Immissione in rete fotovoltaico: cos’è e come funziona?

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L’immissione in rete del fotovoltaico è quando l’impianto non conserva l’energia in eccesso che produce ma la “cede” alla rete nazionale in cambio di un compenso.

Esistono altri 2 modi per gestire l’elettricità in surplus: lo scambio sul posto e l’accumulo.

Oggi vedremo le differenze principali tra questi 3 metodi così potrai scegliere la soluzione migliore per te in base ai tuoi obiettivi ed esigenze.

Immissione in rete: a cosa serve? 

Grazie a questo primo sistema immetti nella rete l’energia in surplus ma da dove deriva questa elettricità in eccesso?

Devi sapere che l’impianto fotovoltaico genera diverse quantità di corrente a seconda della stagione, delle condizioni meteorologiche e del momento del giorno.

Immagina il sole che batte a mezzogiorno in una calda giornata di agosto e la luce fioca che vedi in un nuvoloso giorno di dicembre. Secondo te i pannelli produrranno la stessa energia?

Ovviamente la risposta è no.

Nei mesi estivi, nelle giornate più soleggiate e specialmente nelle ore centrali del giorno, l’impianto produce molta energia.

Al contrario, nei periodi invernali, quando ci sono nuvole o ovviamente di notte, l’elettricità generata sarà sicuramente minore.

Questo comporta che l’impianto produrrà più energia nei momenti in cui usiamo meno luce e quindi si creerà un surplus

Quando, invece, ne avremmo più bisogno perché è notte o nuvoloso, l’impianto produrrà meno corrente e non riusciremo soddisfare il nostro fabbisogno energetico.

Da queste due necessità nascono questi 3 sistemi.

Immissione in rete fotovoltaico

Per attivare l’immissione in rete, il tuo impianto deve soddisfare specifici requisiti tecnici e normativi, come la presenza di dispositivi di protezione oppure la potenza.

Dopo dovrai chiedere (e ottenere) l’autorizzazione dall’ente che distribuisce l’energia elettrica a livello locale che può richiederti vari documenti.

Non appena riceverai il via libera, potrai connettere l’impianto alla rete elettrica. Ogni volta che si genererà energia in surplus, verrà immessa nella rete e tu otterrai un corrispettivo economico.

Questo iter riguarda un impianto fotovoltaico privato, cioè che alimenta la corrente di un immobile, un appartamento o un’abitazione.

Per gli impianti condominiali ci potrebbero essere dei passaggi aggiuntivi.

Sembra tutto molto bello. 

Come immagini c’è un ma ed è la sovratensione di rete.

Alcune volte potresti vedere che l’energia prodotta durante i momenti di massimo irraggiamento solare ha degli sbalzi.

Sono generati dalla sovratensione, un fenomeno che accade quando la rete elettrica non riesce ad assorbire tutta l’energia in eccesso immessa dall’impianto.

Questo aumenta la tensione e l’inverter interviene per proteggere il sistema ed evitare danni ai moduli.

Cos’è un inverter? Un apparecchio elettronico che ti permette di utilizzare la corrente generata dai tuoi pannelli, tutela il tuo impianto e ottimizza la produzione di energia.

La sovratensione può causare molti problemi, ma se rispetterai le norme di sicurezza, non correrai rischi.

Impianto fotovoltaico con scambio sul posto: come funziona? 

Nello scambio sul posto l’energia non utilizzata viene immessa nella rete elettrica pubblica e prelevata in un secondo momento quando la produzione dell’impianto non copre il fabbisogno energetico.

Avviene un vero e proprio scambio che viene registrato da un contatore bidirezionale.

Dalla bolletta verrà detratta l’energia immessa. Si può ottenere addirittura un credito o un rimborso in denaro nel caso in cui l’elettricità prelevata sia minore di quella “ceduta”. 

Lo scambio sul posto è un servizio erogato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e può essere richiesto da:

  • Il cliente finale che fa parte di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC) e che risulta essere anche un produttore di energia elettrica tramite gli impianti di produzione dell’ASSPC stesso.
  • Il cliente finale titolare di un insieme di punti di prelievo e di immissione che è anch’esso produttore di energia elettrica tramite gli impianti di produzione connessi ai punti.

Impianto con accumulo: l’alternativa

L’ultimo sistema che ti permette di gestire l’energia in surplus è l’accumulo.

Invece di immettere l’elettricità in eccesso nella rete, puoi decidere di immagazzinarla e conservarla per quando ne avrai bisogno.

Se ti trovi in un’area difficilmente collegata alla rete elettrica, potrebbe essere la soluzione perfetta per te.

Ovviamente avrai bisogno delle batterie di accumulo che devono essere conservate in un luogo asciutto. La soluzione migliore sarebbe un posto apposito ma anche un garage o una cantina vanno bene.

Visto il loro peso ti sconsiglio di posizionarle nel sottotetto.

La grandezza delle batterie di accumulo dipende direttamente o indirettamente da molti fattori.

Alcuni elementi che le condizionano direttamente sono il fabbisogno energetico, la tipologia di batteria e le dimensioni dell’impianto.

Invece, le misure dei pannelli fotovoltaici sono dei fattori indiretti che bisogna comunque considerare perché condizionano la grandezza dell’impianto e quindi anche le batterie di accumulo.

Pannelli fotovoltaici scambio sul posto

Tra queste 3 soluzioni, qual è la migliore?

Dipende dai tuoi obiettivi e dalla posizione della tua abitazione (se è ben collegata alla rete elettrica o meno).

Per capire qual è il sistema più giusto per te, ti consiglio di rivolgerti a un esperto per avere una corretta visione d’insieme e prendere la decisione migliore.

Domande e risposte sull’immissione in rete fotovoltaico

Come funziona lo scambio sul posto di un impianto fotovoltaico?

Lo scambio sul posto ti permette di immettere nella rete elettrica l’energia in surplus e di prelevarne quando ne hai bisogno.

Come evitare immissione in rete fotovoltaico?

Puoi scegliere di avere un impianto con accumulo che conserverà l’energia in eccesso e la userà in un secondo momento, quando i pannelli non ne genereranno a sufficienza per soddisfare il tuo fabbisogno.

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