Il rendimento della caldaia a condensazione è il concetto su cui tecnici e installatori fanno maggiormente leva, quando vengono consultati per una richiesta di sostitutizione della cara vecchia caldaia tradizionale.
Eppure, sebbene sia uno dei concetti più dibattuti e sfruttati per spingere la vendita delle caldaie, spesso vengono veicolate alcune inesattezze, che generano una comprensione parziale e poco funzionale in vista di un acquisto informato e consapevole.
Questo articolo è pensato proprio nell’ottica di fare chiarezza sul concetto di rendimento delle caldaie a condensazione.
Nei paragrafi che seguono, infatti, scopriremo insieme perchè la caldaia a condensazione offre un rendimento migliore rispetto alle caldaie tradizionali.
Successivamente spiegheremo con la massima semplicità che cos’è il rendimento della caldaia a condensazione.
Visto che spesso il concetto viene confuso e sovrapposto a quello di efficienza, un paragrafo sarà dedicato a un breve approfondimento dell’argomento.
Alla fine di ogni pargrafo, trovi una brevissima sintesi: ti sarà utile, in caso tu abbia poco tempo da dedicare alla lettura approfondita dell’intero articolo.
Rendimento: caldaia tradizionale vs caldaia a condensazione
La caldaia a condensazione garantisce un rendimento maggiore rispetto alla caldaia tradizionale, poichè sfrutta il calore latente dai fumi di combusione, che la caldaia tradizionale rilascia nell’ambiente, attraverso i tubi di scarico.
Come funziona la caldaia a condensazione?
Un combustibile (gas, GPL, ma anche gasolio) brucia e genera calore per scaldare l’acqua all’interno della caldaia.
Attraverso uno scambiatore, il calore dell’acqua contenuta nel circuito primario, passa all’acqua del circuito di riscaldamento: sarà lei a generare calore per la tua acqua sanitaria e per il riscaldamento dei tuoi ambienti domestici.
I fumi di scarico che si generano da questa combusione, però, a differenza di quanto accade con una caldaia tradizionale, non vengono espulsi nell’ambiente: visto che sarebbero espulsi ad una temperatura elevata e ancora capace di generare energia, la caldaia a condensazione recupera il loro calore, convogliandoli attraverso un altro scambiatore di calore.
Attraverso questo scambio termico, la temperatura dei fumi di combusione scende al di sotto del punto di condensazione.
I gas di scarico, raffredati in questo modo, liberano calore latente, passandolo all’acqua del circuito primario.
Questo processo genera una condensa acida, che deve essere espulsa attraverso un sistema di scarico ad hoc, generalmente convogliato verso il sistema fognario.
Il rendimento delle caldaie a condensazione è decisamente superiore
Grazie alla sua capacità di sfruttare il calore latente, la caldaia a condensazione offre un elevato rendimento energetico e una maggiore efficienza rispetto alle caldaie tradizionali.
Per darti un’idea più precisa, considera che le caldaie tradizionali a gas raggiungono un rendimento del 70-80%, mentre quelle tradizonali a gasolio offrono un rendimento del 60-70%.
Una caldaia a condensazione, invece, raggiunge un rendimento dal 90 al 98%.
In sinstesi: la caldaia a condensazione supera in rendimento la caldaia tradizionale grazie al recupero del calore latente dai fumi di combustione, che altrimenti verrebbe disperso nell'ambiente. Funziona bruciando un combustibile, come gas o gasolio, generando calore che viene trasferito attraverso uno scambiatore d'acqua. I fumi, invece di essere espulsi, passano attraverso un secondo scambiatore, raffreddando al di sotto del punto di condensazione e liberando calore latente. Questo processo permette alle caldaie a condensazione di raggiungere un rendimento del 90-98%, superiore alle tradizionali (70-80% per gas, 60-70% per gasolio).
Che cosa sono rendimento ed efficienza della caldaia a condensazione?
Rendimento ed efficienza della caldaia a condensazione sono due concetti correlati, ma diversi.
Visto che si fa spesso confusione tra questi due termini, nei seguenti paragrafi vediamo bene di cosa si tratta.
Rendimento della caldaia a condensazione
Cosa intendiamo, quando diciamo che la caldaia ha un rendimento del 95%?
Questa percentuale indica esattamente il rendimento della caldaia a condensazione, cioè la quantità di calore utile generato dalla caldaia rispetto alla quantità di energia generata dal combustibile impiegato.
Se vogliamo esprimerlo in maniera sinstetica, con una formula matematica, diremo che il rendimento della caldaia a condensazione è il rapporto tra il calore utile generato e il calore totale.
Se, quindi, dico che la caldaia a condensazione ha un rendimento del 95%, sto semplicemente dicendo che quella caldaia ha la capacità di trasformare il 95% del combustibile in calore.
Differenza tra rendimento di combustione e rendimento termico
Per provare a spiegare questi due concetti in maniera non troppo tecnica, possiamo immaginare il Rendimento di Combustione un po’ come il parametro che misura la “salute” della caldaia, osservando la temperatura dei fumi, l’aria comburente, l’ossigeno, il monossido di carbonio e l’indice di fumosità.
Dall’altro lato, abbiamo il Rendimento Termico, che si assicura che ogni unità di calore prodotta durante la combustione vada effettivamente a riscaldare la tua casa. Rigurada l’efficacia con cui la caldaia trasforma il calore in reale comfort.
Insomma, il rendimento di combustione assicura che la tua caldaia sia in forma, mentre il rendimento termico si assicura che ogni sforzo (o unità di calore) sia trasformato in vera e propria comodità nella tua casa.
Un lavoro di squadra che fa la differenza in termini di performance generali della caldaia a condensazione.
Cos’è l’efficienza della caldaia?
Spesso utilizzato come sinonimo del rendimento, il concetto di efficienza, risulta più completo ed idoneo a comprendere la qualità delle prestazioni della caldaia.
Con il termine “efficienza”, si indica, infatti, l’efficacia con cui la caldaia trasforma l’energia in calore.
L’efficienza massima teorica della caldaia a condensazione è legata al potere calorifico del combustibile impiegato, cioè l’energia contenuta nel combustibile.
Sebbene si dica spesso che una caldaia possa raggiungere un’efficienza di olte il 100%, la realtà è che il rendimento massimo teorico di una caldaia a condensazione non supera mail il 98%.
Se spesso i termini vengono confusi dipende dal fatto che il l’efficienza è un termine ombrello, che indica il rendimento della caldaia, ed è influenzato da altre importanti variabili, che vanno oltre il semplice rendimento termico e hanno un peso sulla capacità della caldaia di generare la giusta quantità di calore, garantendoti acqua calda sanitaria e un ambiente caldo e confortevole.
Quali sono i fattori che impattano sull’efficienza della caldaia?
L’efficienza della caldaia a condensazione è influenzata da tutta una serie di variabili, spesso anche esterne alla caldaia stessa.
La qualità del combustibile impiegato ha impatto sull’efficienza della caldaia a condensazione
Ad esempio, gas metano e gasolio hanno temperature di condensazione differenti, legate al diverso calore latente dei loro fumi di combustione.
Il calore latente, cioè l’energia termica rilasciata o assorbita durante un cambio di fase, è significativamente superiore nel gas metano rispetto al gasolio.
Il gas metano, con il suo calore latente pari all’11%, produce fumi di scarico contenenti una percentuale maggiore di vapore acqueo rispetto al gasolio, il cui calore latente si ferma al 6%. Questa differenza si riflette nella temperatura di condensazione, poiché il passaggio del vapore acqueo alla forma liquida avviene a una temperatura più elevata per il gas metano.
In termini pratici, questo significa che una caldaia a condensazione alimentata a metano è in grado di recuperare quasi il doppio del calore rispetto a una caldaia a gasolio, considerando condizioni simili. Questo aumento notevole nel recupero di calore latente svolge un ruolo chiave nell’efficienza globale della caldaia a condensazione a gas metano
Anche il corretto dimensionamento della caldaia ha impatto sull’efficienza complessiva
Per assicurarti la massima efficienza della caldaia a condensazione, è bene che la potenza scelta sia adeguata al fabbisogno di calore della tua abitazione.
Puoi calcolare il fabbisogno energetico della tua abitazione con una semplice formula matematica, che tiene conto del volume del tuo appartamento e del fabbisogno di calore specifico, un parametro che indica quanto calore serve per mantenere una determinata area a una temperatura confortevole.
Questo valore è convenzionalmente fissato a 0,05 kW/m3, ma varia in base alle condizioni dell’abitazione: ad esempio, se l’appartamento è più vecchio sale a 0,008 o anche a 0,013 kW/m3, per appartamenti molto vecchi, mentre si abbassa a o,o3 kW/m3, se bisogna scaldare un ambiente con un buon isolamento termico.
La formula per calcolare approssimativamente il fabbisogno energetico della tua abitazione è la seguente:
Fabbisogno Totale=Volume Appartamento×Fabbisogno di Calore Specifico
Ovviamente questo calcolo non esprime la potenza della caldaia in caso tu avessi bisogno anche di acqua calda sanitaria: stiamo parlando del calore necessario per scaldare le stanze del tuo appartamento.
Consiglio: si tratta di una stima molto approssimativa da non prendere alla lettera.
Utilizzala per iniziare a farti un’idea generale della potenza che potrebbe occorrerti, ma ricorda che la scelta più saggia è consultare un professionista per richiedere un calcolo più preciso e accurato.
Un buon isolamento termico della tua abitazione garantisce la massima efficienza dalla caldaia
Un adeguato isolamento termico dell’abitazione svolge un ruolo cruciale nel garantire la massima efficienza del sistema di riscaldamento.
Questo perché riduce le perdite di calore attraverso le pareti, il tetto, il pavimento e le finestre dell’edificio. In pratica, una volta prodotto il calore dalla caldaia, viene trattenuto all’interno degli ambienti da riscaldare mantenendo la temperatura desiderata.
Inoltre, un’efficace coibentazione riduce il carico termico complessivo sull’impianto di riscaldamento, perché la caldaia deve lavorare meno per compensare le perdite di calore, riducendo quindi la richiesta complessiva di energia e contribuendo a una maggiore efficienza energetica.
Ciò significa che la caldaia può funzionare in modo più regolare e efficiente, evitando oscillazioni e picchi di consumo energetico.
In edifici ben isolati, è possibile mantenere temperature confortevoli anche con temperature di mandata più basse dalla caldaia. Le caldaie a condensazione, ad esempio, operano in modo più efficiente a basse temperature, sfruttando al meglio la condensazione del vapore acqueo nei fumi di scarico, come i sistemi di riscaldamento radiante.
Non trascurare la manutenzione della tua caldaia a condensazione, per assicurarti la sua efficienza nel tempo
Effettuare la manutenzione ordinaria, in base alle disposizioni indicate sul libretto della caldaia (di solito è annuale), ti permette di preservare l’efficacia della garanzia della caldaia.
I controlli obbligatori, invece, sono previsti ogni due anni per le caldaie di potenza inferiore a 100 kW, mentre per gli altri tipi di caldai i controlli sono annuali.
Ricorda sempre di rispettare le scadenze previste per la manutenzione della tua caldaia a condensazione, per evitare multe e per garantirti il massimo della sicurezza e d’efficienza.
In sintesi: il rendimento della caldaia a condensazione, indicato in percentuale come 90-98%, rappresenta l’efficienza nella trasformazione dell’energia del combustibile in calore utile. L’efficienza, termine più ampio, riflette la capacità della caldaia di convertire l’energia in calore e può superare il 100% in termini teorici. Fattori come la qualità del combustibile e il corretto dimensionamento influenzano l’efficienza. Un buon isolamento termico contribuisce all’efficienza, riducendo la dispersione di calore. La manutenzione regolare è essenziale per garantire l’efficienza nel tempo, con controlli annuali e revisioni obbligatorie ogni due anni per alcune caldaie.
Rendimento della caldaia a condensazione e risparmio in bolletta
Da qualche parte potresti leggere che con la caldaia a condensazione puoi risparmiare fino a 500 € di gas all’anno.
Si tratta di un dato molto ottimistico, che ti invitiamo a prendere con le pinze, poiché sono tante la variabili in gioco.
Come abbiamo visto, rendimento ed efficienza sono legati, oltre che alle caratteristiche specifiche della caldaia, ad altri fattori, che possono essere anche esterni.
Di conseguenza, diventa impossibile fornirti una stima precisa del risparmio che otterrai dall’installazione di una caldaia a condensazione.
Volendo, però, darti un’idea più obiettiva del potenziale risparmio che otterrai in bolletta, potremmo dire che con la tua caldaia, otterrai un rispamio che oscilla tra i 150 e i 300 € l’anno, in base al tipo di riscaldamento che hai in casa e in base alle caratteristiche della tua abitazione.
Come abbiamo visto corretto dimensionamento della caldaia e buon isolamento termico degli ambienti domestici, favoriscono una maggiore efficienza: se, quindi, la tua casa dispone di un buon isolamento termico e le tue abitudini di consumo sono già orientate verso una filosofia di sostenibilità e risparmio energetico, potresti ottenere un risparmio maggiore.
Ricorda che la caldaia a condensazione è pensata per funzionare egregiamente abbinata a impianti di riscaldamento che sfruttano le basse temperature, come quelli a pannelli radianti: in altre parole, se in casa hai i classici termosifoni in ghisa, pensati in un’ottica di robustezza e durabilita e non di risparmio energetico, avrai bisogno di più calore e di un maggiore impiego di combustibile per garantirti un ambiente caldo e confortevole.
In sinstesi: il risparmio annuale con una caldaia a condensazione varia notevolmente e dipende da molteplici fattori, compresi il tipo di riscaldamento, l'isolamento termico e le abitudini di consumo. Stime più realistiche indicano un risparmio che oscilla tra 150 e 300 € all'anno. Tuttavia, dati ottimistici che menzionano risparmi fino a 500 € devono essere considerati con cautela, poiché la situazione è altamente variabile. L'efficacia del sistema dipende anche da un isolamento termico adeguato e pratiche di consumo sostenibili.
Qual è la differenza tra il rendimento di una caldaia a condensazione e una tradizionale?
La caldaia a condensazione offre un rendimento superiore rispetto a una caldaia tradizionale grazie al recupero del calore latente presente nei fumi di combustione. Mentre le caldaie tradizionali rilasciano questo calore nell’ambiente, le caldaie a condensazione lo recuperano, portando il loro rendimento oltre il 100%.
Cosa sono il rendimento e l’efficienza di una caldaia a condensazione?
Il rendimento di una caldaia a condensazione indica la percentuale di calore utile generato rispetto alla quantità di energia del combustibile. L’efficienza, spesso confusa con il rendimento, si riferisce all’efficacia con cui la caldaia trasforma l’energia in calore. Mentre il rendimento massimo teorico di una caldaia a condensazione non supera mai il 98%, l’efficienza può essere influenzata da variabili che vanno oltre il rendimento termico.
Come l’isolamento termico influisce sulla caldaia a condensazione?
Un buon isolamento termico riduce le perdite di calore attraverso pareti, tetto, pavimento e finestre, contribuendo alla massima efficienza del sistema di riscaldamento, inclusa la caldaia. L’isolamento termico riduce il carico termico sull’impianto, permettendo alla caldaia di operare in modo più efficiente e contribuendo a un maggiore risparmio energetico.
Quanto si può risparmiare sulla bolletta con una caldaia a condensazione?
Il risparmio sulla bolletta con una caldaia a condensazione può variare da 150 a 300 € all’anno, a seconda delle caratteristiche dell’abitazione e delle abitudini di consumo. Fattori come il tipo di riscaldamento e l’isolamento termico influenzano il livello di risparmio. Se la casa ha un buon isolamento e abitudini sostenibili, il risparmio può essere maggiore.