ad esempio,l’isolamento di tetti e pareti prevedono una detrazione al 65%, l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda o l’adozione di dispositivi per il controllo domotico, nonché gli interventi per migliorare gli impianti di riscaldamento, al 65%

La convenienza dell’Ecobonus aumenta ulteriormente quando i lavori coinvolgono condomini, sia che interessino solo le parti comuni o tutte le unità immobiliari. In questo caso, è possibile beneficiare di detrazioni più elevate, pari al 70% o addirittura al 75%, a condizione che siano raggiunti specifici obiettivi di efficienza energetica.

Nel caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali situati in zone sismiche 1, 2 e 3, mirati sia a ridurre il rischio sismico che a migliorare l’efficienza energetica, è prevista una detrazione ancor più vantaggiosa: l’80% se i lavori determinano un abbassamento del rischio sismico di una classe, o addirittura l’85% se portano a una riduzione di due classi di rischio sismico.

Chi può accedere all’Ecobonus 

L’Ecobonus è un incentivo fiscale accessibile a una vasta gamma di soggetti, proprio perché ha l’obiettivo di rendere più accessibile l’adozione di interventi di efficienza energetica e miglioramento degli immobili. 

Se stai considerando di apportare modifiche alla tua casa o al tuo edificio, qui di seguito trovi un elenco completo dei soggetti giuridici che possono accedere all’Ecobonus:

  • Persone Fisiche: non solo i proprietari di immobili, ma anche gli esercenti di arti e professioni, così come i nudi proprietari di immobili.
  • Titolari di Diritti Reali di Godimento: chi possiede un diritto reale di godimento, come l’usufrutto, l’uso, l’abitazione o la superficie, può beneficiare dell’Ecobonus.
  • Contribuenti con Reddito d’Impresa: questa categoria include sia persone fisiche che società di persone e società di capitali. Tuttavia, i titolari di reddito d’impresa possono fruire della detrazione solo per i fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio della loro attività imprenditoriale.
  • Locatari (Affittuari) o Comodatari: chi affitta o usufruisce di un immobile in comodato d’uso può beneficiare dell’Ecobonus.
  • Enti Pubblici e Privati Senza Attività Commerciale: enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
  • Associazioni tra Professionisti: le associazioni tra professionisti possono usufruire dell’Ecobonus per i lavori di riqualificazione energetica.
  • Istituti Autonomi per le Case Popolari e Cooperative di Abitazione a Proprietà Indivisa.

Conto Termico 2023: cos’è e a chi spetta nel 2023

Detrazioni fotovoltaico

Nel 2023, il Conto Termico 2.0 rappresenta un altro alleato prezioso per coloro che desiderano migliorare l’efficienza energetica dei propri edifici e sistemi termici. 

Questo programma offre incentivi che possono coprire fino al 65% delle spese sostenute per interventi che rispettano i requisiti tecnico-amministrativi stabiliti dal Decreto Conto Termico (DM 16 febbraio 2016). 

Il GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, come già anticipato, è l’ente responsabile della gestione di tutto il processo, garantendo che tutti i soggetti interessati possano accedere in modo trasparente ed efficace agli incentivi del Conto Termico.

Chi può beneficiare del Conto Termico 2.0?

Ecco i principali soggetti ammissibili:

  • Pubbliche Amministrazioni: Questo include enti come gli ex Istituti Autonomi per le Case Popolari (IACP), cooperative edilizie, consorzi, società a patrimonio pubblico e cooperative sociali registrate negli albi.
  • Privati e Imprese: Ci concentriamo principalmente su queste categorie.

Tra i privati, sono ammissibili:

  • Proprietari di immobili
  • Affittuari o titolari di altri diritti reali o personali di godimento, previa autorizzazione del proprietario.

Gli interventi agevolati dal Conto Termico 2.0

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore (aerotermiche, geotermiche o idrotermiche) fino a 2.000 kW.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione con generatori a biomassa (stufe, termo-camini o caldaie) fino a 2.000 kW.
  • Installazione di collettori solari termici fino a 2.500 mq.
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione con nuovi sistemi ibridi (caldaie a condensazione + pompa di calore), una novità introdotta con il Conto Termico 2.0.
  • È importante notare che interventi come la coibentazione dell’involucro e la sostituzione degli infissi sono incentivabili solo per le pubbliche amministrazioni (PA).

Incentivi Regionali per Impianti Fotovoltaici e Sistemi di Accumulo in Friuli Venezia Giulia e Basilicata

Le regioni italiane di Friuli Venezia Giulia e Basilicata offrono incentivi per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo di energia elettrica. Queste iniziative sono mirate a promuovere l’uso di fonti energetiche rinnovabili e l’efficienza energetica nelle unità residenziali.

Friuli Venezia Giulia

Sono concessi incentivi a fondo perduto fino al 40% del costo totale dell’intervento, con limiti specifici per diversi tipi di impianti. Ad esempio, per impianti fotovoltaici con una potenza superiore a 800 W, l’incentivo massimo è di 1.200 euro per kW installato, con un limite di 7.200 euro.

il bando è aperto alle persone fisiche residenti in Friuli Venezia Giulia, proprietarie o titolari di diritti reali o personali su unità residenziali. Gli immobili devono avere categorie catastali da A1 a A9 e A11.

La scadenza per presentare domanda è il 15 novembre 2023.

Basilicata

È previsto un contributo a fondo perduto fino a 5.000 euro (IVA inclusa), che può essere elevato fino a 10.000 euro in base a condizioni specifiche.

Possono accedere all’agevolazione le persone fisiche che sono proprietarie di unità immobiliari residenziali non allacciate alla rete del gas in Basilicata. Questi immobili devono essere utilizzati come abitazione principale e devono essere regolarmente censiti al N.C.E.U.

La scadenza per la presentazione delle domande è il 31 dicembre 2023.

Non solo fotovoltaico e sconto in fattura: quando effettui più interventi, accedi a più agevolazioni fiscali

Se stai ipotizzando di effettuare diversi interventi di miglioramento energetico nella tua casa, puoi beneficiare di diverse agevolazioni, a condizione di rispettare alcune regole importanti.

Ecco come funziona: se realizzi più interventi che rientrano in diverse categorie di agevolazioni, hai diritto a ciascuna di queste agevolazioni separatamente, ma ci sono alcune condizioni da considerare.

Prima di tutto, devi assicurarti di tenere una chiara separazione delle spese relative a ciascun intervento. Ad esempio, se stai eseguendo lavori che rientrano nel Superbonus Fotovoltaico e contemporaneamente nella categoria del Bonus Ristrutturazioni, dovrai registrare le spese separatamente per ciascun tipo di intervento.

Inoltre, dovrai seguire le procedure specifiche previste per ciascuna agevolazione. Ogni agevolazione può avere requisiti e documentazione diversa da soddisfare.

Insomma, la buona notizia è che puoi accumulare agevolazioni fiscali quando realizzi più interventi, ma la chiave per farlo con successo è la separazione chiara delle spese e il rispetto delle regole specifiche per ciascuna agevolazione.

Quali sono le principali disposizioni del Decreto Legge n. 11/2023 riguardo allo sconto in fattura e alla cessione del credito?

Lo sconto in fattura e la cessione del credito non sono più disponibili per i lavori non ancora avviati alla data del 17 febbraio 2023.

Quali alternative esistono dopo il blocco dello sconto in fattura per la realizzazione di un impianto fotovoltaico?

Le alternative includono il Superbonus 90%, l’Ecobonus, il Bonus Casa, e il Conto Termico. Inoltre, ci sono incentivi regionali in alcune aree, come Friuli Venezia Giulia e Basilicata.

Quali sono i requisiti per accedere al Superbonus 90% nel 2023?

Gli interventi devono essere avviati a partire dal 1° gennaio 2023, l’immobile deve essere l’abitazione principale, e il reddito del richiedente non deve superare i 15.000 euro.

Chi può beneficiare dell’Ecobonus?

L’Ecobonus è accessibile a una vasta gamma di soggetti, tra cui persone fisiche, titolari di diritti reali di godimento, contribuenti con reddito d’impresa, locatari, enti pubblici e privati senza attività commerciale, associazioni tra professionisti e istituti autonomi per le case popolari e cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Chi può beneficiare del Conto Termico 2.0 nel 2023?

I soggetti ammissibili includono pubbliche amministrazioni, privati, imprese, proprietari di immobili, affittuari o titolari di altri diritti reali o personali di godimento (previa autorizzazione del proprietario), enti pubblici e privati senza attività commerciale, associazioni tra professionisti e istituti autonomi per le case popolari e cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

È possibile accumulare agevolazioni fiscali quando si effettuano più interventi di miglioramento energetico?

Sì, è possibile accumulare agevolazioni fiscali quando si effettuano diversi interventi, a condizione di rispettare regole specifiche e tenere una chiara separazione delle spese relative a ciascun intervento.

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