Generalmente si pensa che basti installare un impianto fotovoltaico a casa per ottenere immediatamente tutti quei benefici tanto decantati, risparmio sulle bollette, in primis.
In realtà, questo risparmio energetico passa attraverso l’interiorizzazione di alcuni concetti fondamentali, tra cui la comprensione di come funzioni un impianto, il suo corretto dimensionamento, le norme e le abitudini che quotidianamente consentono all’impianto di funzionare al massimo della sua efficienza, consentendo di attingere il meno possibile dalla rete elettrica nazionale.
Moltissimi consumatori sono spinti sempre più verso le tecnologie messe al servizio delle energie rinnovabili, con l’idea che, una volta installato l’impianto fotovoltaico a casa, le bollette magicamente si dimezzeranno e l’investimento iniziale sarà recuperato in men che non si dica.
Nei fatti la questione diventa un pochino più complessa, perché entrano in gioco tutta una serie di fattori che potremmo considerare “esterni”, come ad esempio l’esposizione, più o meno a sud o la quantità di luce disponibile.
Cosa troverai in questo articolo
Se leggendo queste prime righe hai individuato uno o più dubbi che ti attanagliano, sappi che nei paragrafi che seguono troverai un mini corso base intensivo pensato proprio per chi, come te, sta pensando di installare un impianto fotovoltaico a casa, ma non sa da dove cominciare.
Partiremo tratteggiando in maniera sintetica i vantaggi e le caratteristiche di un impianto fotovoltaico, di come viene prodotta l’elettricità e di come si “muove”, una volta che è stata prodotta.
Successivamente parleremo dei concetti di dimensionamento dell’impianto e risparmio energetico, poi ti daremo qualche informazione generale sui costi e sul risparmio che puoi aspettarti dal tuo impianto fotovoltaico.
In questo modo, avrai a disposizione le nozioni fondamentali per approcciarti all’argomento e saprai meglio cosa ti interessa approfondire, per passare al livello avanzato.
Buona lettura.
Installare un impianto fotovoltaico a casa: quali sono i vantaggi?
Adottare abitudini più eco-consapevoli, ma anche compiere una scelta economica lungimirante: questo è, in sintesi, il vantaggio di passare al fotovoltaico.
Decidere di installare un impianto fotovoltaico a casa significa, in primo luogo, alimentare un nuovo senso di responsabilità e consapevolezza ambientale, scegliendo di fare azioni concrete e tangibili per un futuro più sostenibile.
Se ci pensi, ogni kWh prodotto dai pannelli fotovoltaici è un kWh sottratto alle centrali alimentate da combustibili fossili. E se non fosse sufficiente l’enorme vantaggio ambientale, considera anche che questa energia, oltre ad essere inesauribile e rinnovabile, non è soggetta, come i combustibili fossili, a fluttuazioni di prezzo o a instabilità geopolotiche, come quelle a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina.
Come vedremo nel paragrafo dedicato al risparmio, l’installazione di un impianto fotovoltaico si traduce in un risparmio tangibile sulle bollette elettriche: l’autoproduzione di energia, di fatto, copre una parte significativa del fabbisogno domestico, abbattendo i costi di consumo e garantendo una maggiore indipendenza dai fluttuanti prezzi dell’energia tradizionale.
Inoltre, gli impianti fotovoltaici, come potrai approfondire nel paragrafo dedicato, godono di incentivi statali che ne ammortizzano il costo iniziale, rendendoli accessibili a un’ampia fascia di utenti: oggi, usufruendo dei bonus dedicati, puoi installare un impianto fotovoltaico riuscendo a vedere un ritorno dell’investimento nel giro di pochi anni.
Insomma, i vantaggi dell’installazione di un impianto fotovoltaico domestico sono innumerevoli.
Questa guida vuole aiutarti a entrare nell’affascinante mondo dell’energia solare con tutte le conoscenze necessarie per una scelta davvero conspevole e informata.
Impianto fotovoltaico a casa: cos’è e come funziona l’energia solare?
Un impianto fotovoltaico è costituito da più pannelli fotovoltaici che, collegati in serie o in parallelo, a partire dall’energia solare producono corrente elettrica da utilizzare per soddisfare i fabbisogni energetici dell’abitazione.
Come funziona un pannello fotovoltaico
“Ma come viene prodotta l’energia elettrica a partire dal sole?”
L’effetto fotovoltaico è il cuore pulsante dei pannelli fotovoltaici, che trasformano la luce solare in energia.
I moduli fotovoltaici sono costituiti da speciali celle di silicio, un materiale semiconduttore arricchito con tracce di boro, alluminio, arsenico, fosforo e antimonio. Quindi, niente silicio puro, ma una combinazione intelligente che dà vita all’effetto fotovoltaico, aprendo le porte a un futuro più sostenibile.
L’energia solare si trasforma in elettricità proprio grazie ai semiconduttori: quando il fotone li incontra, viene assorbito, creando una coppia di cariche elettriche, una negativa (un elettrone) e una positiva (una lacuna).
A questo punto, le impurità nel silicio (boro, alluminio, arsenico, fosforo e antimonio, menzionati poco fa) entrano in gioco, creando uno strato N (negativo) e uno strato P (positivo).
La magia avviene nella giunzione P-N, dove si forma un campo elettrico forte.
Quando il sole fa il suo ingresso, i fotoni illuminano la cella e le cariche positive e negative iniziano a separarsi. A questo punto, solo i fotoni con l’energia giusta sono impiegati per la produzione di energie e questa quantità dipende dal tipo di pannello e cella solare, ma anche dalla corretta installazione dei pannelli solari.
Vari tipi di pannelli fotovoltaici per casa
Nel corso degli anni, la tecnologia ha davvero fatto passi da gigante nell’implementare l’efficienza degli impianti fotovoltaici domestici: oggi esistono diverse tipologie di pannelli, in grado di adattarsi a diverse esigenze, sia in termini di spazio disponibile, sia in termini di efficienza energetica in relazione alla quantità di luce solare disponibile.
Pensa, ad esempio, a chi vive in località caratterizzate da lunghi periodi di pioggia, nebbia e cielo grigio per buona parte dell’autunno o dell’inverno!
Esistono, in realtà, soluzioni che consentono l’installazione di un efficiente impianto fotovoltaico a casa anche in questi casi.
In base al tipo di materiale semiconduttore di cui sono fatti, si distinguono tre tipologie di pannelli solari: pannelli a fim sottile, policristallini e monocristallini.
Sono scritti in ordine crescente di prezzo: i più economici e utilizzati sono i pannelli a film sottili, realizzati in silicio amorfo, mentre i pannelli monocristallini, con una maggiore resa in condizioni di minore intensità solare, sono i più costosi sul mercato.
I policristallini, invece, si adattano alle condizioni di forte intensità solare: costano un po’ meno dei pannelli monocristallini, perché hanno un costo di produzione più basso, ma si adattano egregiamente a situazioni caratterizzate da un’ottima esposizione solare in località baciate dal sole per gran parte del giorno.
La ricerca sta anche mettendo a punto dei moduli fotovoltaici organici, ancora in fase di sperimentazione: ne parliamo approfonditamente in questo articolo dedicato al fotovoltaico organico.
Fotovoltaico: da casa alla rete elettrica. Il ruolo dell’inverter
Finora si è parlato di pannelli solari, ma manca ancora un tassello per completare il quadro: l’inverter.
Si potrebbe dire che dall’inverter dipende la possibilità di fruire concretamente dell’energia elettrica prodotta.
I pannelli solari, infatti, producono corrente elettrica continua.
E qui entra in gioco il nostro inverter, che converte questa Corrente Continua (CC) in Corrente Alternata (CA), cioè il tipo di corrente elettrica utilizzata comunemente negli elettrodomestici domestici.
Oltre a questo, l’inverter regola la tensione e la frequenza della corrente in uscita in modo da essere compatibile con la rete elettrica domestica. Ciò assicura che l’elettricità prodotta sia adatta per alimentare gli apparecchi elettronici standard.
Un’altra funziona dell’inverter è quella di monitorare costantemente le condizioni del sistema solare e di intervenire in caso di anomalie o picchi improvvisi di energia, per garantire la sicurezza del sistema e la protezione degli apparecchi collegati.
Stiamo sempre parlando di corrente elettrica: la prudenza non è mai troppa!
Nel caso in cui la produzione di energia solare superi il consumo domestico, l’inverter facilita la connessione all’elettricità di rete. Così, l’energia in eccesso può essere immessa nella rete, consentendo all’utente di condividere o vendere l’eccesso di produzione.
Ma quindi dove finisce l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico per casa?
Funziona così: l’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico viene utilizzata, in primis, dal tuo appartamento.
Se l’energia prodotta dal tuo impianto non soddisfa appieno i tuoi consumi e durante le ore serali, attingi dalla rete elettrica, pagando il quantitativo di elettricità consumato sulle bollette, come hai sempre fatto.
Per questo, anche se installi un impianto fotovoltaico, resti collegato alla rete elettrica nazionale, pagando sempre e comunque gli oneri di sistema: senza il collegamento alla rete elettrica, nelle ore serali o in assenza di sole, resteresti senza energia elettrica.
Se produci più energia di quella che consumi o se la produci quando non riesci ad utilizzarla, il surplus energetico finisce nella rete elettrica o in una batteria di accumulo: tutto dipende dal tipo di impianto che decidi di installare a casa tua.
Le 3 tipologie di impianto fotovaltico per la tua casa
In una guida sull’impianto fotovoltaico per la casa, che voglia essere completa ed esaustiva, non può mancare una breve classificazione dei tipi di impianto disponibili. Ti forniremo, di seguito, una spiegazione su ciascuna delle tre tipologie principali, ognuna con caratteristiche e vocazioni ben definite, che rappresentano tre differenti risposti alle diverse esigenze energetiche, adattandosi a contesti e stili di vita differenti.
Impianto fotovolatico a casa: Grid-Connected
A dispetto del nome, che può far apparire le cose più complicate di ciò che sono, il sistema grid connected è semplicemente un impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica nazionale.
L’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici viene immessa direttamente nel flusso della rete, alimentando l’abitazione e compensando i consumi. Il surplus energetico, ossia l’energia prodotta e non immediatamente utilizzata, viene immessa in rete e remunerato dal gestore, trasformandosi in un concreto vantaggio economico. Vedremo meglio come funziona nel paragrafo dedicato allo Scambio sul Posto.
Nel caso dell’impianto grid connected, installazione e manutenzione sono agevoli, non richiedendo l’ausilio di batterie, poiché la rete si comporta come un sistema di accumulo virtuale.
Si tratta della soluzione ideale per abitazioni con un consumo energetico costante e permette di sfruttare al massimo l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici.
Se sei alla ricerca di una soluzione davvero smart e poco impegnativa dal punto di vista economico, leggi anche il nostro articolo dedicato alla ringhiera fotovoltaica.
Impianto fotovoltaico Stand-Alone: il massimo dell’indipendenza energetica
Il sistema stand-alone rappresenta la scelta ideale, se desideri un impianto fotovoltaico che garantisca la massima autonomia e indipendenza energetica alla tua casa.
In questo caso, a differenza del precedente, sei completamente sconnesso dalla rete elettrica nazionale: come suggerisce il nome, sei “isolato”, o meglio, il tuo impianto si comporta come un’isola energetica, producendo e stoccando l’energia in batterie per un utilizzo successivo.
Non è una soluzione di facile gestione, soprattutto perché richiede un importanete investimento in un sistema di accumulo adeguato, ma si rivela l’opzione migliore se vuoi rendere autonoma e sostenibile un’abitazione situata in una zona remota, come ad esempio una baita in montagna.
L’impianto fotovoltaico ibrido: la soluzione per chi pensa che la virtù sia nel mezzo
In questo caso, l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici viene immessa in rete, mentre l’eccesso viene stoccato in batterie per essere utilizzato in caso di necessità.
In altre parole, questo impianto fotovoltaico coniuga i vantaggi dell’impianto fotovoltaico connesso alla rete e di quello autonomo, offrendo il massimo in termini di flessibilità, poiché puoi utilizzare l’energia solare per alimentare la propria abitazione, vendere l’eccesso in rete e disporre di una riserva energetica per sopperire ai cali di produzione o a eventuali black out.
Si tratta della soluzione più completa ed efficiente, che presenta lo svantaggio di richiedere un investimento più importante.
Scegliere l’impianto fotovoltaico su misura per la propria casa: una decisione consapevole
Come avrai capito, quando si tratta di un impianto fotovoltaico per la propria casa, fare la scelta giusta non è facile come scegliere una bevanda al ristorante.
Si tratta, infatti, di ponderare molteplici variabili: il fabbisogno energetico, disponibilità di rete elettrica, budget disponibile e stile di vita sono solo alcuni fattori da cui partire per individuare la soluzione più adatta.
Il consiglio più spassionato che possiamo darti è quello di affidarti alla consulenza di un esperto del settore, che saprà analizzare le esigenze specifiche e consigliare il sistema in grado di garantire la massima efficienza, autonomia e risparmio.
Dove finisce il surplus energetico prodotto dall’impianto fotovoltaico di casa tua
Abbiamo parlato di pannelli, inverter e tipologie di impianto fotovoltaico per la tua casa. Abbiamo già visto che quando il tuo impianto fotovoltaico è collegato alla rete elettrica, questa funziona come un sistema di accumulo virtuale. In questa sezione, approfondiremo questo concetto, parlando di Scambio sul Posto, Ritiro Dedicato e di batterie di accumulo: 3 modi, insomma, per sfruttare al massimo tutta l’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico.
Lo scambio sul posto
Quando installi un impianto fotovoltaico, il tuo impianto elettrico viene dotato di un contatore bidirezionale, che misura sia l’energia fornita dalla rete, che quella presa.
L’energia prodotta in surplus va a costituire una sorta di credito, che consente di prelevare altra energia dalla rete, in caso di necessità.
Questo processo, molto simile ad un salvadanaio di elettricità, in cui ti dò energia oggi per ricevere altra energia domani, si chiama “Scambio sul posto” ed è gestito dal GSE.
In pratica, la cosa più conveniente da fare, quando è stato installato un impianto fotovoltaico a casa, è quella di utilizzare la corrente elettrica nel momento in cui è generata, ossia durante le ore di luce solare.
Il ritiro dedicato
In alternativa allo scambio sul posto, il Ritiro dedicato consente di vendere letteralmente l’energia prodotta in più al GSE, che la paga al prezzo di mercato.
Il surplus di energia elettrica può essere stoccato in batterie di accumulo
Puoi dotare il tuo impianto fotovoltaico a casa di batterie di accumulo, che raccolgono e conservano l’energia elettrica, allo scopo di utilizzarla in seguito, in assenza di luce solare.
In questo modo, consentono di aumentare l’indipendenza dalla rete elettrica, poiché avendo energia sempre disponibile, riducono l’esigenza di dover attingere alla rete per soddisfare i bisogni energetici dell’abitazione.
Si rivelano utili anche per far fronte a situazioni di emergenza in caso di blackout o interruzione della corrente.
A fronte di questi vantaggi, va considerato che dotare l’impianto fotovoltaico di batterie di accumulo aumenta notevolmente il costo dell’investimento iniziale.
Se vuoi approfondire, non perderti questo articolo dedicato alle batterie di accumulo per fotovoltaico, parliamo delle loro dimensioni, delle tipologie e dei costi.
Le variabili considerare nell’installazione di un impianto fotovoltaico a casa
Si può installare un impianto fotovoltaico in ogni luogo, ottenendo sempre il massimo dell’efficienza energetica?
In linea teorica, grazie alle continue innovazioni tecnologiche, oggi è possibile ottenere una buona efficienza energetica in quasi ogni circostanza. Tuttavia, vi sono alcune importanti variabili da considerare accuratamente, quando si decide di installare un impanto fotovoltaico a casa.
Prima cosa: per la massima efficienza del tuo impianto fotovoltaico a casa, è importante che sia correttamente dimensionato
Come avrai già capito, se sei arrivato fin qui, la cosa fondamentale per ottenere un risparmio, sia economico che ambientale, è avere un impianto fotovoltaico abbastanza potente da permettere di utilizzare il minor quantitativo di energia elettrica dalla rete.
In altre parole, devi capire di che impianto hai bisogno.
Per cominciare, puoi leggere questo articolo, dove trovi un interessante approfondimento sulle tabelle di irraggiamento solare per fotovoltaico e il suggerimento di alcuni tools utili per calcolare il rendimento del tuo impianto.
Per farlo, può esserti utile verificare sulle bollette elettriche il tuo consumo effettivo di elettricità.
Considera, ad esempio, che la produzione di un impianto fotovoltaico da 3 kW è di circa 3500-4500 kWh all’anno. Anche in questo caso, il range di produzione dell’energia elettrica cambia in base alla posizione geografica, all’esposizione e agli altri fattori già menzionati.
Questo quantitativo di energia copre il fabbisogno di una famiglia di 3-4 persone, che non ha esigenze particolarmente dispendiose in termini energetici, come, ad esempio, quella di caricare un veicolo elettrico.
L’orientamento e l’inclinazione del tetto
L’esposizione del tetto ai raggi solari gioca un ruolo cruciale nella produzione di energia. I pannelli fotovoltaici dovrebbero essere installati su una superficie orientata verso sud, preferibilmente con un’inclinazione tra i 30° e i 45 gradi. Questo garantisce il massimo assorbimento della luce solare durante le ore di maggiore irraggiamento.
Da non sottovalutare è la presenza di ombreggiature causate da alberi, edifici vicini o elementi architettonici del tetto stesso, poiché ombre parziali o totali possono ridurre significativamente la produzione di energia.
Fotovoltaico casa: conviene? Parliamo dei costi
Di seguito trovi ben 5 opzioni, che coprono idealmente gran parte delle esigenze energetiche e le possibilità di spesa di tutti i consumatori.
Come sempre, non dimenticare che si tratta di una stima: come vedrai, il range di prezzo è abbastanza ampio, poiché si tratta di costi molti variabili, che dipendono da una moltitudine di fattori, come la tipologia di pannelli scelti, la qualità dei componenti, l’azienda o i marchi a cui ci si affida, la difficoltà dell’installazione.
Quanto costa un impianto fotovoltaico da 2 kW con e senza accumulo
Scegliendo un impianto da 2 kW, con un costo che si aggira tra i 4.000 e i 6.000 euro, puoi coprire circa il 25% del fabbisogno energetico di una famiglia di 4 persone, ottenendo un risparmio significativo in bolletta.
Se desideri massimizzare l’autosufficienza e l’indipendenza dalla rete elettrica, puoi valutare l’integrazione di una batterie di accumulo, che un costo variabile tra i 2.000 e gli 8.000 euro.
Quindi, in totale, un impianto fotovoltaico da 2 kW con batterie di accumulo può avere un costo compreso tra i 6.000€ e i 14.000 euro.
Se desideri approfonire l’argomento, qui trovi un articolo completo dedicato all’impianto fotovoltaico da 2 kW chiavi in mano.
Quanto costa un impianto fotovoltaico da 3 kW con e senza batteria di accumulo
Se, invece, sei orientato verso un impianto da 3 kW, capace di coprire fino al 40% del fabbisogno energetico di una famiglia di 4 persone, dovresti preventivare un costo che può variare tra i 5.500 e gli 8.000 euro.
A questa cifra, puoi aggiungere il costo di una batteria di accumulo, che fa salire i costi a una cifra compresa i 7500 e i 15.000 euro.
Il prezzo di un impianto fotovoltaico da 4 kW con e senza accumulo
Salendo un po’ con il fabbisogno energetico e con i costi, puoi optare per la soluzione dell’impianto fotovoltaico da 4 kW, che riesce a produrre circa la metà dell’energia necessaria per un nucelo familiare di 4 persone. In questo caso, la spesa da ipotizzare si aggira tra i 7.000 e i 10.000 euro, a cui puoi aggiungere il costo di un sistema di accumulo. In questo caso, il tuo investimento rientra tra i 9.000 e i 17.000 – 18.000 euro.
Il costo di un impianto fotovoltaico da 5 kW per la tua casa con e senza batteria di accumulo
Con 5 kW si riescono a soddisfare anche le famiglie più esigenti: pensa che in condizioni ottimali, con questa potenza copri oltre il 65% della richiesta energetica. Immagina che risparmio in bolletta!
Certamente il costo dell’investimento sale ulteriormente: per 5 kW di potenza, la spesa a cui vai incontro rientra tra gli 8.000 e i 12.000 euro. Aggiungendo un sistema di accumulo, il cui costo dipende dalle carattestiche e dalla potenza, il tuo impianto fotovoltaico da 5 kW avrà un costo compresto tra i 10.000 e i 20.000 euro.
Quanto costa un impianto fotovoltaico da 6 kW con o senza sistema di accumulo
Se hai un fabbisogno energetico maggiore, puoi optare per un potente impianto da 6 kW, che copre fino al 70% del fabbisogno energetico di una famiglia composta da 4 persone.
In questo caso, il costo che si aggira tra i 9.000€ e i 13.000€, a cui puoi aggiungere la batteria di accumulo opzionale, che fa lievitare l’investimento a un costo totale compreso tra gli 11.000 e i 20.000 euro.
Risparmia con gli incentivi per l’impianto fotovoltaico a casa 2024
Se tutte queste cifre ti hanno messo un po’ di agitazione, questa sezione ti sarà d’aiuto.
Anche nel 2024, infatti, non mancano bonus e agevolazioni per l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Di seguito, trovi una breve panoramica delle opportunità che hai a disposizione quest’anno, per installare un impianto fotovoltaico ammortizzando notevolmente i costi.
Il Superbonus 70%
In principio, fu il Superbonus 110%, che negli anni si è ridimensionato, offrendo nel 2024 il 70% di detrazione fiscale per le spese sostenute.
Condomini, persone fisiche e organizzazioni no profit possono beneficiare della detrazione sulle spese sostenute per interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione e, naturalmente, installazione di impianti fotovoltaici.
Il Reddito Energetico
Reddito Energetico: un aiuto concreto per le famiglie
Per le famiglie con un ISEE basso, il Reddito Energetico apre le porte al fotovoltaico offrendo un finanziamento fino a 11.000 euro per l’installazione di un impianto. Possono accedere a questa agevolazione contribuenti con un reddito fino a 15.000 euro o contribuenti con un reddito fino a 30.000 euro, con almeno 4 figli.
Bonus Ristrutturazione al 50%
Una detrazione fiscale del 50% per lavori di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria, che possono includere anche l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Il Conto Termico 2024
Non è una detrazione fiscale, ma un contributo a fondo perduto, che rimborsa dei costi di installazione dell’impianto per un importo fino al 65%.
Il Conto Termico 2.0 mette a disposizione ogni anno 900 milioni di euro, di cui 700 sono destinati a privati e imprese. Si tratta di un’agevolazione non soggetta a scadenza.
Consiglio: per essere sempre aggiornato, e districarti tra tante opportunità diverse, consulta il sito dell'Agenzia delle Entrate e quello del GSE.
Quanto risparmi con l’installazione del fotovoltaico a casa
Prima di arrivare al nocciolo della questione, è importante che sia chiaro questo concetto: è difficile fare una stima economica precisa del risparmio in bolletta con l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Come già abbiamo accennato, l’efficienza energetica dipende da tante variabili: oltre alla scelta dei pannelli solari più idonei alle proprie esigenze, subentrano tante variabili legate all’ambiente esterno, come ad esempio la quantità di luce disponibile, la corretta esposizione solare.
Insomma, difficilmente troverai una stima esatta di costi e risparmi, proprio perché il contesto fa tutta la differenza.
Inoltre, una questione non secondaria è quella relativa al giusto tipo di mindset per abbracciare le energie rinnovabili.
Questo perché guardare solo al risparmio in bolletta non porta molto lontano, se prima non si è fatta propria la causa ecologica: se la spinta parte dall’intento di voler contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e del Pianeta, si adottano progressivamente e quasi senza sforzo tutte quelle piccole abitudini quotidiane, che consentono di ottenere un concreto risparmio, sia economico che ambientale.
Quanto ti fa risparmiare un impianto fotovoltaico
Senza batterie di accumulo, l’autoconsumo per un impianto fotovoltaico da 3 kW si aggira intorno al 30%, generando un risparmio di circa 450 euro l’anno (poco meno di 40 euro al mese). La cifra considera sia il risparmio in bolletta, che il credito ottenuto dal meccanismo dello scambio sul posto, di cui ti abbiamo parlato prima: in pratica, immettendo corrente elettrica in rete, ottieni “credito elettrico” da spendere per avere altra corrente.
Questa situazione diventa più vantaggiosa, se decidi di dotarti di batterie di accumulo, che aumentano la tua indipendenza energetica.
Qui trovi un approfondimento sulla produzione mensile di un impianto fotovoltaico.
Come installare un impianto fotovoltaico a casa step by step
Immaginiamo che a questo punto tu ti stia chiedendo come si procede, passo dopo passo, all’installazione di un impianto fotovoltaico.
Te lo spieghiamo di seguito!
Il primo passo è scegliere l’azienda giusta per l’installazione dell’impianto fotovoltaico a casa
Come districarsi tra le numerose aziende di fotovoltaico e scegliere quella giusta per le proprie esigenze?
Innanzitutto, raccogli informazioni e chiedi consigli a chi ha già avuto esperienza in questo campo.
Affidati all’opionione spassionata di amici, parenti o conoscenti che hanno installato un impianto fotovoltaico: le loro testimonianze e i loro suggerimenti saranno preziosi per indirizzarti verso aziende affidabili e competenti.
Successivamente passa alla ricerca online: consulta siti web specializzati, forum e gruppi dedicati all’energia rinnovabile per leggere recensioni e opinioni su diverse aziende: in questo modo potrai scoprire interessanti dettagli e utili confronti che ti aiuteranno a restringere il campo delle scelte.
Una volta individuate alcune aziende potenziali, è fondamentale richiedere preventivi dettagliati per poterli confrontare con attenzione.
In questa fase, il consiglio è quello di non basarti unicamente sul prezzo più basso, ma di valutare con attenzione la qualità dei materiali utilizzati, l’esperienza e la professionalità dell’azienda, la serietà del servizio post-vendita e la chiarezza delle proposte.
Infine, assicurati che l’azienda scelta sia certificata: la certificazione è una garanzia di competenza e rispetto degli standard qualitativi richiesti dal settore.
Il secondo passo è l’analisi preliminare
Abbiamo visto come le variabili da considerare siano diverse e tutte fondamentali. In questa fase, quindi, si valuta la fattibilità dell’installazione, considerando l’esposizione solare, la superficie del tetto, l’inclinazione ottimale, la presenza o meno di ombreggiature.
Questo è un momento decisivo e delicato: si analizza, si valuta, si cercano compromessi o soluzioni a eventuali problematiche. Si valuta, inoltre, anche il budget disponibile, per trovare una soluzione che sia sostenibile anche dal punto di vista economico.
Il secondo passo: progetto e preventivo
Raccolte tutte le informazioni necessarie, si passa all’elaborazione di un progetto dettagliato che definisce la tipologia di impianto, la potenza e il posizionamento dei pannelli.
A questo punto, avrai anche un preventivo per il tuo impianto fotovoltaico a casa, comprensivo di tutti i costi dettagliati.
Ricorda, inoltre, che per procedere con l’installazione è necessario richiedere le autorizzazioni amministrative previste dal Comune e verificare che non vi siano vincoli paesaggistici, che impediscono la messa in posa dei moduli fotovoltaici.
Quali sono i permessi necessari per l’installazione dell’impianto fotovoltaico a casa
Dal 2022, l’installazione di pannelli fotovoltaici e termici su edifici e manufatti esistenti è considerata manutenzione ordinaria e, come tale, non è soggetta ad alcun permesso o autorizzazione paesaggistica, a meno che non si tratti di aree o immobili sottoposti a vincoli specifici.
Quindi, nella maggior parte dei casi è sufficiente una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune per procedere con l’installazione.
Tuttavia, è sempre bene fare attenzione e verificare accuratemente le disposizioni e i regolamenti edilizi del Comune di riferimento.
Oltre alla SCIA, potrebbero essere necessarie altre autorizzazioni in casi specifici, come:
- Autorizzazione paesaggistica: per gli impianti che ricadono in aree o immobili con vincoli paesaggistici.
- Permesso di costruire: per gli impianti che comportano modifiche strutturali all’edificio, come la foratura del tetto.
- Autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio: per gli impianti in zone di interesse archeologico o paesaggistico.
Ora si passa all’installazione dell’impianto fotovoltaico
Gli installatori professionisti vengono a casa tua e, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, provvedono all’installazione del tuo impianto. Successivamente viene effettuato il collegamento alla rete elettrica.
Fase 4: la messa in funzione dell’impianto fotovoltaico
Finalmente l’impianto viene sottoposto a collaudo per verificarne il corretto funzionamento. Il GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) viene informato dell’attivazione dell’impianto e si avvia la procedura per la richiesta degli incentivi previsti, come lo Scambio sul posto, di cui ti abbiamo parlato nei paragrafi precedenti.
Non dimenticare la manutenzione dell’impianto fotovoltaico per la tua casa
Se vuoi essere sicuro di ottenere sempre il massimo dal tuo impianto fotovoltaico, non puoi sottovolutare il monitoraggio dell’impianto fotovoltaico, che ti consente di verificare periodicamente la sua efficienza e il suo rendimento.
Oltre a questo, non dimenticare di tenere puliti i pannelli fotovoltaici: lo sporco e la polvere che si accumulano, oscurano la superficie dei moduli, facendo assorbire meno sole. Questo rende i pannelli meno performanti nel tempo, a discapito del rendimento dell’impianto.
Come puoi monitorare l’efficienza del tuo impianto fotovoltaico a casa
In primo luogo, considera che i moderni inverter non sono solo semplici convertitori di energia, ma veri e propri centri di controllo: dotati di sistemi di monitoraggio integrati, ti forniscono dati in tempo reale sulla produzione di energia, l’autoconsumo e lo scambio con la rete.
Basta uno sguardo al display o un’app dedicata per avere tutto sotto controllo.
Infatti, alcuni produttori di inverter offrono portali web e app dedicate che ti permettono di monitorare il tuo impianto da remoto, comodamente dal divano di casa o dovunque tu sia, attraverso grafici dettagliati e statistiche complete, che ti forniscono moltissime informazioni utili sul impianto.
Infime, esistono sistemi di monitoraggio ancora più precisi, come i data logger e i sistemi completi di monitoraggio, che registrano minuziosamente ogni dato, permettendoti di analizzare ogni singolo pannello e componente del sistema, per un’efficienza senza compromessi.
In questo caso, però, parliamo di modalità di analisi più dettagliate, che richiedono una buona dose di padronanza delle diverse nozioni, relative ai singoli componenti e al loro funzionamento.
Quali sono i benefici di installare un impianto fotovoltaico a casa?
L’installazione di un impianto fotovoltaico offre diversi vantaggi, tra cui il risparmio sulle bollette elettriche, una maggiore indipendenza energetica e contributi alla sostenibilità ambientale.
Come funziona l’effetto fotovoltaico nei pannelli solari?
L’effetto fotovoltaico avviene quando i fotoni solari colpiscono le celle di silicio nei pannelli fotovoltaici, generando una coppia di cariche elettriche opposte. Questo processo crea un campo elettrico che genera corrente elettrica.
Qual è il ruolo dell’inverter in un impianto fotovoltaico?
L’inverter converte la corrente continua prodotta dai pannelli solari in corrente alternata utilizzabile negli elettrodomestici domestici. Regola anche la tensione e la frequenza per garantire la compatibilità con la rete elettrica nazionale.
Cosa succede all’energia prodotta in eccesso da un impianto fotovoltaico?
L’energia prodotta in eccesso può essere immessa nella rete elettrica nazionale, consentendo all’utente di condividere o vendere l’eccesso di produzione. Questo processo è noto come “scambio sul posto”.
Quanto si risparmia in bolletta con un impianto fotovoltaico per casa da 3 kW per una famiglia di 3-4 persone?
Senza batterie di accumulo, l’autoconsumo si aggira intorno al 30%, generando un risparmio di circa 450 euro all’anno. L’installazione di batterie di accumulo può aumentare l’indipendenza energetica della famiglia.